Re: [Hackmeeting] Di ZNET-Italia e Wikileaksitalia.org

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Author: fabio Sallustro
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] Di ZNET-Italia e Wikileaksitalia.org




Rieccomi,
in realtà non credo avremo problemi da lato znet (aspetto ancora qualche risposta).
Nel merito invece di quanto detto fino ad ora su L'espresso/wikileaksitalia:
credo di aver già segnalato che in wikileaksitalia.org NON hanno contatti con la casa madre.E' stata una bella iniziativa privata che, almeno all'inizio, ha fatto fatica a decollare.
Credo, ma questo lo potremo verificare presto, che chi ha messo in piedi la baracca inizialmente si sia fatto carico di gestirla "aggregando" il materiale.
Molti dei primi cables li abbiamo passati direttamente a loro dopo averli tradotti in znet.Giuseppe, il nostro "traduttore prinicipe" wikileaks, credo ne abbia smazzati decine e decine.Poi viste ll modulo specifico di comunicazione (ovvero il cables) li giravamo direttamente a loro (credo che siano ancora molti i documenti con la traduzione znet)Fin qui, come direbbe Kassovitz, tutto bene.
Il punto interessante, per riferirci a l'espresso, è il seguente:L'espresso ha una sorta di, chiamiamola esclusiva, su alcuni cables.Li controlla garantendo a wikileaks che non contengano materiale a rischio e nel mentre valuta quelli meritevoli di pubblicazione.
Con noi di znet l'espresso aveva un accordo verbale: ricevevamo in anteprima il materiale, lo traducevamo, loro lo mettevano online nello stesso giorno insieme a noi (su entrambi i siti duque ) e ci veniva riconosciuta la traduzione (sai che sforzo!)(es. h**p://racconta.espresso.repubblica.it/espresso-wikileaks-database-italia/dettaglio.php?id=30)
Il problema? Nessuno formale.
Ma sarebbero (almeno ma come minimo) tre:L'espresso, per quanto mi riguarda, non è il manifesto.E questo, per me individualmente, è un problema
Secondo più generale:siamo sicuri che questo tipo di traduzione non privi di lavoro persone che ne avrebbero bisogno dando a l'espresso strumenti gratuiti per un lavoro che andrebbe retribuito?L'etica non dovrebbe essere optional.
La discussione comunque non si è mai chiusa.
Terzo: abbiamo informazioni grezze che per essere scremate devono passare necessariamente (e non perché sia giusto ma solo per presenza di massa critica analitica) da un media mainstream che le smazza a costo zero a un gruppo di volontari e poi infine le immette nel flusso più ampio di informazioni.Qualcosa non va.Non va perché la "massa critica analitica" potrebbe non trovare interessanti le cose che trovo interessanti io.E non va perché anche dando per buona l'univocità di prospettive resta un vincolo non paritetico.

Come si esca da questo circolo è da vedere.

Poi ci sarebbe da valutare le cause e quel punto avremmo la problematica della massa di informazioni grezze che in alcuni casi equivale a zero informazioni....E via così per ore.


Comunque non volevo tediare: è solo uno dei molteplici punti e credo che proprio per questo motivo, qualunque cosa si voglia fare, ci sarebbere da circoscrivere un minimo gli argomenti.Salud.Fabio






On 2012-03-28 16:22, vecna
wrote:

> Fabio Pietrosanti (naif)

wrote:

> > p.s. Nota bene: A

quanto mi raccontano persone informate, WikiLeaks

> > Italia non ha

relazioni alcune con l'organizzazione WikiLeaks ma è un

> > gruppo indipendente

di volontariato.

>


> ma si, lo scrivono anche

sul loro sito.

>


> http://www.wikileaksitalia.org/info/



>


> Innanzitutto cosa NON è:



>


>


>


> loro si limitano a fare

"traduzioni", in modo volontario, di quel che

> esce su wikileaks. non

hanno bisogno di esser in alcun modo relazionati

> a WL, anzi, forse è

meglio così :)

>


>


>


> anche noi per globaleaks,

ci siam trovati a dire "cosa NON è" in modo

> esplicito, perché

l'aspettativa del lettore, di "aver già capito di cosa

> si parla", quando

c'e' di mezzo il suffisso "-leaks", è molto alta :P

>


>


> CSS 3D: http://www.clicktorelease.com/code/css3dclouds/#



> dedicato ad asbesto



>


>


> http://www.w3.org/2011/11/webcryptography-charter.html



>


> working ground del w3c

per standardizzare la crittografia in javascript.

>


> http://acko.net/blog/making-love-to-webkit/



>


>