ciao mio amico romano, io direi che il treadh poteva già finire
con questa tua lucida analisi, ma tesio e karlessi insistono e allora ho pensato al cinema come fossi su radio onda rossa, prima che il flame di questi due possa influenzare anche la derive approdi
(era eleuthera forse shake la parte + moderata di milano putroppo):
caro tesio, caro karlessi
potete quindi ricongiungerti a mammeta che in origine era monica maria, "madonna ladra":
https://it.wikipedia.org/wiki/A.I._-_Intelligenza_artificiale
:
"Nelle antiche traduzioni Cinesi la Fenice ha una forma ibrida tra un fagiano, uno struzzo e un pavone : le zampe e il collo sono di struzzo, la testa di un fagiano e la coda di un pavone. Nella tradizione Cinese la Fenice è chiamata Fenghuang, il cui nome è l’unione del maschile e del femminile, e quindi è una simbologia dello Yin-yang, le due grandi forze cosmiche che reggono l’universo.
Carl Gustav Jung ( 1875 – 1961) nel suo saggio sul Fanciullo divino / Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia ( 23 )"
https://www.ilpensieromediterraneo.it/il-fanciullo-divino-e-il-kristos-come-metafora-mistica-del-bambino-robot-del-film-a-i-intelligenza-artificiale-simbologie-e/
e quest è ...
buona querelle de brest, se nel caso tornate in voi vorrei che qualche altro mi illuminasse del rapporto tra AI e il mondo del cinema anche, senza dover necessariamente piegarsi al primo eleuthera in lista ( esistono anche casa editrici come anarchismo per dire, caro tesio)
ciao
> Il 13/02/2024 20:00 CET Accattone via Hackmeeting <hackmeeting@???> ha scritto:
>
>
> On 2/13/24 00:11, Giacomo Tesio wrote:
> > [...]
> >
> >> Da cui è ragionevole supporre un ruolo attivo dell'attrezzo nella speciazione umana.
> >> perciò l'autore sostiene provocatoriamente che è l'attrezzo a fare l'umano, e non l'opposto.
> >> direi che si fanno insieme, co-evolvono, si selezionano reciprocamente.
> > "Come mossa artistica è meglio di altre", ma come teoria a me (come sai) sembra una pericolosa
> > forma di animismo, che antropomorfizza cose, proiettando su di esse caratteristiche che non
> > possono avere (e non potranno mai acquisire).
> >
> > Pericolosa perché antropomorfizzando le cose, si finisce inevitabilmente a oggettificare le persone.
>
> Non è affatto inevitabile.
>
> Io non vedo pericolosità nella teoria delle Tecnologie Conviviali, così
> come in nessuna teoria che - come questa - non pretende affatto di
> essere Vera con la "v" maiuscola, ontologicamente, ma piuttosto utile,
> ossia che ha dei riscontri e produce benessere. Essa è utile a vivere il
> rapporto con la tecnologia in modo soddisfacente, sia individualmente
> che collettivamente, e ciò le basta per essere attraente.
>
> > Qui temo purtroppo di averti attratto critiche di antropocentrismo che non meriti con la
> > mia prima risposta: è stato però molto divertente osservare come diverse urgenze politiche
> > sentano il bisogno di fare proprio un tema prettamente tecnico.
>
> Non c'è niente di più antropocentrico dell'Umanesimo.
>
> Parlare di quanto noi sapiens siamo uniche, inimitabili, superiori alle
> macchine, è francamente noioso e non apporta chissà quali benefici alla
> discussione sulla pericolosità dell'Intelligenza Artificiale. O almeno
> io non ce li vedo.
>
> Invece parlare di interdipendenza tra esseri umani e macchine ha
> analogie con i pensieri ecocentrici che riconoscono l'interdipendenza
> tra esseri umani e ambiente. Trovo interessante questo parallelismo tra
> natura e tecnologia nella ricerca di un rapporto olistico con l'umano.
> Nel libro "Cosmotecnica", Yuk Hui lo utilizza per riformulare processi
> di sviluppo della tecnologia auspicabilmente meno problematici di quelli
> imperanti dalle nostre parti (e non solo dalle nostre, ormai). Chissà
> che non ci sia qualcosa da imparare smettendo di vedere homo sapiens
> come prometeicamente separato dalla natura/dalla tecnologia.
>
>
> Saluti conviviali,
>
> Accattone
>
> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting