Re: [Hackmeeting] comunità e scene

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Auteur: scarph@autistici.org
Date:  
À: hackmeeting
Sujet: Re: [Hackmeeting] comunità e scene
Il 26/02/25 12:32, void via Hackmeeting ha scritto:
> Leggevo stamani questo articolo[1] e non ho potuto non pensare subito ad
> hackmeeting, visto che il termine "comunità" ce lo portiamo dietro da
> sempre (insieme al termine "controculturale" :()
> Mi sembrano rilevanti queste formalizzazioni che aiutano a inscrivere
> hackmeeting in una comunità di pratica e non in una scena (ma la scena
> non era poi morta? cit.)


ciao Void
grazie del contributo, mi pare pero' che in tutto questo discorso manchi
la questione economica, ti faccio un esempio: il punk e' stato, in varie
accezioni, senz'altro una comunità, una controcultura, una sottocultura
(butto la esempi tipo squat, rifiuto del lavoro e organizzazione del
tempo libero come costruzione di comunita', rifiuto della cultura
dominante e del capitalismo, come controcultura, DIY, come sottocultura,
poi vedi tu come vuoi mettere queste ultime due).
Il punk diventa scena ogni volta che mette piede nei locali e ha a che
fare col mercato discografico, proprio perchè viene inevitabilmente
fagocitato dai meccanismi del mercato.
Possiamo fare lo stesso discorso per tante sotto/controculture e
tentativi di costruzione di comunità dal basso che poi diventano circoli
arci e cooperative.
Insomma era per aggiungere al discorso questa parte qua, se no rischiamo
di restare dentro ai fenomeni sociologici e rischiamo di non cogliere il
lato conflittuale della questione.

abbraccioni
s*