Il 2024-02-04 19:20 pongi via Hackmeeting ha scritto:
> Ciao,
> non è vero che le altre specie non usano strumenti, per esempio...
>
> Like chess players, these crows can plan several steps ahead
> https://www.nationalgeographic.com/animals/article/new-caledonian-crows-plan-ahead-with-tools
>
> Dolphins learn how to use tools from peers, just like great apes
> https://www.nationalgeographic.com/animals/article/new-caledonian-crows-plan-ahead-with-tools
>
> Study reveals use of tools by octopuses
> https://cordis.europa.eu/article/id/31586-study-reveals-use-of-tools-by-octopuses
>
> Penso che la differenza tra la nostra intelligenza e quella di altre
> specie
> sia irriducibile a uno schema: i delfini per esempio hanno maggiore
> massa cerebrale di noi, ma la usano molto diversamente, e per esempio
> possono dormire con un emisfero cerebrale e rimanere svegli e attivi
> con
> l'altro; i polipi hanno un sistema nervoso centrale "prevalente", ma
> anche
> "sistemi nervosi centrali secondari", periferici, nei tentacoli, in
> larga
> parte autonomi, dotati probabilmente di una volontà propria, anche se
> coordinata dal SNC prevalente. L'evoluzione produce varietà e
> differenziazione infinite.
>
> Allo stesso tempo, la teoria darwinista è parecchio male interpretata,
> da
> molti volutamente,
> https://bu.noblogs.org/genetica-epigenetica-e-concezione-anarchica-del-vivente/
>
> Ciao
> Pongi
>
>
Sì, e mi sembra che in lista abbiamo un problemino di antropocentria
pure sulla questione potere.
Tra quello e l'interpretazione puramente neurologica del rapporto con le
tecnologie digitali (la riduzione a pura serotonina, tratta di peso
dalle teorie comportamentiste, tra le altre cose sull'uso di sostanze)
mi sto un po' raffreddando.
Oltre alla visione della storia dell'umanità come unitaria, lineare e
coerente, una monolitica narrazione che spiega perché saremmo speciali.
Insomma, mi sa che non condivido buona parte di quella visione mondo.
> sabato 3 febbraio 2024 alle 16 e 29 karlessi <karlessi@???> ha
> scritto:
>
>> ciao, scusate la concisione
>>
>>>
>>> Il 2024-02-01 18:05 dors venerabili via Hackmeeting ha scritto:
>>>>> senza la tecnologia gli umani non possono esistere per definizione
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Il Mondo Di Rocannon (Ursula K. le Guin)
>>>> ----------------------------------------
>>>>
>>>> Quanto alle forme di vita a intelligenza elevata presenti sul
>>>> pianeta,
>>>> che ammontavano ad almeno tre specie, tutte a basso livello
>>>> tecnologico, le avrebbero ignorate, oppure le avrebbero rese schiave
>>>> o
>>>> le avrebbero spazzate via, a seconda della propria convenienza. Per
>>>> un
>>>> popolo aggressivo, infatti, solo la tecnologia aveva importanza.
>>>>
>>>> --
>>>> dors
>>>> 0x7A51F5409CC16107
>>>
>>> Oltre al fatto che in teoria tecnologia vuol dire scienza applicata
>>> alla
>>> tecnica, poi possiamo discutere di cosa significano questi due
>>> termini,
>>> ma non ne farei certo il totem dell'umanità tutta.
>>
>>
>> totem? no. intendo dire che l'evoluzione di homo sapiens è ampiamente
>> debitrice allo sviluppo della tecnologia, a partire dalla selce
>> scheggiata. l'intelligenza umana, distruttiva/aggressiva o meno,
>> deriva
>> quindi dalla co-evoluzione e selezione reciproca fra esseri umani ed
>> esseri tecnici.
>>
>> riformulo.
>>
>> senza intenzionalità condivisa per azioni volte a
>> manipolare/modificare
>> il mondo, homo sapiens non si distingue da altre "specie" ("specie"
>> rimane etichetta relativamente arbitraria, ma necessaria per
>> intendersi)
>>
>> così riassumo e interpreto la tesi dell'antropologo François Sigaut,
>> che
>> condivido. A suo parere queste azioni effettuate tramite "strumenti"
>> sono specifiche di homo sapiens e sono alla base della
>> differenziazione
>> di questa specie (superfetazione cerebrale rispetto ai primati, minore
>> importanza della forza fisica, ecc ecc) e dello sviluppo di forme di
>> intelligenza non riscontrabili in altre specie. non sta dicendo che
>> gli
>> animali non sono intelligenti, sta dicendo che gli animali NON hanno
>> nulla di paragonabile alla tecnica/tecnologia. perché? se non si crede
>> al creazionismo (è il mio caso), serve una spiegazione convincente, o
>> almeno plausibile.
>>
>> in termini evolutivi, l'emersione della tecnica/tecnologia deve
>> rappresentare un vantaggio evolutivo. cioè deve consentire una
>> maggiore
>> possibilità di successo riproduttivo. quale? come?
>>
>> Sigaut la chiama "action outillé" et "partage de l'attention". Traduco
>> e
>> riformulo: gli umani dividono la loro attenzione quando sono coinvolti
>> in un'azione "tecnica". Se martello, devo fare attenzione al martello
>> (primo focus di attenzione), al corpo che sono (secondo focus di
>> attenzione), a ciò che martello (materia "esterna" oggetto di
>> modificazione, terzo focus di attenzione). Non c'è un oggetto e un
>> soggetto, ma ci sono tre poli di attenzione, in equilibrio dinamico,
>> quindi divisione dell'attenzione. Questa "divisione" (partage) induce
>> una crescita del cervello e quindi lo sviluppo di intelligenza altra
>> rispetto a quelle dei primati. tutto qui.
>>
>> perché i primati non hanno attrezzi? questa teoria lo spiega in
>> maniera
>> abbastanza convincente. non ne conosco altre. osservo che gran parte
>> delle mitologie contiene riferimenti a questo "fatto" (Prometeo, ecc.)
>>
>> Sigaut offre anche interessanti osservazioni sull'intenzionalità
>> condivisa come scintilla per il rapporto fra i sessi, nel senso di
>> organizzazione e divisione del lavoro in base alle differenze
>> sessuali.
>> fra i primati non esiste: esistono i dominanti che si riproducono, e
>> gli
>> altri che no. nelle società paleolitiche che conosciamo sussiste una
>> forte suddivisione del lavoro in base ai sessi, da cui discende la
>> possibilità per tutti (per tutti coloro che si conformano a tale
>> suddivisione, beninteso) di riprodursi. questo è chiarissimamente
>> espresso da Clastres, fra gli altri. questo è un vantaggio evolutivo:
>> perché permette maggior rimescolamento genetico, ecc ecc ecc. questo
>> lo
>> dico io, non Sigaut. Aggiungo che la condivisione intenzionale
>> dell'attenzione divisa tipica dell'azione tecnica (potrebbe essere
>> anche
>> chiamata "hacking", per dire...) è fondamentale per lo sviluppo di
>> dinamiche di mutuo appoggio. che è un fattore dell'evoluzione
>> (Kropotkin).
>>
>> dovrei tradurre qualche pagina di Sigaut, almeno, ma sono un po'
>> sopraffatto da altro, quando ci riesco lo faccio perché vorrei avere
>> dei
>> pareri in merito. cmq mi riferisco a https://www.francois-sigaut.com/
>> e
>> in particolare a
>> https://www.francois-sigaut.com/index.php/publications-diverses/ouvrages/419-cras-sed-4
>>
>> tecnologia e tecnica sono termini usati in mille modi diversi.
>> puntualizzo che, in senso proprio, letterale, "tecnologia" significa
>> "discorso sulla tecne", "logos sulla tecnica", e quindi come tale
>> dovrebbe essere una disciplina, come "antropologia" (discorso
>> sull'antropos), "sociologia" (discorso sul socius), psicologia etc.
>> non
>> lo è causa grave confusione generale.
>>
>> al di là dei termini però importa capirsi :D
>>
>> ciao
>>
>> k.
>>
>>
>> --
>> "tecnologie conviviali - https://tc.eleuthera.it"
>>
>> "pedagogia hacker - https://circex.org"
>>
>> "tecnologie appropriate - https://alekos.net"
>> _______________________________________________
>> Hackmeeting mailing list
>> Hackmeeting@???
>> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting
> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting