[CSSF] da Nigrizia

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Author: Stefania Ventura
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Subject: [CSSF] da Nigrizia
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            Berlusconi tra fame e terrorismo=20
            Gad Lerner


          =20
            Al vertice Fao sono stati fatti grandi proclami. Ma sarebbe =
meglio, anche nel nostro Paese, cominciare a concretizzare impegni =
finora disattesi, se davvero si vuole sconfiggere il problema.
          =20
    =20
      Intervenendo all'assemblea romana della Fao per sollecitare =
l'occidente a un maggiore impegno nella lotta contro la fame nel mondo, =
il premier italiano Silvio Berlusconi ha battuto e ribattuto su un tasto =
sbagliato e pericoloso: un uomo affamato pu=F2 sempre trasformarsi in un =
terrorista - ha sostenuto -; perci=F2 rappresenta una minaccia che i =
paesi ricchi hanno convenienza a disinnescare.


      Quanto sia sbagliata e superficiale questa analisi, lo dimostra =
purtroppo il fatto che le nazioni pi=F9 esperte nella lotta al =
terrorismo - Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia - si sono ben guardate =
dall'inviare i loro capi di stato o di governo all'assemblea della Fao.
      Sanno benissimo, i signori della terra, che la povert=E0 assoluta =
produce solo morte, malattia, desertificazione. In una parola: =
impotenza. L'Africa =E8 senz'altro teatro di guerre feroci e genocidi, =
ma il terrorismo internazionale semmai lo ha subito come fenomeno =
d'importazione, mai lo ha generato. Lo stesso si pu=F2 dire dell'America =
latina.


      Altre sono le regioni del pianeta nelle quali l'attrito fra =
culture, ideologie, religioni diverse - esasperato dalla scandalosa =
evidenza degli squilibri di reddito, dalle ingiustizie patite e dal =
contrasto di modelli valoriali - ha favorito la diffusione di =
integralismi in grado di dispiegare un'azione terroristica organizzata.
      Se Berlusconi avesse ragione, forse i paesi pi=F9 ricchi =
eviterebbero di innalzare le loro gi=E0 folli spese per armamenti e =
studierebbero viceversa investimenti significativi per favorire lo =
sviluppo di continenti oggi utilizzati solo come mercati secondari, come =
riserve di materie prime da sfruttare, come discariche.


      Invece la facile teoria dell'affamato-terrorista (peraltro =
smentita puntualmente ad ogni arresto o riconoscimento dei militanti di =
al-Qaeda) serve solo ad alimentare la retorica diffusa a piene mani dai =
seguaci di Osama Bin Laden: la propaganda, cio=E8, secondo cui i martiri =
suicidi e i guerriglieri dell'intolleranza sarebbero paladini del terzo =
mondo in lotta contro l'ingiustizia; e il terrorismo inteso come bomba =
atomica dei poveri sarebbe l'unica arma efficace per controbattere la =
superiorit=E0 tecnologica, economica e militare dei paesi ricchi. Si =
tratta, com'=E8 chiaro, di una trappola, un'impostura avvelenata, nella =
quale il nostro Cavaliere di Arcore =E8 caduto per sprovvedutezza.


      Invece di parlare a vanvera di lotta al terrorismo e di obiettivi =
al momento irraggiungibili (l'1% del Pil destinato al terzo mondo), =
Berlusconi avrebbe fatto meglio a concretizzare l'impegno fino ad oggi =
disatteso dall'Italia, cio=E8 adeguare la nostra quota di Pil destinata =
agli aiuti internazionali a quelle minime - ma comunque pi=F9 cospicue - =
stanziate dagli altri paesi industrializzati.
      Ma, si sa, =E8 pi=F9 facile farsi belli con le parole che con i =
fatti. E i grandi leader che hanno disertato l'appuntamento romano, se =
non altro, si sono rivelati meno ipocriti.
      Anche se sanno benissimo che - Bin Laden o non Bin Laden - gli =
attuali squilibri mondiali non possono garantire ancora a lungo il =
benessere dei loro cittadini. =20



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l=92appuntamento romano,=20
      se non altro, si sono rivelati meno ipocriti.<BR>Anche se sanno =
benissimo=20
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