Re: [Hackmeeting] Social e dipendenze

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Autore: Agnese
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] Social e dipendenze
Bella blallo,

condivisibile diario di un'esperienza di un tipo che si vuole
disintossicare. Il tema dei social media che sono dannosi per la salute
mentale è sempre più sentito e la narrazione che cerchiamo in tutti i
modi di smontare con i laboratori e i testi che scriviamo come CIRCE è
quella del "Dipende da te!"

Non dipende (solo) da te!

Come scrive anche il tipo e come sappiamo è la piattaforma che è
progettata per tenerti attaccata il più a lungo possibile, lui fa un
paragone con le slot machine, se vuoi approfondire c'è il bellissimo
libro di Natasha Dow Shull (è del 2015!) che ha passato 10 anni a fare
ricerca a Las Vegas tra le persone con problemi di dipendenza dalle slot
machine, in inglese si chiama "Addiction by Design", in italiano
"Architetture dell'azzardo". Natasha introduce il tema della "zona della
macchina". Praticamente attraverso la sua indagine etno-antropologica,
parlando con i giocatori e le giocatrici capisce che non è il desiderio
di vincere e sfidare la sorte che tiene attaccate le persone alle
macchine ma il desiderio di restare nella "zona della macchina".
Una specie di zona di trans dove ripetendo lo stesso gesto innumerevoli
volte ogni tanto, in modo randomico, riceverai una ricompensa (gettoni
sonanti ma soprattutto la famosa scarica di dopamina per i tuoi
neuroni). Le persone stanno bene nella zona della macchina perché non
devono pensare, si staccano dai loro problemi quotidiani, ripetono
movimenti seguendo degli automatismi "pre-coscienti" direbbe Katherine
Hayles (grazie Lo|Bo, mi sono presa il libro in biblioteca, super
interessante).

La zona della macchina è un po' come lo stato di flusso in cui sta
l'atleta quando compie una routine automatica realizzando cose che non
potrebbe realizzare se ci pensasse.

Non sono d'accordo quando l'autore dell'articolo che hai condiviso dice
"Con i social si possono fare anche cose buone" Sì ma che fatica!
Quanto tempo perso per fare una cosa buona?

Comunque a te quale era la parte che risuonava di più? Il modo in cui si
organizza per liberarsi da ogni tentazione? La riflessione
sull'addiction by design? Son curiosa, un abbraccio,
Agnese

PS
Natasha Dow Shull che parla di addiction by design puoi
ascoltarla/leggerla nel podcast dei pentiti della silicon valley, qui:
https://www.humanetech.com/podcast/1-what-happened-in-vegas
https://www.humanetech.com/podcast/2-shouldve-stayed-in-vegas


Il 23/02/24 14:40, blallo via Hackmeeting ha scritto:
> Ciao lista!
>
> Volevo buttare qui un link ad un blog post (molto sintetico) che affronta in modo che sento molto affine alla mia esperienza la questione social:
>
> https://www.sophiajt.com/youtube-addiction-one-month-sober/
>
> È in inglese, spero sia comprensibile. Se serve posso tradurre.
>
> Baci
>
> --
> blallo
> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting


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