R: [Forumlucca] R: Marcia forum sull

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Author: Elena Bertoli
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Subject: R: [Forumlucca] R: Marcia forum sull
Come membro del Tavolo per l'ambiente della Valle del Serchio, vorrei
precisare che l'iniziativa non è stata promossa dal Tavolo ma semmai che
siamo stati coinvolti e che abbiamo dato la nostra convinta adesione.
Il manifesto non è stato elaborato da noi né è stato discusso nei
dettagli dal gruppo del Tavolo ma ieri sera abbiamo avuto un primo
approccio al tema acqua in una riunione con la presenza di Tommaso e
Roberto.
Cercheremo, nei limiti delle nostre possibilità e dei tempi
ristrettissimi, di collaborare all'evento.
Ciao
Elena

-----Messaggio originale-----
Da: forumlucca-bounces@???
[mailto:forumlucca-bounces@inventati.org] Per conto di claorsi@???
Inviato: giovedì 26 agosto 2004 13.23
A: forumlucca
Oggetto: Re:[Forumlucca] R: Marcia forum sull


“L’uso di H2O per la produzione dell’energia elettrica o della carta
come i progetti di nuovi e vecchi poteri sulla gestione dei servizi
idrici sono strettamente connessi nella valle del “fiume SERCHIO” la
capacità che avremo di collegare le lotte ed i progetti è l’unica
garanzia per costruire un futuro per la popolazione di gran parte della
Toscana"
Questa frase inserita nel "manifesto" di convocazione della iniziativa
di Camporgiano promossa dal Tavolo Ambiente della Valle del Serchio mi
induce a proporre due riflessioni sull'uso (e la distruzione) della
risorsa idrica in Garfagnana. La prima riguarda le attività di cava: i
danni fatti dalla marmettola e dagli oli esausti scaricati in ambiente
carsico sono conosciuti e documentati, ma a questa attività nel
documento non si fa alcun riferimento. La seconda riguarda la denuncia
dell'uso dell'acqua per la produzione di energia elettrica,
"strettamente connesso alla produzione cartaria e ai progetti di nuovi e
vecchi poteri sulla gestione dei servizi idrici". Mi preme sottolineare
come quella idroelettrica sia (e su questo concordano anche le
associazioni ambientaliste) una fonte pulita e rinnovabile, che assume
in questo particolare momento una importanza strategica ancora maggiore,
visto il crescente aumento del prezzo del petrolio e il crescente
fabbisogno energetico globale. Nel 2003 nel mondo sono stati bruciati
qualcosa come 80 milioni di barili di petrolio, per far funzionare le
nostre auto, i nostri impianti di riscaldamento, i nostri computer. Le
stime AIE (agenzia internazionale energia) dicono che al 2020 il
fabbisogno sarà di quasi 120 milioni di barili all'anno. Chi si batte
per la tutela dell'ambiente e la fine di tutte le guerre (ivi comprese
quelle per l'accaparramento delle risorse di origine fossile come quella
oggi in corso in Iraq), così come chi intende opporsi al recupero del
nucleare o più semplicemente alla realizzazione di nuove centrali a gas,
è oggi impegnato a costruire soluzioni energetiche ALTERNATIVE al
petrolio. Ridurre i consumi e sviluppare le fonti di energia
rinnovabili, come quella idroelettrica appunto, è la strada da
praticare. L'idroelettrico in Italia copre attualmente il 15,4% dei
consumi nazionali di elettricità e nel 2002 ha permesso di risparmiare
qualcosa come 10 milioni di tonnellate di petrolio equivalente (TEP),
nonché una equivalente riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera,
responsabili dell'effetto serra e dei mutamenti climatici in atto.
Utilizzare l'acqua per produrre energia elettrica è una azione positiva
nell'interesse dell'ambiente, della salute e della sicurezza delle
comunità e della pace tra i popoli, purché venga fatto rispettando
criteri e regole che non entrino in conflitto con le caratteristiche
stesse delle fonti rinnovabili. Vanno quindi esclusi il ricorso agli
invasi e la realizzazione di nuove centrali idroelettriche. E' invece da
incentivare l'uso dell'acqua fluente per produrre energia elettrica in
centraline che non superino la potenza di 3 MW (mini idro). Ci sono in
Garfagnana esperienze e quindi attività e progetti in corso, positive in
questo settore. Sta agli enti locali (Provincia e Comuni)vigilare perché
l'uso della concessione e la realizzazione degli impianti venga fatta,
come è possibile, nel massimo rispetto e tutela della fauna ittica e
dell'ambiente fluviale. Ma mettere la produzione idroelettrica sullo
stesso piano dell'inquinantissima (e consumistica) produzione cartaria,
mi sembra un grave errore di valutazione politica.
Claudio Orsi


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