[Cm-roma] I have a dream..

I have an other dream...

...ma probabilmente cambia solo il punto di vista...o forse no.

Io sogno che prima ancora che ci siano delle leggi, delle piste, delle rastrellieri nasca il bisogno sociale di un altro tipo e di mobilità e di qualità/tipo di vita... sogno che ancor prima che passi l'imbianchino esista un tale fottio di ciclisti che, di fatto, una corsia sia tutta nostra...che le auto vengano automaticamente estromesse...con o senza palloncino....

...che non ci sia più bisogno di costruire nuove strade...perchè urbanizzazione e relativa asfaltizzazione credo siano più il frutto di speculazioni che di necessità vera e propria...
...sogno che la prassi di portarsi la bici sui mezzi di trasporto pubblici diventi così diffusa che sarà ridicolo, per il controllore, farci la multa...sul trenino Fiumicino Aer.-Fara Sabina (salito alla ribalta per le gesta di Simona) è già realtà...
...sogno che la cultura della bici corrisponda ad una cultura del rifiuto dei rapporti sociali intesi come rapporti di forza...
...sogno un rallentamento di questa società perchè già la vita ha poco senso...farla di corsa mi fa sorridere amaramente...
...sogno che non vengano più omologate macchine che emettono Co2 o veleni affini...
...sogno che le pubblicità delle macchine vengano socialmente rifiutate (vedi De-automobilizzazione di sabato mattina)...
...sogno che il simbolo bici No Oil-No War possa talmente entrare nell'immaginario comune che facilmente si possa capire che il concetto vale per ogni tipo di materia prima e per ogni tipo di consumismo...
...sogno anche altre cose...poi mi sveglio...e non le ricordo.