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Che paese sta diventando questo? Un grande nord-est, competitivo =
solo sul prezzo dentro un apparato di nanoimprese che ha il fiato corto =
Industria italiana al tramonto =20
Bruno Casati=20
=20
I vertici di Fiat Auto cambiano, gli esuberi restano. E l'unica =
proposta che tuttora regge il campo, proponendosi (essa) di salvare =
l'auto (e progettare un'altra auto) e, insieme, gli operai, =E8 quella =
dell'intervento pubblico, inteso come controllo della propriet=E0 e =
piano industriale fondato sull'innovazione. E' quella che abbiamo =
semplicemente definito come "la nazionalizzazione della Fiat auto". Oggi =
pi=F9 che mai attualissima.=20
Se gli esuberi restano, perch=E9 i vertici cambiano? Le letture =
sono molteplici in una situazione complessa. Sar=E0 per il pressing =
delle banche su Fiat, che =E8 esposta verso di loro con uno spaventoso =
indebitamento. Sar=E0 per la pressione, interessata, del Presidente del =
Consiglio che garantisce s=EC ecoincentivi a Fiat ma, forse, insegue uno =
scambio con l'ingresso di suoi uomini nella holding che controlla la =
prestigiosa testata del Corriere della Sera.=20
Sar=E0 perch=E9, ancora forse, i giochi sull'auto italiana non =
sono del tutto chiusi e pare prendere corpo l'idea di una scomposizione =
di Fiat in due aree: l'una dell'auto ad alto standing - da Ferrari =
all'Alfa, da Lancia a Maserati - cui guarderebbe con grande interesse =
Volkswagen (con buona pace di questi antistatalisti che rifiuterebbero =
l'intervento pubblico italiano per poi acconsentire a quello pubblico =
del Lander della Bassa Sassonia, che controlla Volkswagen!); l'altra =
area, per vetture economiche, che vedrebbe interessati quegli =
stabilimenti del Sud che acquisterebbe GM, il vero testimone di pietra a =
quegli incontri Fiat-Governo, ma a prezzo di favore (=E8 tale =
l'indebitamento che Fiat, e non =E8 un paradosso, deve pagare per essere =
comperata), per collocarvi gli assemblaggi della controllata Opel, =
scaricando su quelle fabbriche, ridotte a stabilimenti cacciavite, le =
proprie eccedenze europee. Trattati come una discarica industriale.=20
La situazione =E8 in movimento. Resta per=F2 bloccata sugli =
esuberi. Riparta perci=F2 la lotta: il 12 a Milano, il 13 a Torino. Si =
riapra un negoziato che si proponga di riaprire tutti i siti produttivi. =
Fondamentale resistere. =C8 bene per=F2 fare il quadro di tutta la =
vicenda Fiat collocandola nello stato dell'industria e quindi =
dell'economia italiana.=20
Tre gravi errori
Come si =E8 arrivati a questo punto e dove vanno la Fiat e =
l'economia italiana? La Fiat, dopo i 100 anni celebrati con gran =
clamore, esce dall'auto in ragione della combinazione di tre gravi =
errori: l'approccio sbagliato all'innovazione di processo con il =
fallimento della fabbrica integrata, la filosofiat di Melfi, la fabbrica =
senza operai (il robot non sciopera, =E8 vero, non si ammala, non si =
iscrive n=E9 alla Fiom n=E9 al Cobas, ma fa cattive automobili e il =
cliente guarda altrove); l'errata individuazione dei mercati, perch=E9 =
quando l'Europa chiedeva la vettura di cilindrata medio-alta, che Fiat =
aveva in catalogo, l'azienda, con Cantarella al volante, andava =
controcorrente in Argentina, pensate, e Brasile per provare a riprodurvi =
l'operazione della 600, la vetturetta italiana degli anni '60; la =
mancata innovazione di prodotto, perch=E9 mentre tutti i grandi =
produttori cercano, nell'idrogeno, la svolta rispetto al motore a =
scoppio, la Fiat =E8 al palo, esce dal mercato, e l'idrogeno sar=E0 la =
rivoluzione, si pensi che quel motore sar=E0 contenuto in soli 20 cm =
cubici!=20
A questo punto, e malgrado raffiche di incentivi a pioggia, 10.000 =
miliardi di lire nei soli ultimi 10 anni che Fiat ha trasferito =
direttamente in dividendi indebitandosi senza investire, la propriet=E0 =
passa la mano e pensa di uscire dall'auto. Agli stabilimenti Fiat guarda =
allora GM, che gi=E0 possiede il 20% del pacchetto azionario con =
un'opzione sul resto esercitabile nel 2004, che ha un suo piano che, si =
badi, si pu=F2 leggere in filigrana in quell'accordo sciagurato.=20
Il piano GM ha tre obiettivi, semplici semplici: acquisire la rete =
commerciale e i marchi Fiat; usare gli stabilimenti come montaggio di =
prodotti Opel; smontare invece tutti i centri di progettazione e design =
e spostarli a Detroit. Il piano GM schiaccia perci=F2 il lavoro operaio =
(residuo) su funzioni povere ed esporta il sapere ingegneristico. Un =
patrimonio secolare gettato al vento. Gm far=E0 con Fiat, insomma, quel =
che gi=E0 fece con Daewoo e, per legge del contrappasso, far=E0 con Fiat =
quel che Fiat fece con Alfa, Lancia, Innocenti, Maserati, Autobianchi. =
=C8 chiaro che dobbiamo impedirlo.=20
Fiat esce dall'auto come le grandi famiglie, in Italia, escono =
dalle loro originarie ragioni di scambio, dal loro "core business". Se =
guardiamo infatti all'Italia industriale di soli 10 anni fa, vi =
ravvisiamo 4 grandi gruppi industriali: Cir Olivetti, che De Benedetti =
vende agli americani; Pirelli, che in Italia si =E8 ridotta al commercio =
e a pochi stabilimenti; Ferfin Montedison e, appunto, IFI Fiat. Cosa =
resta oggi in Italia? Poco o nulla e, quel poco non competitivo.=20
L'annuale analisi dei bilanci aziendali 2001, prodotta =
dall'Ufficio Studi di Mediobanca (Il Sole 24 ore del 24 ottobre 2002), =
rappresenta con grande efficacia "lo stato dell'arte" dell'impresa =
italiana, in cui appaiono: i risultati fortemente negativi di IFI Fiat e =
del poco che resta di Olivetti e di una Montedison, che ha cambiato =
pelle dopo la scalata di Italenergia; appare il calo degli utili di =
Pirelli, che paga per=F2 la caduta del mercato cavi, e di Riva, il =
padrone delle ferriere, che non vuole innovare in siderurgia, perch=E9 =
l'innovazione costa (il caso Ilva di Taranto =E8 esplosivo) pur avendo =
(Riva) ottenuto le fabbriche, gi=E0 a partecipazione statale, =
pressoch=E9 in regalo, pi=F9 o meno come Fiat ebbe l'Alfa nel 1987. Di =
converso, le aziende tuttora a maggioranza statale, Enel ed Eni e il =
monopolio FS, aumentano gli utili. C'=E8 di pi=F9: a livello minore =
avanzano a passo da gigante le utilities pubbliche, Acea di Roma e Aem =
di Milano, che sono in condizioni, oltrech=E9 di comperare cash la =
distribuzione metropolitana Enel, anche di entrare in possesso delle =
centrali di produzioni che, con le Genco, l'Enel stessa ha messo =
all'asta trascinando con loro, nelle cordate in scalata, anche i padroni =
(Falck e Agnelli) che scappano, dalla siderurgia l'uno, e dall'auto =
l'altro, con le casseforti di famiglia ben strette s'intende. Sintesi: =
il pubblico vince, il privato perde e se anche la Fiat punta sul =
pubblico, perch=E9 non provare a rendere pubblica (e quindi =
nazionalizzare) la Fiat stessa?=20
Avventurieri in fuga
La conferma che il privato perde competitivit=E0 viene dalla =
classifica mondiale 2002, prodotta dalla prestigiosa IMD di Losanna, =
presentata a Milano il 27 novembre 2002. Questo rapporto, con grande =
nettezza, ci spiega che, quella che in Italia =E8 considerata una ricca =
specificit=E0, ossia il tessuto della piccola e micro impresa che =
contribuisce a oltre l'80% del Pil, =E8 invece un fattore di freno e di =
ritardo. Conta la dimensione, dice IMD, la massa critica per competere e =
per reggere sul mercato con l'innovazione, la ricerca, la qualit=E0 (che =
sono i driver per la competitivit=E0). Non si regge con la sola =
competizione di prezzo della piccola impresa, non si regge, insomma, con =
il modello del Nord-est. Ci spiega la IMD ed aggiunge che l'Italia =
spende troppo poco in ricerca e sviluppo e si merita, per l'appunto, la =
classifica che la colloca al 32=B0 posto, proprio per la scarsa =
propensione all'innovazione tecnologica e i rapporti insufficienti tra =
Universit=E0 e industria. Quello italiano =E8 un capitalismo ingessato, =
a detta degli osservatori del mercato ma anche un capitalismo fatto di =
avventurieri in fuga. Questa =E8 la verit=E0.=20
Fuggono dal mercato globale e liberalizzato, e riparano, in =
Italia, in tre direzioni: nelle pubbliche utilities tuttora a cliente =
garantito (Fiat ad esempio con il decreto sblocca centrali e con il DL =
3297 passer=E0 dall'auto al mercato tuttora protetto dell'energia a =
braccetto con Aem e la nazionalizzata francese EdF), nella speculazione =
sulle aree dismesse, nei servizi privatizzati, come la sanit=E0 che, con =
la devolution, andr=E0 in offerta al privato che sfugge dal mercato. =
Insomma, oggi, 100 anni di lavoro industriale e 150 anni di Stato =
nazionale e sociale, si spappolano contemporaneamente. La devolution =E8 =
una doppia dissoluzione.=20
Cosa resta in Italia? Vediamolo sulle esportazioni: esportiamo la =
moda, ove Armani regge alla grande ma la Cina si avvicina; esportiamo =
design ed arredamento; esportiamo armi. Cosa importiamo? Tutto il resto, =
dal petrolio alla carne. Che paese sta diventando questo? Per davvero un =
grande nord-est, competitivo solo sul prezzo dentro un apparato di =
nanoimprese (l'economia dei distretti) che ha il fiato corto perch=E9 il =
mercato vuole quell'innovazione di cui la piccola e micro impresa non =
riescono a dotarsi e, solo sulla competizione di prezzo, l'Est si =
avvicina al galoppo. E, in questo paese, si pensa di privatizzare anche =
settori, come la navalmeccanica dentro l'economia del mare, sui quali =
invece dovremmo programmare e specializzarci.=20
La piccola imprenditoria =E8 dinamica ma senza futuro. La grande =
imprenditoria =E8 in fuga e regge mangiando ogni giorno un po' di =
industria, un po' di Stato Sociale. E questo disegna un Paese di =
microimprese, di venditori, di consumatori, in una economia non autonoma =
ma in condizione di sudditanza nei confronti di quelle realt=E0 che si =
sono guardate bene dal privarsi del loro cuore industriale pesante - =
dall'auto all'elettromeccanica - e lo hanno innovato.=20
Effetto "domino"
L'Italia, in economia e non solo, =E8 un paese collocato in serie =
C, e non =E8 detto che ci resti. In questo quadro fosco, secondo una =
stima Cgil, sono a rischio 300mila posti strutturali nei prossimi 6 =
mesi. Fiat in contrazione, e il suo indotto, determineranno, questo =E8 =
certo, un negativo effetto alone in cui calcheranno la mano, gi=E0 lo si =
sta facendo, le propriet=E0 di: Marconi, Cirio, Benetton, Marzotto, =
Enichem, ancora Pirelli. Che sono i nomi pi=F9 noti dei settori pi=F9 =
colpiti in campo meccanico, tessile, agroalimentare, delle costruzioni. =
E ogni grande nome, nel suo crack, ne travolge altri 10/20 minori. Un =
devastante effetto "domino". Nessuna impresa =E8 un'isola. E da tutte le =
parti sale quel che si chiedeva alla Fiat: una trattativa seria. =
Sintesi: in Italia mancano le strategie industriali, il Patto per =
l'Italia non funziona, la Finanziaria men che meno, le deleghe sul =
mercato del lavoro neppure.=20
Bisogna ritornare alla programmazione perch=E9 si definiscano =
piani di settore - auto, informatica ed elettronica, chimica e =
farmaceutica, telecomunicazioni, alimentari, tessile, moda, edilizia, =
trasporti, energia, scuola, formazione - con interventi e risorse, piano =
per piano, sulla ricerca e sulla innovazione. O li strappiamo, e questo =
=E8 gi=E0 un elemento del progetto di trasformazione che ci chiede =
Firenze, o siamo ai licenziamenti di massa.=20
Fiat insomma non =E8 un caso isolato. Il caso Marconi si riconduce =
alla stessa causa: carenza d'innovazione, di ricerca, di creativit=E0. E =
quando non si va su questo terreno si scelgono i manager senza =
creativit=E0, Yes man "usi ad obbedire tacendo". Un riscontro curioso: =
ai corsi che organizza tuttora Bocconi SDA per dirigenti, quelli Fiat si =
classificano sempre tra gli ultimi. Perch=E9? Sono selezionati per non =
pensare. Il risultato =E8 poi questo, anche se il difetto non sta nel =
selezionato ma nel selezionatore: la dinastia di Corso Marconi. Loro =
sono i bocciati. Se questo =E8 il quadro resistere si impone. Ce la =
possiamo fare? La domanda =E8 sbagliata. Quella giusta =E8: abbiamo =
alternative?=20
=20
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tuttora regge il campo, proponendosi (essa) di salvare l'auto (e=20
progettare un'altra auto) e, insieme, gli operai, =E8 quella =
dell'intervento=20
pubblico, inteso come controllo della propriet=E0 e piano =
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fondato sull'innovazione. E' quella che abbiamo semplicemente =
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come "la nazionalizzazione della Fiat auto". Oggi pi=F9 che mai=20
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sono=20
molteplici in una situazione complessa. Sar=E0 per il pressing =
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su Fiat, che =E8 esposta verso di loro con uno spaventoso =
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Sar=E0 per la pressione, interessata, del Presidente del Consiglio =
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con=20
l'ingresso di suoi uomini nella holding che controlla la =
prestigiosa=20
testata del Corriere della Sera.=20
<P>Sar=E0 perch=E9, ancora forse, i giochi sull'auto italiana non =
sono del=20
tutto chiusi e pare prendere corpo l'idea di una scomposizione di =
Fiat in=20
due aree: l'una dell'auto ad alto standing - da Ferrari all'Alfa, =
da=20
Lancia a Maserati - cui guarderebbe con grande interesse =
Volkswagen (con=20
buona pace di questi antistatalisti che rifiuterebbero =
l'intervento=20
pubblico italiano per poi acconsentire a quello pubblico del =
Lander della=20
Bassa Sassonia, che controlla Volkswagen!); l'altra area, per =
vetture=20
economiche, che vedrebbe interessati quegli stabilimenti del Sud =
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acquisterebbe GM, il vero testimone di pietra a quegli incontri=20
Fiat-Governo, ma a prezzo di favore (=E8 tale l'indebitamento che =
Fiat, e=20
non =E8 un paradosso, deve pagare per essere comperata), per =
collocarvi gli=20
assemblaggi della controllata Opel, scaricando su quelle =
fabbriche,=20
ridotte a stabilimenti cacciavite, le proprie eccedenze europee. =
Trattati=20
come una discarica industriale.=20
<P>La situazione =E8 in movimento. Resta per=F2 bloccata sugli =
esuberi.=20
Riparta perci=F2 la lotta: il 12 a Milano, il 13 a Torino. Si =
riapra un=20
negoziato che si proponga di riaprire tutti i siti produttivi.=20
Fondamentale resistere. =C8 bene per=F2 fare il quadro di tutta la =
vicenda=20
Fiat collocandola nello stato dell'industria e quindi =
dell'economia=20
italiana.=20
<P><BR>Tre gravi errori<BR>Come si =E8 arrivati a questo punto e =
dove vanno=20
la Fiat e l'economia italiana? La Fiat, dopo i 100 anni celebrati =
con gran=20
clamore, esce dall'auto in ragione della combinazione di tre gravi =
errori:=20
l'approccio sbagliato all'innovazione di processo con il =
fallimento della=20
fabbrica integrata, la filosofiat di Melfi, la fabbrica senza =
operai (il=20
robot non sciopera, =E8 vero, non si ammala, non si iscrive n=E9 =
alla Fiom n=E9=20
al Cobas, ma fa cattive automobili e il cliente guarda altrove); =
l'errata=20
individuazione dei mercati, perch=E9 quando l'Europa chiedeva la =
vettura di=20
cilindrata medio-alta, che Fiat aveva in catalogo, l'azienda, con=20
Cantarella al volante, andava controcorrente in Argentina, =
pensate, e=20
Brasile per provare a riprodurvi l'operazione della 600, la =
vetturetta=20
italiana degli anni '60; la mancata innovazione di prodotto, =
perch=E9 mentre=20
tutti i grandi produttori cercano, nell'idrogeno, la svolta =
rispetto al=20
motore a scoppio, la Fiat =E8 al palo, esce dal mercato, e =
l'idrogeno sar=E0=20
la rivoluzione, si pensi che quel motore sar=E0 contenuto in soli =
20 cm=20
cubici!=20
<P>A questo punto, e malgrado raffiche di incentivi a pioggia, =
10.000=20
miliardi di lire nei soli ultimi 10 anni che Fiat ha trasferito=20
direttamente in dividendi indebitandosi senza investire, la =
propriet=E0=20
passa la mano e pensa di uscire dall'auto. Agli stabilimenti Fiat =
guarda=20
allora GM, che gi=E0 possiede il 20% del pacchetto azionario con =
un'opzione=20
sul resto esercitabile nel 2004, che ha un suo piano che, si badi, =
si pu=F2=20
leggere in filigrana in quell'accordo sciagurato.=20
<P>Il piano GM ha tre obiettivi, semplici semplici: acquisire la =
rete=20
commerciale e i marchi Fiat; usare gli stabilimenti come montaggio =
di=20
prodotti Opel; smontare invece tutti i centri di progettazione e =
design e=20
spostarli a Detroit. Il piano GM schiaccia perci=F2 il lavoro =
operaio=20
(residuo) su funzioni povere ed esporta il sapere ingegneristico. =
Un=20
patrimonio secolare gettato al vento. Gm far=E0 con Fiat, insomma, =
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Fiat fece con Alfa, Lancia, Innocenti, Maserati, Autobianchi. =C8 =
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dobbiamo impedirlo.=20
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loro originarie ragioni di scambio, dal loro "core business". Se =
guardiamo=20
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stabilimenti;=20
Ferfin Montedison e, appunto, IFI Fiat. Cosa resta oggi in Italia? =
Poco o=20
nulla e, quel poco non competitivo.=20
<P>L'annuale analisi dei bilanci aziendali 2001, prodotta =
dall'Ufficio=20
Studi di Mediobanca (Il Sole 24 ore del 24 ottobre 2002), =
rappresenta con=20
grande efficacia "lo stato dell'arte" dell'impresa italiana, in =
cui=20
appaiono: i risultati fortemente negativi di IFI Fiat e del poco =
che resta=20
di Olivetti e di una Montedison, che ha cambiato pelle dopo la =
scalata di=20
Italenergia; appare il calo degli utili di Pirelli, che paga =
per=F2 la=20
caduta del mercato cavi, e di Riva, il padrone delle ferriere, che =
non=20
vuole innovare in siderurgia, perch=E9 l'innovazione costa (il =
caso Ilva di=20
Taranto =E8 esplosivo) pur avendo (Riva) ottenuto le fabbriche, =
gi=E0 a=20
partecipazione statale, pressoch=E9 in regalo, pi=F9 o meno come =
Fiat ebbe=20
l'Alfa nel 1987. Di converso, le aziende tuttora a maggioranza =
statale,=20
Enel ed Eni e il monopolio FS, aumentano gli utili. C'=E8 di =
pi=F9: a livello=20
minore avanzano a passo da gigante le utilities pubbliche, Acea di =
Roma e=20
Aem di Milano, che sono in condizioni, oltrech=E9 di comperare =
cash la=20
distribuzione metropolitana Enel, anche di entrare in possesso =
delle=20
centrali di produzioni che, con le Genco, l'Enel stessa ha messo =
all'asta=20
trascinando con loro, nelle cordate in scalata, anche i padroni =
(Falck e=20
Agnelli) che scappano, dalla siderurgia l'uno, e dall'auto =
l'altro, con le=20
casseforti di famiglia ben strette s'intende. Sintesi: il pubblico =
vince,=20
il privato perde e se anche la Fiat punta sul pubblico, perch=E9 =
non provare=20
a rendere pubblica (e quindi nazionalizzare) la Fiat stessa?=20
<P><BR>Avventurieri in fuga<BR>La conferma che il privato perde=20
competitivit=E0 viene dalla classifica mondiale 2002, prodotta =
dalla=20
prestigiosa IMD di Losanna, presentata a Milano il 27 novembre =
2002.=20
Questo rapporto, con grande nettezza, ci spiega che, quella che in =
Italia=20
=E8 considerata una ricca specificit=E0, ossia il tessuto della =
piccola e=20
micro impresa che contribuisce a oltre l'80% del Pil, =E8 invece =
un fattore=20
di freno e di ritardo. Conta la dimensione, dice IMD, la massa =
critica per=20
competere e per reggere sul mercato con l'innovazione, la ricerca, =
la=20
qualit=E0 (che sono i driver per la competitivit=E0). Non si regge =
con la sola=20
competizione di prezzo della piccola impresa, non si regge, =
insomma, con=20
il modello del Nord-est. Ci spiega la IMD ed aggiunge che l'Italia =
spende=20
troppo poco in ricerca e sviluppo e si merita, per l'appunto, la=20
classifica che la colloca al 32=B0 posto, proprio per la scarsa =
propensione=20
all'innovazione tecnologica e i rapporti insufficienti tra =
Universit=E0 e=20
industria. Quello italiano =E8 un capitalismo ingessato, a detta =
degli=20
osservatori del mercato ma anche un capitalismo fatto di =
avventurieri in=20
fuga. Questa =E8 la verit=E0.=20
<P>Fuggono dal mercato globale e liberalizzato, e riparano, in =
Italia, in=20
tre direzioni: nelle pubbliche utilities tuttora a cliente =
garantito (Fiat=20
ad esempio con il decreto sblocca centrali e con il DL 3297 =
passer=E0=20
dall'auto al mercato tuttora protetto dell'energia a braccetto con =
Aem e=20
la nazionalizzata francese EdF), nella speculazione sulle aree =
dismesse,=20
nei servizi privatizzati, come la sanit=E0 che, con la devolution, =
andr=E0 in=20
offerta al privato che sfugge dal mercato. Insomma, oggi, 100 anni =
di=20
lavoro industriale e 150 anni di Stato nazionale e sociale, si =
spappolano=20
contemporaneamente. La devolution =E8 una doppia dissoluzione.=20
<P>Cosa resta in Italia? Vediamolo sulle esportazioni: esportiamo =
la moda,=20
ove Armani regge alla grande ma la Cina si avvicina; esportiamo =
design ed=20
arredamento; esportiamo armi. Cosa importiamo? Tutto il resto, dal =
petrolio alla carne. Che paese sta diventando questo? Per davvero =
un=20
grande nord-est, competitivo solo sul prezzo dentro un apparato di =
nanoimprese (l'economia dei distretti) che ha il fiato corto =
perch=E9 il=20
mercato vuole quell'innovazione di cui la piccola e micro impresa =
non=20
riescono a dotarsi e, solo sulla competizione di prezzo, l'Est si =
avvicina=20
al galoppo. E, in questo paese, si pensa di privatizzare anche =
settori,=20
come la navalmeccanica dentro l'economia del mare, sui quali =
invece=20
dovremmo programmare e specializzarci.=20
<P>La piccola imprenditoria =E8 dinamica ma senza futuro. La =
grande=20
imprenditoria =E8 in fuga e regge mangiando ogni giorno un po' di =
industria,=20
un po' di Stato Sociale. E questo disegna un Paese di =
microimprese, di=20
venditori, di consumatori, in una economia non autonoma ma in =
condizione=20
di sudditanza nei confronti di quelle realt=E0 che si sono =
guardate bene dal=20
privarsi del loro cuore industriale pesante - dall'auto=20
all'elettromeccanica - e lo hanno innovato.=20
<P><BR>Effetto "domino"<BR>L'Italia, in economia e non solo, =E8 =
un paese=20
collocato in serie C, e non =E8 detto che ci resti. In questo =
quadro fosco,=20
secondo una stima Cgil, sono a rischio 300mila posti strutturali =
nei=20
prossimi 6 mesi. Fiat in contrazione, e il suo indotto, =
determineranno,=20
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mano, gi=E0=20
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Marzotto,=20
Enichem, ancora Pirelli. Che sono i nomi pi=F9 noti dei settori =
pi=F9 colpiti=20
in campo meccanico, tessile, agroalimentare, delle costruzioni. E =
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grande nome, nel suo crack, ne travolge altri 10/20 minori. Un =
devastante=20
effetto "domino". Nessuna impresa =E8 un'isola. E da tutte le =
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Italia=20
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Finanziaria men che meno, le deleghe sul mercato del lavoro =
neppure.=20
<P>Bisogna ritornare alla programmazione perch=E9 si definiscano =
piani di=20
settore - auto, informatica ed elettronica, chimica e =
farmaceutica,=20
telecomunicazioni, alimentari, tessile, moda, edilizia, trasporti, =
energia, scuola, formazione - con interventi e risorse, piano per =
piano,=20
sulla ricerca e sulla innovazione. O li strappiamo, e questo =E8 =
gi=E0 un=20
elemento del progetto di trasformazione che ci chiede Firenze, o =
siamo ai=20
licenziamenti di massa.=20
<P>Fiat insomma non =E8 un caso isolato. Il caso Marconi si =
riconduce alla=20
stessa causa: carenza d'innovazione, di ricerca, di creativit=E0. =
E quando=20
non si va su questo terreno si scelgono i manager senza =
creativit=E0, Yes=20
man "usi ad obbedire tacendo". Un riscontro curioso: ai corsi che=20
organizza tuttora Bocconi SDA per dirigenti, quelli Fiat si =
classificano=20
sempre tra gli ultimi. Perch=E9? Sono selezionati per non pensare. =
Il=20
risultato =E8 poi questo, anche se il difetto non sta nel =
selezionato ma nel=20
selezionatore: la dinastia di Corso Marconi. Loro sono i bocciati. =
Se=20
questo =E8 il quadro resistere si impone. Ce la possiamo fare? La =
domanda =E8=20
sbagliata. Quella giusta =E8: abbiamo alternative?=20
=
<P><BR><BR></P></TD></TR></TBODY></TABLE></FONT></DIV></BODY></HTML>
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