[Hackmeeting] comunità e scene

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Auteur: void
Date:  
À: hackmeeting
Sujet: [Hackmeeting] comunità e scene
Leggevo stamani questo articolo[1] e non ho potuto non pensare subito ad
hackmeeting, visto che il termine "comunità" ce lo portiamo dietro da
sempre (insieme al termine "controculturale" :()

Mi sembrano rilevanti queste formalizzazioni che aiutano a inscrivere
hackmeeting in una comunità di pratica e non in una scena (ma la scena
non era poi morta? cit.)

Comunità di pratica
Le comunità di pratica si fondano sulla dimensione di apprendimento
collettivo: non importa volersi bene, credere necessariamente negli
stessi valori, ma fare le cose insieme in un’ottica di apprendimento
collettivo. In questo modo si strutturano dei processi che ci fanno
crescere insieme costruendo legami che possono, in alcuni casi, essere
prodromici a reali forme di comunità.

Le scene
Le scene sono gruppi di persone che fruiscono assieme determinati tipi
di oggetti culturali. Il termine è usato prevalentemente in ambito
musicale e teatrale, ma qualcuno parla di “scena” anche riferendosi agli
ambiti imprenditoriali, come ad esempio quello delle startup. Nelle
scene non c’è bisogno di avere necessariamente dei valori condivisi, e
tantomeno di conoscersi. Al contrario, i soggetti che fanno parte di una
scena si incontrano e condividono esperienze situate, che hanno un
valore estetico e una dimensione che possiamo chiamare fenomenologica.

Parlando di scene, qualche settimana fa vedevo questo sulla storia della
cybersecurity[2], la parte forse interessante è questa mappa[3].
Che mi ha fatto ricordare di questo analogo del contesto italiano[4]

--
void



[1] https://www.acri.it/comunita-parola-esercizio-possibilita/
[2] https://wherewarlocksstayuplate.com/
[3] https://miro.com/app/board/uXjVKqkOvlE=/
[4] http://www.nohat.it/slides/2019/chiccarelli.pdf