R: [Cerchio] zerzan

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Autor: karletto
Data:  
Asunto: R: [Cerchio] zerzan
Se non fosse per la conoscenza diretta e la simpatia umana di Paolone, credo
proprio che anch'io proverei la tua stessa sensazione, di fronte a certe sue
tirate ... "a mezza strada" fra Stirner, Nietsche e Heidegger ... una sorta
di individualismo superomistico, in salsa primitivistica insaporita a base
di organicismo pseudodarwiniano antitecnologico!?!?!? ... son circa due
anni che lui ed io ci "scanniamo" ;-))) tramite sbombardamenti reciproci
interminabili (sia qui che su "movimento"), ma non se ne viene a capo ... e
fra l'altro 'sta cazzo di "rete" NON sedimenta mai un beneamato cavolo di
tutto ciò che turbinosamente veicola ... e quindi, 'sta volta, non mi
RI/cimento nell'argomentare la mia ... lapidaria quanto apodittica
definizione del buon Paolone, intanto so che un domani, nell'eventuale
sopraggiunta assenza (nefasta) di tecnologie atte a supportare la mia
strumentazione corporale malandatissima, ci sarà lui a spupazzarmi di qua e
di là ... CAMALLANDOMI SULLE SUE VIGOROSE SPALLE !!! ;-)))))))
Al riguardo, aggiungo solo che, dando per scontato che anch'io considero il
"nostro" presente come una galera invivibile e altresì ritengo che la mia
libertà potrà cominciare solo dove comincerà anche quella di qualsiasi
altro/a da me, la specificazione di Tuula è assolutamente azzeccata: <<la
libertà chiede degli aggettivi ... neanche Lei è libera del tutto...>>!!!
Salutoni
Marco (M.)

----- Original Message -----
From: "marina" <fe11408@???>
To: <cerchio@???>
Sent: Sunday, June 09, 2002 7:23 PM
Subject: Re: R: [Cerchio] zerzan

> Io non desidero un mondo popolato di anarchici, ma un mondo
> dove ciascuno sia libero di essere stronzo se lo desidera,
> quanto lo desidera, e abbia finalmente la possibilità di
> verificare che cosa significa, e dove questo lo conduce. Un
> mondo, essenzialmente, per usare uno slogan, "senza
> preservativo", dove ogni azione sia libera di pervenire alle
> proprie conseguenze, dove si confrontino i miliardi di punti
> di vista individuali e nessuno parli in nome di un bene
> collettivo.


mio caro paolo, lo ammetto a me il tuo mondo fa una gran paura. e mi sembra
anche puro sogno, forse possibile solo se vivessimo ognuno sul suo pianetino
e a me questa soluzione non piacerebbe. ma non lo so, il discorso l'ho
seguito a metá perché in questi giorni avevo da fare un sacco di cose, anche
movimentiste e quindi non mi bastavano le ore del giorno, peró la tua
visione mi sembra un posto dove solo il piú forte vince e dove diventiamo
ognuno la galera dell'altro.
m

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