Re: [Hackmeeting] Comunicazione alla lista dall'assemblea di…

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Autor: no
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Neue Treads: [Hackmeeting] Lavoro di cura [Era Re: Comunicazione alla lista dall'assemblea di Hackmeeting]
Betreff: Re: [Hackmeeting] Comunicazione alla lista dall'assemblea di Hackmeeting
On 6/20/24 20:20, Andrea Collina via Hackmeeting wrote:
> Vedo che la discussione ha preso la piega dell'inclusivitá, accoglienza, linguaggio "giusto" e "sabagliato"..ma soprattutto si riconosce che questi sono i temi che infiammano il "conflitto" negli USA e nel mondo che si riconosce in quel modello culturale e di sviluppo, che possiamo definire, sia nella sua variante di destra neocon repubblicana, sia nella variante progressista liberal o radical democratica, convintamente e coerentemente liberale, coloniale, imperialista e militarista.
>
> Vorrei riportare ad un aspetto che non si trova nel linguaggio ma nella interpretazione delle relazioni vissute: la grandissima e insopportabile ipocrisia di quella retorica liberale che si rispecchia anche qui nel parlare di "linguaggio" pittosto che di relazioni.


qua si parla di linguaggio perche' delle persone [maschi] si sono
scandalizzati perche' altre persone usano un linguaggio dal genere
neutro [cosa che si fa, da anni,in questa lista,ad hackmeeting,in un
sacco di altri posti].
io ci vedo una _relazione_ che non si riesce a cambiare tra chi detiene
del privilegio e tra chi invece e' parte di un'oppressione sistemica,
perche' chi [in questo contesto] detiene piu' privilegio non vuole
uscire dalla sua confort zone o salcazzo di motivo.
dopodiche c'e' una mail intera degli ultimi giorni e svariati libri che
parlano di come il linguaggio sia una questione politica e non 'retorica
liberale',quindi non continuero'.

> Il problema della inclusivitá me lo porrei ma non nel linguaggio, nei fatti.
> Perché l'ambiente hacker è prettamente maschile?
> Non è un problema di linguaggio, è che si perpetua  lo stereotipo del maschio che si occupa dei motori ( oggi digitali) anche perché le donne vanno maggiormente verso lavori di cura e di relazione meno pagati, e che relazione vuoi avere con uno  schermo 15" e una GPU?


/on
grazie per aver dato la soluzione al problema che ci poniamo da tanti
anni su come rendere piu' inclusiva la comunita' verso le persone non
sessualizate maschio!
/sarcasmo off/

il sarcasmo serve per sottolineare come il tema della mancata
partecipazione di soggettivita' altre [inteso in questo contesto come
non maschi cis,ma si potrebbe pensare pure a persone razzializzate o con
diversita' cognitive o motorie] nei ruoli di maggior potere e' un
problema complesso con cause diverse e anche con diversi approcci di
soluzione.
la mancata rappresentazione e' un problema, e guarda un po', parlando di
dinamiche di genere il linguaggio ha un ruolo importante anche nella
rappresentazione. [di nuovo come sopra, il linguaggio e' pratica politica]

e comunque,
-a parte il fatto che le 'donne' nell'informatica ci hanno sempre
lavorato: da quando lavoravano con le schede perforate dei primi
calcolatori a quando si fanno le app per tracciarsi il ciclo che non
svendano i loro dati, fino alle sex workers che usano degli strumenti
pensati per fare altro per tutelarsi nel loro lavoro.
di nuovo, c'e' un problema di invisibilizzazione se ogni volta dobbiamo
ricordarci/ricordarvi le donne operaie e le donne che per prima hanno
fatto qualcosa di importante, e le cose che anche oggi vengono fatte.-

da persone che con la tecnologia ci smanettano mi aspetterei che fossero
capaci di vedere quanto lavoro di cura esiste nella relazione con un
poweredger650/mikroticCRS326/altroapparatogenerico.ma nel dubbio
esplicito due pensieri:

mantenere aggiornato un sito/applicazione/server/router/salcazzo E'
LAVORO DI CURA
e magari questo puo' farci interrogare su come mai ci troviamo tanta
roba abbandondata e non aggiornata.

scrivere del codice commentato E' LAVORO DI CURA
per il te e altre persone che domani guarderanno quel codice.

scrivere la documentazione,ma anche le sue traduzioni,di un progetto E'
LAVORO DI CURA
e infatti quanta roba con della documentazione da piagne.

tutto quello che gira attorno la user experience e le user interface E'
LAVORO DI CURA
e infatti chissa' come mai conosco solo persone sessualizzate donna che
lo fanno.

mantenere la comunita' di un progetto il piu' sana possibile per
mantenere vivo il progetto stesso E' LAVORO DI CURA
e si vede quanto questo e' difficile,anche per quelli 'grandi' e 'famosi'.

aiutare e seguire le persone che usano il tuo programma o servizi [help
desk] E' LAVORO DI CURA
e infatti si sa quanto ci costa

anche scrivere software dovrebbe essere lavoro di cura se viene fatto
prendendo in considerazione i bisogni di chi quel software lo vuole
usare e non per il profitto.



e anche la [bellissima|e] mail di I330 che entra nel merito sul
linguaggio inclusivo in una mailing list,che, come l'evento che piu' o
meno rappresenta, ha affibiato il termine _antisessista_ E' fottuto
LAVORO DI CURA


allora,se il discorso e' facilitare la partecipazione forse possiamo
pensare che se e' vero che le soggettivita' femminilizzate sono educate
ad accollarsi il lavoro di cura forse, dico forse, se questo lavoro
venisse fatto in misura notevolmente maggiore dagli altri [e no,non e'
un maschile sovraesteso, e' proprio al maschile.] magari alle altre
rimarrebbe piu' tempo pure per giocare con i motori.

se vogliamo facilitare la partecipazione forse potremmo,se non agire
attivamente nella formulazione,almeno cercare di accogliere le richieste
che ci vengono fatte per creare un'ambiente piu' inclusivo. non
rinchiuderci nelle nostre difese da persone che hanno gia' capito tutto
e che tanto la differenza non la sentono perche' non sono colpite
direttamente.

> Visto da un altro punto di vista, le donne hanno spesso di meglio da fare che criticare e smanettare la tecnologia, la usano bene così com'è. Vedi il successo di applicazioni dove finalmente non devi scrivere nemmeno una riga di codice!! Telefoni che si backuppano e aggiornano da soli, devi solo pagarli e premere yes!.

a parte condividere 朱莉娅酷:
> hai descritto:
>
> tutte le applicazioni
>
> di tutti i sistemi operativi
>
> da quarant'anni a questa parte


posso aggiungere che, porcamadonna, le 'donne' criticano e smanettano
con la tecnologia da sempre, anche quella informatica. cosi' la prima
cosa che mi viene in mente[0] ma anche[1]. ma cose ce ne sono, basta
cercarle. basta volerle vedere.


>
> Quindi l'hacker anni '90 esiste solo come residuo ( noi) di quegli anni, e più giovani tecnofili smanettoni e studiati, spesso lavoratori nel campo IT, fieri di conoscere arti oscure..
>
> Quello che cerco di dire è che il mondo è cambiato, l'informatica ha fatto passi avanti enormi e si trova su una economia di scala che è impossibile aggredire dal basso. Le conoscenze si allontanano dagli utenti e anche dai lavoratori operativi perché sono fattore strategico di concorrenza. Le scelte di politica industriale vengono progettate anche al di sopra dei governi, quindi anche dei rappresentanti eletti, cambiando le forme produttive e le relazioni sociali.
> Di fronte a questo mi pare che il problema non sia qualcuno che in una ML da dietro una tastiera sbrocca, aggredisce, insulta  e promette "pancate" che mai dará..  dando del fascista, del maschilista, del ... Quello che vi pare a chi non si esprime esattamente nel suo linguaggio tribale ( dipende ovviamente dalla tribù di riferimento, se esprime un potere o meno)


di nuovo, il problema non e' il linguaggio tribale, ma la
violenza,anche quella sistemica,che il linguaggio veicola. e ok
l'autodifesa e in qualche caso pure l'attacco, ma se un approccio
violento viene usato come risposta di default allora la risposta puo'
pure essere la violenta esclusione.

qua si sta dicendo che ci sono esigenze diverse da quelle che c'erano
negli anni 90 [o forse le esigenze sono le stesse e non sono state
ascoltate gia' allora?]
sei capace di ascoltarle?

n.



[0] https://genderchangers.org/herstory.html
[1] gia' nel 1400 si provava a dare credito a tutte le capacita',anche
quelle di ingegno,quindi tecniche, delle donne:
"All'edificazione delle fondamenta segue quella delle mura di cinta,
rappresentate da donne che nella storia si sono distinte per il loro
sapere e le loro capacità intellettuali nel campo delle scienze e
dell'arte,"
https://it.wikipedia.org/wiki/La_citt%C3%A0_delle_dame#Libro_Primo







> Il problema è capire cosa è oggi ( se esiste) la comunità  hacker militante, quali obiettivi politici/pratici persegue e quali metodi si da.  Poi bisogna anche valutare quali traguardi raggiunge o meno.
> Se ci si danno pacche sulle spalle reciproche, per carità fa bene, e aiuta darsele, bisogna anche capire per cosa, se solo per esistere è poco.
> Una comunità si costituisce attorno a "qualcosa" che ha in comune: uno spazio, un obiettivo, un progetto.
> È chiaro a tutte/i quale sia?
> Una comunità significa avere dei doveri verso quella, tra cui assoluto rispetto per i suoi membri, pena l'esclusione.
> Significa conoscersi e riconoscersi come parte di una dimensione collettiva più grande dei singoli.
>
> È ovvio che una ML non crea una comunità e neppure uno o più eventi annuali, ma una narrativa comune sì, un sentire comune, un agire comune.   Il problema che si pone oggi, ovunque, è se sia ancora possibile costruire comunitá o se siamo condannati dal mercato ad essere singoli individui nella moltitudine.
> E la moltitudine, malgrado quello che sperava Negri, non è rivoluzionaria affatto, ma come intuiva è antimoderna e pertanto tendenzialmente reazionaria.
>
> Neppure una assemblea crea una comunità anche se a volte può dargli voce e anche una voce potente.
> Ma cosa dice oggi?
>
> Vorrei ricordare che il nostro paese partecipa attualmente a due guerre in cui la tecnologia viene coinvolta su tutti i campi, quello dello scontro armato, quello della produzione, quello della informazione o  propaganda.
>
> Il nostro paese, governato dalla destra ma in pieno accordo con la sinistra liberale è alleato della Ucraina e di Israele.
> Dalle basi in sicilia partono i droni che analizzano le immagini della Crimea per lanciare missili e attacchi marini. I droni armati e i missili guidati uccidono centinaia di persone al giorno. L'informazione è un flusso di vomitevole propaganda di guerra.
> Gli hacker russi e ucraini sono, come quelli europei, cinesi o israeliani reparti dell' esercito e dei servizi segreti.  Armi autonome direzionate da intelligenza artificiale che colpiscono umani inermi o comunque carne da cannone con un fuciletto in mano.
> Pensavamo che il cyberpunk  fosse distopia,  invece era un progetto sociale a cui abbiamo aderito entusiasti.. Ricordate Isole nella rete? Quello di Sterling.. Dov'è la Rizome inc.? Negli Hacklab?
> Nella fiction il buono deve vincere, altrimenti il libro non vende...  https://blogs.ugidotnet.org/Luka/archive/2007/10/02/88684.aspx
>
> Abbracci,
>
> A.C.
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> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting