ciao, scusate la concisione
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> Il 2024-02-01 18:05 dors venerabili via Hackmeeting ha scritto:
>>> senza la tecnologia gli umani non possono esistere per definizione
>>
>>
>>
>> Il Mondo Di Rocannon (Ursula K. le Guin)
>> ----------------------------------------
>>
>> Quanto alle forme di vita a intelligenza elevata presenti sul pianeta,
>> che ammontavano ad almeno tre specie, tutte a basso livello
>> tecnologico, le avrebbero ignorate, oppure le avrebbero rese schiave o
>> le avrebbero spazzate via, a seconda della propria convenienza. Per un
>> popolo aggressivo, infatti, solo la tecnologia aveva importanza.
>>
>> --
>> dors
>> 0x7A51F5409CC16107
>
> Oltre al fatto che in teoria tecnologia vuol dire scienza applicata alla
> tecnica, poi possiamo discutere di cosa significano questi due termini,
> ma non ne farei certo il totem dell'umanità tutta.
totem? no. intendo dire che l'evoluzione di homo sapiens è ampiamente
debitrice allo sviluppo della tecnologia, a partire dalla selce
scheggiata. l'intelligenza umana, distruttiva/aggressiva o meno, deriva
quindi dalla co-evoluzione e selezione reciproca fra esseri umani ed
esseri tecnici.
riformulo.
senza intenzionalità condivisa per azioni volte a manipolare/modificare
il mondo, homo sapiens non si distingue da altre "specie" ("specie"
rimane etichetta relativamente arbitraria, ma necessaria per intendersi)
così riassumo e interpreto la tesi dell'antropologo François Sigaut, che
condivido. A suo parere queste azioni effettuate tramite "strumenti"
sono specifiche di homo sapiens e sono alla base della differenziazione
di questa specie (superfetazione cerebrale rispetto ai primati, minore
importanza della forza fisica, ecc ecc) e dello sviluppo di forme di
intelligenza non riscontrabili in altre specie. non sta dicendo che gli
animali non sono intelligenti, sta dicendo che gli animali NON hanno
nulla di paragonabile alla tecnica/tecnologia. perché? se non si crede
al creazionismo (è il mio caso), serve una spiegazione convincente, o
almeno plausibile.
in termini evolutivi, l'emersione della tecnica/tecnologia deve
rappresentare un vantaggio evolutivo. cioè deve consentire una maggiore
possibilità di successo riproduttivo. quale? come?
Sigaut la chiama "action outillé" et "partage de l'attention". Traduco e
riformulo: gli umani dividono la loro attenzione quando sono coinvolti
in un'azione "tecnica". Se martello, devo fare attenzione al martello
(primo focus di attenzione), al corpo che sono (secondo focus di
attenzione), a ciò che martello (materia "esterna" oggetto di
modificazione, terzo focus di attenzione). Non c'è un oggetto e un
soggetto, ma ci sono tre poli di attenzione, in equilibrio dinamico,
quindi divisione dell'attenzione. Questa "divisione" (partage) induce
una crescita del cervello e quindi lo sviluppo di intelligenza altra
rispetto a quelle dei primati. tutto qui.
perché i primati non hanno attrezzi? questa teoria lo spiega in maniera
abbastanza convincente. non ne conosco altre. osservo che gran parte
delle mitologie contiene riferimenti a questo "fatto" (Prometeo, ecc.)
Sigaut offre anche interessanti osservazioni sull'intenzionalità
condivisa come scintilla per il rapporto fra i sessi, nel senso di
organizzazione e divisione del lavoro in base alle differenze sessuali.
fra i primati non esiste: esistono i dominanti che si riproducono, e gli
altri che no. nelle società paleolitiche che conosciamo sussiste una
forte suddivisione del lavoro in base ai sessi, da cui discende la
possibilità per tutti (per tutti coloro che si conformano a tale
suddivisione, beninteso) di riprodursi. questo è chiarissimamente
espresso da Clastres, fra gli altri. questo è un vantaggio evolutivo:
perché permette maggior rimescolamento genetico, ecc ecc ecc. questo lo
dico io, non Sigaut. Aggiungo che la condivisione intenzionale
dell'attenzione divisa tipica dell'azione tecnica (potrebbe essere anche
chiamata "hacking", per dire...) è fondamentale per lo sviluppo di
dinamiche di mutuo appoggio. che è un fattore dell'evoluzione (Kropotkin).
dovrei tradurre qualche pagina di Sigaut, almeno, ma sono un po'
sopraffatto da altro, quando ci riesco lo faccio perché vorrei avere dei
pareri in merito. cmq mi riferisco a
https://www.francois-sigaut.com/ e
in particolare a
https://www.francois-sigaut.com/index.php/publications-diverses/ouvrages/419-cras-sed-4
tecnologia e tecnica sono termini usati in mille modi diversi.
puntualizzo che, in senso proprio, letterale, "tecnologia" significa
"discorso sulla tecne", "logos sulla tecnica", e quindi come tale
dovrebbe essere una disciplina, come "antropologia" (discorso
sull'antropos), "sociologia" (discorso sul socius), psicologia etc. non
lo è causa grave confusione generale.
al di là dei termini però importa capirsi :D
ciao
k.
--
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https://tc.eleuthera.it"
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https://circex.org"
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