la nuova fiction in programma su Rai uno, sponsorizzata dallo Stato=20
Maggiore della Difesa al gran completo esordisce con un promo nel quale un=
=20
valoroso soldato italiano sentenzia "purtroppo a volte la guerra =E8=20
necessaria", parole che se certo non passeranno alla storia, sono altres=EC=
=20
estremamente indicative del lavaggio mentale che s'intende perpetrare nei=20
confronti del telespettatore. Negli ultimi anni la Tv, pubblica e non, sta=
=20
usando le mediocri fiction che affollano sempre pi=F9 i palinsesti=
televisivi=20
per veicolare una sorta di orientamento del pensiero, che spazia dalla=20
politica alla religione ai gusti e agli interessi degli italiani. Esistono=
=20
fiction con protagonisti poliziotti e carabinieri. Veri martiri che=20
combattono le piaghe dell'umanit=E0 con spregio del pericolo e assoluta=20
abnegazione. Ma hanno anche un volto umano, buonista, vengono mostrati=20
nella loro quotidianit=E0, cos=EC simile alla nostra dall'indurci sensazioni=
di=20
sincera solidariet=E0. Non sono mai i poliziotti che a Napoli hanno=
strappato=20
dai letti d'ospedale ragazze pestate a sangue poco prima durante una=20
manifestazione per condurle in questura e umiliarle, facendole=20
inginocchiare nei cessi sudici mentre urlavano loro "sporche puttane=20
comuniste". Non sono mai i carabinieri che a Genova si dilettavano al tiro=
=20
al bersaglio e straziavano con il defender il corpo senza vita di Carlo=20
Giuliani. Esistono fiction dove il protagonista =E8 un prete,=
immancabilmente=20
buono, disponibile, moderno, dotato di tutti i valori positivi che possano=
=20
venire attribuiti all'animo umano. Poco importa se la commediola man mano=20
che la storiella si dipana diventa una vera e propria campagna contro=20
l'aborto, il divorzio e ogni libert=E0 che sia invisa alla chiesa. I preti=
=20
non sono mai assidui frequentatori delle prostitute, molestatori di=20
bambini, strumenti al soldo della mafia, come purtroppo spesso avviene=20
nella realt=E0. Ci sono fiction nelle quali protagonista =E8 la "famiglia",=
una=20
sorta di isola sicura e felice nel mare tempestoso della vita. Famiglie=20
fatte di affetti, di comprensione reciproca, di medici intrisi d'altruismo,=
=20
di colf trattate come sorelle, di nonni che trasudano bont=E0, di figli cos=
=EC=20
responsabili, saggi e pieni di consapevolezza da sembrare madri e padri dei=
=20
loro stessi genitori. Non sono mai le famiglie squassate dalla povert=E0,=20
dall'intolleranza, dalla logica del non rispetto. Non sono mai le famiglie=
=20
dei genitori assenti, dei parenti serpenti, della prevaricazione sul pi=F9=
=20
debole. Quelle non sarebbero adatte a sponsorizzare le campagne del governo=
=20
per il casco, le cinture di sicurezza, la tutela delle major discografiche=
=20
e quel senso civico ormai trasfigurato in una supina accettazione di ogni=20
assurdo divieto od obbligo ci venga inopinatamente propinato. Ci saranno=20
fiction che mostreranno il volto umano dei soldati, costretti a combattere=
=20
in missioni di pace, lontani dalle famiglie, dagli affetti, eroi pronti a=20
prodigarsi per il bene di noi tutti. Il messaggio che deve radicarsi nelle=
=20
nostre coscienze risuona forte e chiaro. A volte la guerra =E8 giusta se=20
finalizzata alla pace, la pace spesso si costruisce con la guerra,=20
bombardiamo ma per portare la libert=E0, massacriamo per evitare massacri=20
peggiori, se si uccide a fin di bene si =E8 giustificati. Nel marasma di una=
=20
tv che continua a dispensare lavaggi del cervello di massa, travestendoli=20
sotto le mentite spoglie d'innocue commediole per famiglia mi resta una=20
sola consolazione. "Soldati di pace" =E8 prossimo al debutto ma siamo ancora=
=20
in tempo per spegnere la Tv e dedicarci a qualcosa di pi=F9 gratificante,=20
come ad esempio preservare l'integrit=E0 del nostro cervello.
<html>
<body>
<br>
<div align=3D"center"><font size=3D7>"Soldati di pace"<br><br>
</font><b><i>di Marco Cedolin<br><br>
</i></b>la nuova fiction in programma su Rai uno, sponsorizzata dallo
Stato Maggiore della Difesa al gran completo esordisce con un promo nel
quale un valoroso soldato italiano sentenzia "purtroppo a volte la
guerra =E8 necessaria", parole che se certo non passeranno alla
storia, sono altres=EC estremamente indicative del lavaggio mentale che
s'intende perpetrare nei confronti del telespettatore. Negli ultimi anni
la Tv, pubblica e non, sta usando le mediocri fiction che affollano
sempre pi=F9 i palinsesti televisivi per veicolare una sorta di
orientamento del pensiero, che spazia dalla politica alla religione ai
gusti e agli interessi degli italiani. Esistono fiction con protagonisti
poliziotti e carabinieri. Veri martiri che combattono le piaghe
dell'umanit=E0 con spregio del pericolo e assoluta abnegazione. Ma hanno
anche un volto umano, buonista, vengono mostrati nella loro quotidianit=E0,
cos=EC simile alla nostra dall'indurci sensazioni di sincera solidariet=E0.
Non sono mai i poliziotti che a Napoli hanno strappato dai letti
d'ospedale ragazze pestate a sangue poco prima durante una manifestazione
per condurle in questura e umiliarle, facendole inginocchiare nei cessi
sudici mentre urlavano loro "sporche puttane comuniste". Non
sono mai i carabinieri che a Genova si dilettavano al tiro al bersaglio e
straziavano con il defender il corpo senza vita di Carlo Giuliani.
Esistono fiction dove il protagonista =E8 un prete, immancabilmente buono,
disponibile, moderno, dotato di tutti i valori positivi che possano
venire attribuiti all'animo umano. Poco importa se la commediola man mano
che la storiella si dipana diventa una vera e propria campagna contro
l'aborto, il divorzio e ogni libert=E0 che sia invisa alla chiesa. I preti
non sono mai assidui frequentatori delle prostitute, molestatori di
bambini, strumenti al soldo della mafia, come purtroppo spesso avviene
nella realt=E0. Ci sono fiction nelle quali protagonista =E8 la
"famiglia", una sorta di isola sicura e felice nel mare
tempestoso della vita. Famiglie fatte di affetti, di comprensione
reciproca, di medici intrisi d'altruismo, di colf trattate come sorelle,
di nonni che trasudano bont=E0, di figli cos=EC responsabili, saggi e pieni
di consapevolezza da sembrare madri e padri dei loro stessi genitori. Non
sono mai le famiglie squassate dalla povert=E0, dall'intolleranza, dalla
logica del non rispetto. Non sono mai le famiglie dei genitori assenti,
dei parenti serpenti, della prevaricazione sul pi=F9 debole. Quelle non
sarebbero adatte a sponsorizzare le campagne del governo per il casco, le
cinture di sicurezza, la tutela delle major discografiche e quel senso
civico ormai trasfigurato in una supina accettazione di ogni assurdo
divieto od obbligo ci venga inopinatamente propinato. Ci saranno fiction
che mostreranno il volto umano dei soldati, costretti a combattere in
missioni di pace, lontani dalle famiglie, dagli affetti, eroi pronti a
prodigarsi per il bene di noi tutti. Il messaggio che deve radicarsi
nelle nostre coscienze risuona forte e chiaro. A volte la guerra =E8 giusta
se finalizzata alla pace, la pace spesso si costruisce con la guerra,
bombardiamo ma per portare la libert=E0, massacriamo per evitare massacri
peggiori, se si uccide a fin di bene si =E8 giustificati. Nel marasma di
una tv che continua a dispensare lavaggi del cervello di massa,
travestendoli sotto le mentite spoglie d'innocue commediole per famiglia
mi resta una sola consolazione. "Soldati di pace" =E8 prossimo al
debutto ma siamo ancora in tempo per spegnere la Tv e dedicarci a
qualcosa di pi=F9 gratificante, come ad esempio preservare l'integrit=E0 del
nostro cervello. <br><br>
</div>
</body>
</html>