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Aihe: [nuovopci] Lo sconvolgimento in corso a livello mondiale crea un terreno favorevole allo sviluppo della rivoluzione socialista
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5 marzo 2025 - 72° anniversario della morte di Giuseppe Stalin

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Bando alle riduzioni e alle rimozioni!

Lo sconvolgimento in corso a livello mondiale crea un terreno favorevole
allo sviluppo della rivoluzione socialista

Ancora sulle assemblee nazionali per il partito comunista dello scorso
25 gennaio

La seconda crisi generale per sovrapproduzione assoluta di capitale [7]
diventa sempre più crisi del sistema di potere della borghesia
imperialista nei singoli paesi e a livello internazionale. Dopo la
svolta avvenuta a partire dal 2016 nei principali paesi della Comunità
Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei,
anche il sistema di relazioni internazionali imposto dalla CI sta
andando sottosopra. In questi paesi si sono ridotti a poca cosa o sono
in via di sparizione partiti ed esponenti del sistema politico (il
sistema delle Larghe Intese), che nei quarant'anni scorsi hanno promosso
l'attuazione del "programma comune della borghesia imperialista" e sono
subentrati governi provvisori, di avventurieri o di persone di buoni
propositi. L'orientamento della parte del complesso
militare-industriale-finanziario che si è affermata con Trump (mettere
fine, almeno temporaneamente, alle ostilità contro la Federazione Russa
per potersi concentrare sulla Repubblica Popolare Cinese e bloccare
l'allargamento dei BRICS+) e l'azione della nuova amministrazione
acuiscono i contrasti tra i gruppi imperialisti USA e quelli europei, la
"diplomazia dei ricatto" manda a gambe all'aria l'"ordine mondiale"
della CI e favorisce le iniziative dei BRICS+ tese a creare un sistema
monetario internazionale indipendente dal dollaro e istituzioni
alternative a quelle della CI.

"Quanto alle misure che l'amministrazione Trump attuerà, l'esperienza
dei decenni passati insegna che più che le convinzioni e le promesse dei
suoi esponenti e i programmi proclamati dal presidente e dai singoli
dirigenti della sua amministrazione, varranno gli interessi e le
decisioni dei maggiori gruppi imperialisti USA e multinazionali.

Quindi per avere una buona comprensione di quello che succederà noi
comunisti promotori della rivoluzione proletaria dobbiamo porre mente ai
problemi che il complesso militare-industriale-finanziario USA deve
affrontare, ai contrastanti interessi tra i suoi componenti e tra essi e
i gruppi imperialisti degli altri paesi, in particolare europei, alle
circostanze che porranno loro la produzione capitalista a livello
mondiale, la sovrapproduzione assoluta di capitale, la devastazione e
l'inquinamento della terra, dell'atmosfera e dei mari del nostro
pianeta, la sua crisi climatica, lo sviluppo della rivoluzione
proletaria nel mondo intero ivi compresa l'espansione dei BRICS+
promossa dalla Repubblica Popolare Cinese, il blocco dell'espansione
della NATO ad opera della Federazione Russa, la relativa autonomia dello
Stato sionista d'Israele e altri fattori, più che alle convinzioni, alle
aspirazioni, ai propositi e ai programmi di Trump e dei dirigenti da lui
nominati. (...)

Il fatto che, dopo la grande crisi finanziaria del 2008 (seconda
presidenza di Bush junior), è fallito il tentativo del 2014 di inglobare
l'Ucraina nella NATO e che Trump (Partito Repubblicano), vincitore alle
elezioni del 2016 dopo le due presidenze Obama (Partito Democratico) e
sconfitto nel 2020, ha nuovamente vinto nel 2024 è la manifestazione
delle crescenti difficoltà che il complesso
militare-industriale-finanziario USA incontra a mettere in opera
soluzioni efficaci e dei contrasti che si aggravano in seno ad esso.

Il complesso militare-industriale-finanziario USA non ha soluzione ai
problemi che deve affrontare. Solo provvisoriamente può rimediare al
malcontento di più di due terzi dell'elettorato per la situazione
economica lasciata dall'amministrazione Biden e da quelle che l'hanno
preceduta, le due amministrazioni Obama (in realtà Biden) e
l'amministrazione Trump. Può ricorrere alla riduzione degli interessi
sui prestiti, cioè la stessa linea con cui la Federal Reserve ha fatto
scoppiare la crisi del 2008. Può indurre i capitalisti USA a installare
industrie negli USA con dazi sulle importazioni dagli altri paesi
imperialisti, dalla RPC e dai BRICS+ e aumentare la produzione di armi,
cioè estendere la Terza guerra mondiale a pezzi.

Attualmente due correnti si contendono la direzione del mondo: la
rivoluzione proletaria che avanza e la resistenza dei gruppi
imperialisti alla decadenza del modo di produzione capitalista.

Lo sviluppo del movimento comunista cosciente e organizzato (MCCO) nel
proprio paese fino a raggiungere la capacità di instaurare il socialismo
è l'obiettivo che noi comunisti dobbiamo proporci e crescono le
condizioni favorevoli per raggiungerlo.

Andiamo verso la fine dell'epoca di nera reazione intravista da Stalin
di fronte all'eventualità della scomparsa del primo paese socialista
formatosi nell'anello debole della catena imperialista. Sta a noi
comunisti dei paesi imperialisti raggiungere il livello che i nostri
predecessori non hanno raggiunto e portare a termine l'opera che hanno
lasciato incompiuta" (_Donald Trump di nuovo alla presidenza degli USA_
[8], in _La Voce _n. 78 - novembre 2024).

La borghesia imperialista tenta e sempre più tenterà la carta della
mobilitazione reazionaria per cercare di deviare la resistenza delle
masse popolari al procedere della crisi, nel nostro e negli altri paesi
europei ora all'insegna della corsa al riarmo, della creazione di un
esercito europeo e dell'assunzione di un maggior ruolo dell'UE nella
prosecuzione della guerra per procura contro la Federazione Russa. Il
risultato è che in ogni paese imperialista si contrappongono più
apertamente due vie: lo sviluppo accelerato della rivoluzione socialista
o lo sviluppo della mobilitazione reazionaria e della guerra.

In Italia lo scontro tra "partito europeo" e "partito americano"
moltiplica le contraddizioni nei vertici della Repubblica Pontificia
[9]. I punti deboli del campo nemico possono diventare punti di forza
per le masse popolari se il MCCO è capace di sfruttarli per promuovere
la mobilitazione rivoluzionaria della classe operaia e del resto delle
masse popolari. La sinistra borghese strepita, si indigna e si oppone
alle mille manifestazioni del corso catastrofico delle cose in cui è
coinvolto il nostro paese, ma in definitiva non ha orizzonti alternativi
al dominio dei vertici della Repubblica Pontificia. Tanto più i
comunisti possono valorizzare le iniziative della sinistra borghese per
convogliare la resistenza spontanea delle masse popolari verso
l'instaurazione del socialismo quanto più sono indipendenti dalle
analisi e linee della sinistra borghese e hanno un proprio piano di
guerra. La condizione perché ciò avvenga è l'esistenza di un partito
comunista composto da uomini e donne che assimilano la concezione
comunista del mondo - risultato del bilancio della prima ondata mondiale
delle rivoluzioni proletarie - e promuovono la mobilitazione delle masse
popolari nella guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata [10]. La
costruzione di un partito comunista con tali caratteristiche è il tratto
distintivo dell'opera che il (nuovo)PCI e la sua Carovana conducono
avanti fin dalla loro nascita.

Tra quanti nel nostro paese si dichiarano comunisti si diffonde la
consapevolezza che

1. "la posta in gioco si è alzata drammaticamente. La lotta contro la
barbarie capitalistica si può definire, senza fronzoli, una battaglia
epocale, perché da questa dipenderanno la salvezza dei popoli del mondo,
del pianeta, dell'umanità stessa. Ogni militante comunista deve esserne
cosciente e assumersi tutte le responsabilità politiche che ciò
comporta, nella convinzione di incarnare le forze più vive del
progresso, contro le forze della reazione che stanno portando l'umanità
verso il baratro" (_La lotta per il Partito_, manifesto programmatico
del Fronte della Gioventù Comunista e del Fronte Comunista -
29.06.2024);

2. la costruzione del partito comunista è il fattore decisivo. Prova ne
sono le costituenti comuniste [11] in corso nel nostro paese, come
quella promossa dal Fronte della Gioventù Comunista che il 25 gennaio ha
tenuto a Bologna l'assemblea nazionale "1921 - Il Partito che serve
oggi" e quella promossa dalle forze aderenti a Prospettiva Unitaria (PU)
che sempre il 25 gennaio si sono riunite in assemblea a Roma.

Sia i dirigenti nazionali del FGC nei discorsi tenuti il 25 gennaio a
Bologna [12] che quelli di PU nell'intervista rilasciata da Fosco
Giannini a Geraldina Colotti il 25 gennaio [13] hanno ribadito la
propria aspirazione a costruire un partito comunista all'altezza del suo
compito storico. I loro progetti però non sono ancora all'altezza dei
sentimenti e delle aspirazioni esposte nelle assemblee. Giannini parla
di un partito comunista capace di organizzare presidi permanenti davanti
alle sedi consolari dello Stato sionista d'Israele, presente fuori dalle
grandi aziende capitaliste e animatore di proteste davanti alle basi
USA-NATO che costellano l'Italia. Gli esponenti del FGC volano appena
più alto e auspicano la costruzione di un partito comunista capace di
organizzare mobilitazioni di massa che sbarrino il passo alle politiche
antipopolari del governo Meloni.

Gli uni e gli altri auspicano la costruzione di un partito comunista
sufficientemente grande e forte per opporsi al dominio della borghesia
imperialista, ma ciò significa un partito che si muove entro gli spazi
angusti dell'opposizione al governo Meloni, con le campagne elettorali,
le manifestazioni di massa, il lavoro nei sindacati, nei movimenti
sociali, ecc. Tutti campi in cui un partito comunista degno di questo
nome deve intervenire, ma non per fare opposizione bensì per dispiegare
campagne, battaglie, operazioni tattiche della guerra popolare
rivoluzionaria di lunga durata che esso deve promuovere e dirigere.

"Il partito comunista è la forma suprema dell'organizzazione di classe
del proletariato". Così Stalin nel 1926, in "Principi del leninismo"
[14], passando in rassegna i capisaldi della concezione leninista del
partito comunista, descrive la forma del partito comunista. Di seguito
riportiamo un breve estratto del testo, a beneficio dei fautori della
rinascita del movimento comunista, rivolgendoci in particolare ai più
determinati e devoti alla causa del comunismo.

"_Il partito, forma suprema dell'organizzazione di classe del
proletariato. Il partito è il reparto organizzato della classe operaia.
Ma il partito non è l'unica organizzazione della classe operaia. Il
proletariato ha tutta una serie di altre organizzazioni, senza le quali
non può lottare con successo contro il capitale: sindacati, cooperative,
organizzazioni di fabbrica e di officina, gruppi parlamentari,
associazioni di donne senza partito, stampa, organizzazioni culturali,
educative, federazioni giovanili, organizzazioni rivoluzionarie di
combattimento (durante le grandi battaglie rivoluzionarie), Soviet dei
deputati come forma di organizzazione statale (se il proletariato è al
potere), ecc. L'enorme maggioranza di queste organizzazioni non sono
organizzazioni di partito e soltanto una parte di esse aderiscono
direttamente al partito o ne sono una ramificazione. Tutte queste
organizzazioni sono, in condizioni determinate, assolutamente necessarie
alla classe operaia, perché senza di esse è impossibile consolidare le
posizioni di classe del proletariato nei diversi campi della lotta,
perché senza di esse è impossibile temprare il proletariato come forza
chiamata a sostituire all'ordine borghese l'ordine socialista. Ma come
organizzare una unità di direzione, data una tale abbondanza di
organizzazioni? Dov'è la garanzia che l'esistenza di una molteplicità di
organizzazioni non renderà la direzione incoerente? Si potrebbe
rispondere che ognuna di queste organizzazioni fa il suo lavoro nel
campo che le è proprio e che, per conseguenza, esse non possono
disturbarsi a vicenda. Questo naturalmente, è vero. Ma è anche vero che
tutte queste organizzazioni devono lavorare in una sola direzione,
perché esse servono una sola classe, la classe dei proletari. Si
domanda: chi determina la linea, la direzione comune, secondo la quale
tutte queste organizzazioni debbono svolgere il loro lavoro? Qual è
l'organizzazione centrale che non solo è capace, possedendo la
necessaria esperienza, di elaborare questa linea comune, ma ha anche la
possibilità, possedendo il prestigio sufficiente per farlo, di stimolare
tutte queste organizzazioni e mettere in pratica questa linea allo scopo
di realizzare l'unità di direzione e di escludere la possibilità di
incoerenze?_

_Quest'organizzazione è il partito del proletariato. Il partito ha tutti
i requisiti per questa funzione, perché, in primo luogo, il partito è il
punto attorno al quale si raccolgono i migliori elementi della classe
operaia, che hanno legami diretti con le organizzazioni proletarie senza
partito e molto spesso le dirigono; perché, in secondo luogo, il
partito, come punto attorno al quale si raccolgono i migliori elementi
della classe operaia, è la scuola migliore per la formazione di capi
della classe operaia capaci di dirigere tutte le forme di organizzazione
della loro classe: perché, in terzo luogo, il partito, in quanto è la
scuola migliore dei capi della classe operaia, è per la sua esperienza e
per il suo prestigio l'unica organizzazione capace di centralizzare la
direzione della lotta del proletariato e di trasformare quindi le
organizzazioni operaie senza partito, di qualsiasi genere esse siano, in
organi ausiliari e in cinghie di trasmissione che lo colleghino con la
classe. Il partito è la forma suprema dell'organizzazione di classe del
proletariato._

_Questo non significa, s'intende, che le organizzazioni senza partito, i
sindacati, le cooperative, ecc., debbano essere formalmente subordinate
alla direzione del partito. La sola cosa che importa è che i membri del
partito che fanno parte di queste organizzazioni e vi esercitano, senza
dubbio, un'influenza, prendano tutte le misure di persuasione affinché
le organizzazioni senza partito si avvicinino nel loro lavoro al partito
del proletariato e accettino di buon grado la sua direzione politica._

_Ecco perché Lenin dice che il partito è "la forma suprema dell'unione
di classe dei proletari" e che la sua direzione politica deve estendersi
a tutte le altre forme di organizzazione del proletariato (vedi vol.
XXV, p. 194)._

_Ecco perché la teoria opportunista dell'"indipendenza" e "neutralità"
delle organizzazioni senza partito, teoria che genera i parlamentari
indipendenti e i giornalisti distaccati dal partito, i militanti
sindacali gretti e i cooperatori imborghesiti, è assolutamente
incompatibile con la teoria e con la pratica del leninismo"._

Attestare il partito comunista al livello di forza di opposizione ai
padroni e ai loro governi è la concezione deforme del partito promossa
dai revisionisti moderni alla Togliatti e Longo e poi dalla sinistra
borghese dei Berlinguer, Occhetto e Bertinotti. Questa è la visione da
senso comune del partito che prevale tra gli esponenti del MCCO in
Italia, con la conseguenza di confondere la funzione del partito con le
attività peculiari delle organizzazioni e dei movimenti di massa. Da qui
la riduzione del ruolo del partito comunista a organizzazione promotrice
dell'opposizione alla borghesia imperialista, da qui la rimozione del
ruolo e degli obiettivi rivoluzionari del partito comunista.

Per questo diciamo: bando alle riduzioni, bando alle rimozioni!
L'adeguatezza del partito comunista non si misura da quanto esso si
accoda a ciò che le masse popolari spontaneamente (cioè senza
l'intervento dei comunisti organizzati in partito) riescono a concepire
e a fare, che è appunto opporsi anche strenuamente al dominio della
borghesia imperialista. Nell'epoca imperialista, epoca delle rivoluzioni
proletarie e della decadenza della società borghese, sono _moderni_ quei
partiti comunisti concepiti e costruiti per assumere il ruolo di Stato
Maggiore della lotta della classe operaia e del resto delle masse
popolari per la conquista del potere politico e l'instaurazione del
socialismo.

Fare il bilancio dell'esperienza della prima ondata delle rivoluzioni
proletarie e del suo svolgimento nel nostro paese è un compito decisivo
per chiunque vuole promuovere con profitto la rinascita del movimento
comunista. Da questo è iniziato il percorso che ha dato i natali al
(nuovo)PCI, su questa base abbiamo ricostruito il partito e oggi
svolgiamo nella clandestinità la nostra azione per consolidarlo e
rafforzarlo fino a farlo diventare lo Stato Maggiore effettivo della
lotta della classe operaia per la conquista del potere. La natura
clandestina del (nuoco)PCI così come la strategia che perseguiamo sono
un derivato degli insegnamenti che abbiamo tratto dal bilancio
dell'esperienza.

Avanti nella rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato!
Il fattore decisivo è la costruzione del partito comunista che è Stato
Maggiore della rivoluzione socialista!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [3]], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [3]].

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