Autore: boschilla il suono del tuo passo Data: To: ecopolcastiglione Oggetto: [EcoPolCastiglione] Report campo 11-12 febbraio
Care,
con leggero ritardo, il report del campo 11-12 febbraio.
*AUDIODOC*
Durante il campo è proseguito il lavoro per l’audiodocumentario. Sono state
realizzate due nuove interviste a nuovi abitanti: Imane e Francesco (con
figlie). Queste saranno le ultime due interviste che entreranno
nell’audiodoc salvo occasioni imperdibili…
Imane è una ragazza di 27 anni nata in Marocco ma cresciuta a Prato che con
il marito e i loro due figli hanno comprato una casa attraverso il bando
della Regione per il ripopolamento. Donna molto dinamica e concentrata sul
lavoro, non dà particolare peso alla montagna come contesto di vita ma
l’intervista offre comunque spunti interessanti su: ruolo della donna,
migrazioni e stranieri residenti a Castiglione, servizi ecc… la stanno
trascrivendo Gino da min. 0:00 a min. 30:00. Riccardo da min. 30:00 a fine.
Francesco uomo originario di Roma di una cinquantina d’anni che con le due
figlie, una di 16-17 anni e l’altra di 8, sta recuperando una casa vicino
Lagaro. Intervista interessante per la scelta di vita molto forte e
motivata dal bisogno di maggior contatto con la natura ed esigenze di
autoproduzione. Intervista simile come motivazioni a: Gabriella, Anthony,
Educatori Cinofili. Presente nel colloquio anche la figlia adolescente che
ha espresso il suo punto di vista anche se non sempre in maniera fluida.
L’intervista la stanno trascrivendo Lavinia: da min. 0:00 a min. 40:00.
Andrea da min. 40:00 a fine.
Nel sabato pomeriggio abbiamo proseguito tutti insieme il lavoro di
sbobinatura, codifica e minutaggio, ognuno lavorando su interviste diverse.
Ci siamo confrontati, con qualche possibile idea di montaggio e
condividendo impressioni e proposte sulla struttura del Doc. In questo
momento è prioritario finire le trascrizioni (già tutte assegnate) e le
relative codifiche che potete controllare nella cartella eauchat. Dopo
questa fase e prima del prossimo campo in presenza dovremmo ripulire
ciascun codice per tutti i personaggi, come avevamo già deciso di fare ma
come possiamo tornare a spiegarvi se necessario. Solo allora potremo
iniziare a mischiare gli argomenti e creare la vera e propria struttura del
Doc. Abbiamo concordato tutti che il materiale è ricco e interessante e con
un po’ di cura può venire fuori un bel lavoro. Nel corso del prossimo campo
prevederemo un altro lungo momento collettivo per lavorare tutti insieme in
presenza, anche se è necessario arrivare tutti con una consapevolezza delle
interviste.
*CER*
Nella mattina di sabato abbiamo incontrato due soci fondatori della proloco
di Baragazza, una realtà che il sindaco ci aveva segnalato come giovane e
molto attiva in una frazione particolarmente segnata dallo spopolamento e
dalla progressiva perdita o ridimensionamento di alcuni servizi. Li
incontriamo negli spazi della proloco, una struttura in stile chalet con
annesso un vasto spazio esterno che comprende alcuni campi da calcetto. E’
di proprietà del comune (che paga i consumi energetici entro i 2000 euro)
ed è stata assegnata in gestione tramite bando.
I ragazzi, hanno entrambi poco più di trent’anni e ci raccontano di aver
fondato l’associazione “un po’ sulle ceneri” della proloco precedente, che
per anzianità e mancanza di energie portava vanti poche iniziative. Vivono
a Baragazza, lei lavora in smart working per una casa editrice lui lavora
come ottico e fa il pendolare. Ci spiegano subito che la mancanza di
offerte lavorative è forse il principale problema del territorio e che
tanti dell’associazione che hanno scelto di restare sul territorio hanno
come loro o un lavoro che possono fare da remoto o lavorano in città.
L’associazione è ancora in fase di avvio, hanno vinto il bando per il posto
da poco e vorrebbero iniziare presto con diverse iniziative. Hanno tante
idee che vanno dai laboratori per ragazzi, eventi culturali di vario tipo,
concerti, escursioni e sono desiderosi di collaborare e stringere relazioni
con altre realtà associative del territorio. Ci dicono che devono ancora
decidere le iniziative da cui partire, le idee sono tante ma vorrebbero
iniziare cono “poco fatto bene”.
Dalle loro parole emerge chiaramente un certo legame affettivo con il
territorio. La decisione di avviare la proloco nasce soprattutto dal
desiderio di sopperire alla scarsità di offerte culturali e ludiche, con
l’intenzione di coinvolgere il più possibile la comunità locale, costruire
relazioni e momenti di condivisione. Ci spiegano infatti che sono
un’associazione che non ha alcun fine di lucro che non hanno l’obbiettivo
di fare reddito e sono decisi a reinvestire la totalità delle entrate nelle
attività e sul territorio.
Gli chiediamo qualcosa a tema comunità energetiche. Ci confermano che a
Baragazza non arriva il gas e che i residenti hanno sempre usato il gpl,
con dei costi maggiori. Non avevano particolari conoscenze sul tema CER, ci
dicono solo che loro stessi devono ancora capire quanto consumano di
elettricità considerando l’illuminazione dei campetti da calcio. Sarebbero
però interessati a parlarne con noi ed eventualmente ad aiutarci nella
divulgazione (si sono per esempio resi disponibili per la distribuzione di
materiale informativo). In questo senso da un lato lo spazio su offre
all'organizzazione di uno o più eventi informativi, dall'altro lo stesso
stabile (di proprietà comunale) potrebbe essere disponibile per realizzare
sul tetto qualche pannello.
*Il prossimo campo è previsto per il 25-26 marzo. Purtroppo nelle altre
date come Boschilla siamo impegnati e questa volta non riusciamo ad offrire
alternative.*