Esternazioni in tema di Cassandra
https://calamarim.medium.com/list/false-intelligenze-artificiali-b38c8544c663
HTH. Marco
On lun, 2024-01-22 at 14:29 +0100, isi via Hackmeeting wrote:
> Ciao carie, approfitto e m'intrufolo nel thread perche' sto cercando di
> prepare per i local un incontro/introduzione sulle tecnologie, IA ...
>
> al momento mi sto appoggiando sui testi qui sotto, piu' vari link ad
> articoli o contribuiti. Es. articolo di Chomsky La falsa promessa di
> ChatGTP, Anatomia di un sistema di I.A. K. Crawford V. Joler ... ^
>
> se avete consigli o altri contributi, testi a cui fare riferimento, grazie.
>
> S. Borroni Barale L'intelligenza inesistente
>
>
> M. Mitchell L' intelligenza artificiale. Una guida per esseri umani
> pensanti
>
> Carlo Milani Tecnologie conviviali
>
> J.C. Martin Contro lo smartphone
>
>
> love isi
>
>
> On 22/01/2024 12:29, maurizio via Hackmeeting wrote:
> > Si stanno sviluppando delle app bot simile allo store androdi
> > https://www.digitalic.it/intelligenza-artificiale/gpt-store-opneai
> > https://www.ibm.com/it-it/products/watsonx-assistant/artificial-intelligence
> > https://openai.com/blog/introducing-the-gpt-store
> > Eric Olson, cofondatore e amministratore delegato della startup Consensus,
> > un motore di ricerca per documenti accademici, descrive la sua app GPT come
> > “un Google Scholar sotto steroidi”.
> > https://www.wired.it/article/chatgpt-gpt-store-lancio-come-funziona-openai/
> > "dalla scrittura creativa alla traduzione"
> > Esplora il futuro: GPT Store di OpenAI
> > Think1816 - Business Channel
> > https://www.youtube.com/watch?v=lKMNLwl84H
> >
> > https://www.ibm.com/it-it/products/watsonx-assistant/artificial-intelligence
> >
> > concludendo:
> > Sull'intelligenza artificiale dice Noam Chomsky:
> > "La mente umana non è, come ChatGPT e i suoi simili, una macchina statistica
> > e golosa di centinaia di terabyte di dati per ottenere la risposta più
> > plausibile a una conversazione o la più probabile a una domanda
> > scientifica".
> > Al contrario... "la mente umana è un sistema sorprendentemente efficiente ed
> > elegante che opera con una quantità limitata di informazioni. Non cerca di
> > danneggiare le correlazioni dai dati, ma cerca di creare spiegazioni. [...]
> > ]
> > Smettiamola di chiamarla allora "Intelligenza Artificiale" e chiamiamola per
> > quello che è e fa un "software di plagio" perché "Non crea nulla, ma copia
> > opere esistenti, di artisti esistenti, modificandole abbastanza da sfuggire
> > alle leggi sul copyright.
> > Questo è il più grande furto di proprietà intellettuale mai registrato da
> > quando i coloni europei sono arrivati nelle terre dei nativi americani. "
> > Noam Chomsky, New York Times - 8 marzo 2023
> > ciao
> >
> >
> >
> >
> > > Il 22/01/2024 10:53 CET I-330 via Hackmeeting<hackmeeting@???>
> > > ha scritto:
> > >
> > >
> > > Ciao,
> > >
> > > anche a me piacerebbe sapere che se ne pensa dell'IA in lista. E' da un
> > > po' di tempo che sono stata tirata in mezzo a questo dibattito al lavoro
> > > (sono ricercatrice in linguistica) e finora non ho trovato approcci
> > > pratici soddisfacenti alla questione.
> > >
> > > > tibi--- via Hackmeeting ha scritto:
> > > > Io non credo che l'intelligenza artificiale sia un male, anzi. E' uno
> > > > strumento molto utile e importante. Ma come tutti gli strumenti
> > > > ovviamente dipende da come viene utilizzato. E se viene gestito solo
> > > > dall'alto è chiaro che il risultato è esattamente quello che la gente
> > > > si aspetta. Volevo allora proporre una riflessione sulle possibilità di
> > > > democratizzazione dell'Ai, per esempio creandone di condivisibili dalla
> > > > gente? Oppure costringendo a usare strumenti trasparenti? O altro? Mi
> > > > piacerebbe sapere che se ne pensa qui dentro :)
> > > Da una parte, devo capire come gestirla nella produzione di esami degli
> > > studenti. Finora la policy della mia universita' e' stata di vietare
> > > totalmente l'uso delle IA generativa nella produzione di esami, pero' mi
> > > sembra una policy che ha creato solo lavoro extra per me e nessun
> > > beneficio agli studenti. Nei miei corsi l'esame finale e' un piccolo
> > > progetto di ricerca: le piattaforme di IA generativa non sanno fare le
> > > analisi necessarie, ma sanno per lo meno vagamente rielaborare una
> > > riflessione sull'argomento in linguaggio tecnico in inglese. Quando
> > > l'intero esame viene prodotto da una piattaforma di IA i risultati sono
> > > disastrosi, ma d'altra parte queste piattaforme stanno chiudendo un gap
> > > linguistico tra madrelingua e non nel mercato della scrittura tecnica, e
> > > non mi sento di dire che questa applicazione e' necessariamente
> > > sbagliata.
> > >
> > > Questo e' il primo semestre in cui provero' a non vietare l'uso delle IA
> > > ma a chiedere che venga citato il prompt usato all'interno della
> > > bibliografia del progetto. Il semestre scorso ho passato ore di lavoro a
> > > cercare di dimostrare che dei compiti chiaramente insensati erano stati
> > > scritti con l'IA e mi e' sembrato un processo burocratico inutile. Una
> > > volta che ho dimostrato l'inautenticita' di un compito e lo studente in
> > > questione ha fallito l'esame, mi pare di aver ottenuto poco dal punto di
> > > vista educativo. Mi sembra piu' utile un approccio dove lo studente e'
> > > libero di usare questa piattaforma e viene poi considerato responsabile
> > > di ogni cosa scritta nel compito (allucinazioni, bias, etc). Nella mia
> > > visione forse idealistica, questo sistema richiede allo studente di
> > > ingaggiare in maniera critica col contenuto della IA per farne delle
> > > correzioni. Non ho idea di come possa andare, ad aprile lo scopriro'. Se
> > > andra' bene, mi sembra un buon risultato nel panorama socio-politico
> > > dove lavoro io.
> > >
> > > > Sandcat via Hackmeeting ha scritto:
> > > > Ciao, penso che un punto fondamentale del discorso, che nel mainstream
> > > > viene spesso sottovalutato, è la mole, qualità, e lavorazione dei dati
> > > > che rappresentano la vera base di potere dello strumento ai.
> > > > [...]
> > > > penso che la base del potere dei sistemi ai derivi dai dati con cui
> > > > vengono addestrati, ne consegue che una democratizzazione dello stesso
> > > > non possa prescindere dal reclamare il potere sui dati che ne stanno
> > > > alla base. :)
> > > L'altro modo in cui sono costretta ad approcciarmi alla IA e' che
> > > costruisco corpora linguistici di lingue dell'Asia Centrale. Al momento
> > > col mio team stiamo per pubblicare un corpus di kazako. Nel mettere
> > > insieme questo corpus abbiamo fatto un sacco di riflessioni su cosa
> > > volevamo rappresentare della lingua perche' e' un po' un dovere quando
> > > ti proponi di rilasciare al pubblico una collezione che 'rappresenta'
> > > un'intera varieta' linguistica. Quando abbiamo iniziato 4 anni fa non
> > > avremmo mai immaginato che il nostro corpus potesse essere utilizzato
> > > come base dati per fare training a un LLM per IA generativa, pero' ora
> > > non e' piu' cosi' impensabile e mi preoccupa l'idea che le decisioni di
> > > rappresentazione della lingua che abbiamo preso passino come la realta'
> > > oggettiva della lingua kazaka.
> > >
> > > Stiamo costruendo un corpus di parlato per la ricerca linguistica, mi
> > > rendo conto che la quantita' di dati che siamo in grado di produrre non
> > > soddisfa il bisogno di chi sviluppa LLM. Ma ogni step del processo di
> > > costruzione di un dataset linguistico e' pieno di implicazioni
> > > socio-politiche e gli esperti di NLP che lavorano con me non mi sembrano
> > > interessati o addestrati a capirle. Che dati raccogliamo? Come li
> > > trascriviamo? (in quale alfabeto?) Lasciamo gli 'errori' grammaticali o
> > > no? Chi sono i parlanti che stiamo rappresentando? che genere
> > > comunicativo stiamo rappresentando e questo genere e' usato ugualmente
> > > dalla popolazione intera? Il mio team di linguisti e antropologi di 30
> > > persone ci ha messo 4 anni a rispondere ad alcune di queste domande e
> > > non siamo completamente soddisfatti delle risposte. Un collega in NLP mi
> > > ha recentemente messo in mano una raccolta di post di Reddit per fargli
> > > una valutazione linguistica e me l'ha descritta come 'la
> > > rappresentazione completa della lingua inglese' con una tranquillita'
> > > d'animo che io non riusciro' mai ad avere.
> > >
> > > Mi sembra che finche' non avremo il controllo di cosa va dentro questi
> > > modelli, non abbiamo modo di democratizzare la costruzione della IA.
> > > Magari l'approccio giusto e' prendere un ruolo attivo nel fornire
> > > correttivi ai bias rappresentati. Per esempio, io non riesco a essere
> > > completamente d'accordo con la decisione del Manifesto (e in generale
> > > dei siti di giornali) di sottrarre i propri dati all'addestramento delle
> > > IA. Non riesco a non pensare che se iniziamo a eliminare i dati in cui
> > > possiamo trovare dei correttivi, quello che stiamo lasciando indietro e'
> > > la fogna dell'internet.
> > >
> > >
> > > Comunque non ho risposte, solo una lista di dubbi sempre piu' lunga.
> > >
> > > Un abbraccio,
> > > I-330
> > >
> > > --
> > > - Ma, I-330, questo è assurdo. Dal momento che il numero dei numeri è
> > > infinito, quale ultimo numero vuoi da me?
> > >
> > > - E tu quale ultima rivoluzione vuoi? Non c'è un'ultima rivoluzione, le
> > > rivoluzioni sono senza fine.
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