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Polo e Ulivo di fronte alla crisi Fiat: le due medaglie del =
capitalismo italiano =20
La Repubblica delle banane e la Colonia americana =20
Salvatore Cannav=F2=20
=20
Mentre il capitalismo italiano si dibatte in una crisi che appare =
terminale o, comunque, in grado di relativizzarne significativamente il =
ruolo nel panorama globale, gli schieramenti politici si =
contraddistinguono, non gi=E0 per un'opposizione tra prospettive =
strategiche differenti, ma per l'assunzione delle due opzioni che =
attualmente si stanno dando battaglia nelle segrete stanze dei Consigli =
di amministrazione e nelle salette ovattate dei cosiddetti "poteri =
forti". E cos=EC, se ormai =E8 palese il "patto di sangue" stipulato, =
non da oggi, tra Berlusconi e Maranghi, appare sempre pi=F9 evidente che =
il centrosinistra, per lo meno nelle sue espressioni pi=F9 =
rappresentative, da Fassino a Rutelli, da D'Alema a Prodi, =E8 il punto =
di riferimento dell'altro polo, quello delle banche creditrici e dello =
stesso Fresco, responsabile primario dello sfacelo cui si trova =
l'azienda. Una contrapposizione di interessi privati con poche idee =
riguardo alla salvaguardia (e riconversione) della produzione e dei =
posti di lavoro. Una commistione innaturale in cui tutto si mescola, =
affari e politica, finanza e democrazia e in cui a perdere =E8 =
un'opposizione determinata capace di rappresentare compiutamente gli =
interessi dei lavoratori in lotta.=20
In realt=E0 centrodestra e centrosinistra danno vita a due nuovi =
"poli", legati a doppio filo ai destini del capitalismo italiano.=20
Nazionalpopulismo
A destra si potrebbe parlare di un polo "nazional-populista", un =
coacervo di legami e di tele finanziarie che ruotano attorno a =
Mediobanca, che da tempo sta cercando di ricostruire un "board", un =
ufficio esecutivo di interessi forti capaci di salvaguardare il ruolo =
della banca d'affari milanese e dei suoi alleati. Il progetto =E8 noto =
da tempo e poggia su tre pilastri: un polo finanziario-assicurativo che =
valorizzi uno dei pochi "gioielli" italiani rimasti al mondo, Generali, =
e che con Sai-Fondiaria e Mediolanum realizzi un blocco di potere capace =
di affrontare la concorrenza internazionale; un polo energetico che =
erediti la forza della Montedison; un solido polo editoriale che =
benefici della forza propulsiva di Mediaset-Fininvest e che da tempo =
punta al boccone prelibato rappresentato da Rcs-Corriere della Sera. A =
questo progetto, il passaggio di campo degli Agnelli - prima =
dell'avvento delle "banane" schierate dall'altra parte - offre alcuni =
pezzi forti: le Toro in campo assicurativo; il controllo di Edison =
nell'energia; il Corriere della Sera e, perch=E8 no?, La Stampa; infine, =
con lo scorporo dell'Alfa e la fusione con Ferrari, un polo industriale =
di lusso e prestigioso. Non =E8 proprio come ai tempi di Cuccia, ma sono =
sempre diversi miliardi di euro. A questo blocco, Silvio Berlusconi =
offre una sponda in cui vengono tutelati privilegi e rendite di =
posizione "nazionali", protette e trainate da una gestione padronale =
dello Stato in cui non =E8 da escludere una forma modernamente populista =
di intervento statale. L=E0ddove l'azienda privata non arriva a =
tutelarsi dalle intemperie della globalizzazione, lo Stato pu=F2 offrire =
qualche approdo pi=F9 sicuro, sia pure poco pulito. Del resto, non =E8 =
stato Mussolini a dare vita all'Iri?=20
Progressismo letale
Il blocco a cui guarda il centrosinistra, nella faticosa impresa =
di rappresentarne gli interessi - che il pi=F9 delle volte si =
rappresentano da s=E8 - coincide in larga misura con le banche =
creditrici della Fiat. Pi=F9 tradizionalmente San Paolo Imi, Intesa Bci =
e Unicredito, mentre nuovi acquisti sono la supercentristra Capitalia, =
figlia di una delle creature pi=F9 longeve di Giulio Andreotti, Cesare =
Geronzi. Sulla carta ci sarebbero poi il finanziere-editore, Carlo De =
Benedetti, il telefonico Tronchetti-Provera - ma quanti debiti ha la sua =
Telecom Italia? - forse qualche outsider come Benetton. Insomma, un =
fronte di centrosinistra dove il centro si arricchisce della presenza =
autorevole del Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, =
anch'egli da questa parte della barricata. Un blocco che si sostanzia =
per una convinta internit=E0, per nulla "euroscettica", ai processi di =
globalizzazione ben rappresentata dall'opzione politica di Romano Prodi. =
Ma che per=F2, oggi, si ritrova orfano della Fiat. La liquidazione di =
Fresco e Galateri, la rottura con le banche e, soprattutto, il patto con =
Mediobanca hanno prodotto una ferita sanguinosa ben espressa =
dall'intervista di Piero Fassino al Riformista di ieri. Riferendosi a =
Gianni Agnelli, cos=EC si esprime il segretario dei Ds: =ABCerto =E8 una =
drammatica metafora che proprio mentre l'Avvocato allenta la presa, =
l'azienda rischi la sua esistenza. Forse lui tutelava l'autonomia =
dell'azienda in una maniera che altri non sono in grado o non vogliono =
fare=BB. Manca solo il fazzoletto ad asciugare le lacrime e poi c'=E8 =
tutta l'amarezza di chi si sente abbandonato dall'azienda a cui ha dato =
tutto.=20
In questo schieramento l'unica soluzione contemplata =E8 la =
svendita "presto e bene" alla Gm perch=E9, come dice ancora Fassino, =
=ABio non dico che ci deve essere un'industria italiana, ma un'industria =
dell'auto in Italia=BB.=20
Due posizioni, due diverse attitudini a fronteggiare i processi =
perversi della globalizzazione. Da una parte una forma strisciante di =
protezionismo autoritario, dall'altra un progressismo liberale =
distruttivo. In entrambi i casi nessuna idea di sviluppo sociale, di =
difesa degli interessi pi=F9 deboli e, in fondo, di rilancio dei destini =
di questo paese destinato a scegliere tra la "Repubblica delle banane" o =
la "Colonia americana".=20
=20
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volte si rappresentano da s=E8 - coincide in larga misura con le =
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Fassino al Riformista di ieri. Riferendosi a Gianni Agnelli, =
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