[Hackmeeting] [punti di vista] come la vorrei (la lista, HM)

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Author: karlessi
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To: hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] [punti di vista] come la vorrei (la lista, HM)
Ciao

sono passato per la prima volta ad HM 1999 a Milano al vecchio Bulk,
perché nel 1998 era a Firenze cioè troppo lontano per le mie finanze e
possibilità dell'epoca...

è stato straordinario ed entusiasmante vedere "dal vivo" quello che
avevo letto solo sui libri, sulle fanzine, online e vissuto con pochi
amici del mio paese!

per me era la realizzazione del cyberpunk, libertario, anarchico, fuori
controllo, autogestito. né servi né padroni. la sperimentazione tecnica
dal vivo. era fantastico. era fantascienza realizzata. era ciò che avevo
sempre cercato, pur non conoscendolo. perciò ringrazio di cuore tutte
quelle persone che hanno attraversato le comunità afferenti a HM in
questi decenni.

al tempo stesso( e non solo nel 1999, ma anche in maniera più o meno
intensa negli anni successivi - ma via via sempre meno),

HM, quell'evento e la lista che ne derivò, è stato anche
straordinariamente respingente. quello che poi ho capito essere
manifestazione di nonnismo, maschilismo, suprematismo nerd,
autoritarismo, manipolazione dialettica per sfinimento, ecc ecc era la
regola generale, de facto quando non rivendicata.

mi sono spesso sentito giudicato come "non abbastanza tecnico" (oggi lo
ritengo un complimento), "puro" ("che distro usi?"), "militante", ecc.
in generale, l'atteggiamento giudicante è esecrabile, IMHO. cmq genera
sofferenze inutili.

un esempio fra mille possibili, parlo di persone che ritengo amici, e
che ho continuato a frequentare pur nelle differenze reciproche:

quelli che erano quasi idoli per me perché pubblicavano Decoder (Raf
Scelsi e Gomma della ShaKe in particolare), ed erano fra i promotori di
quell'evento, ho scoperto che beh, non erano all'altezza delle proprie
idee (a partire dal no copyright); anni dopo scoprii (ti ricordi,
bombo?) che non usavano manco software libero, eppure continuavano a
pontificare, dall'alto.

non dico che tutt* lo facessero apposta. ma a volte, anzi spesso, sì, e
se lo rivendicavano pure. paternalisti rivendicati, ecc.

questo mi ha fatto spesso sentire stupido, incapace e non all'altezza,
dei tecnici come dei teorici/intellettuali/politici. ora so che i
tecnici e i teorici/intellettuali/politici che fanno sentire stupidi e
incapaci gli altr* sono pessimi, e/o hanno problemi loro, e/o promuovono
una cultura egemonica, e l'egemonia (l'egemonia gramsciana, intendo) è
di per se stessa autoritaria nelle pratiche relazionali

(ovvero, queste persone anche in buona fede promuovono culture non certo
libertarie né anarchiche, che sono le culture in cui mi riconosco, e non
sono solo controculture: non sono contro e basta, esistono a prescindere
dal dominio, non solo in contrapposizione e per reazione... ma vabbè mi
sto perdendo, scusate la parentesi. cmq, ho pubblicato articoli e libri
in merito - fra cui quelli di Ippolita, fino al 2018 - e altri ne
pubblicherò, non si sa mai che circolino qua e là!).

...

nel 2022 HM per me è un crogiolo di comunità e individualità che ha
imparato a esse MOLTO più accogliente e libero di manifestare anche le
proprie vulnerabilità. di fare in conti con l'emotività in maniera non
per forza convulsa e aggressiva. oltre vent'anni non sono passati
invano. a Torino quest'anno la stanza della tranquillità era davvero
ottima, e si può far certo di meglio; e c'era una presenza incredibile
di ragazze giovani e persone trans che erano perfettamente a loro agio,
non spettatori di un evento, cosa impensabile nel 1999. atteggiamenti a
mio parere deprecabili come l'insulto gratuito, l'attacco personale, ecc
ecc purtroppo diffusi in questa lista non hanno trovato spazio durante
quell'evento, almeno io non ne sono stato testimone.

ciò significa che le comunità e individualità che danno vita ad HM sono
cresciute e migliorate, ovvero si sono evolute in una direzione
esplicitamente anti-autoritaria e libertaria. in qualche modo trovo che
le pratiche delle persone che fanno HM oggi si mostrino più all'altezza
delle loro idee (infatti si fatica a scrivere resoconti, ma nn è per
forza un male, IMHO, forse è solo che non siamo bravi pubblicitari, ma
del resto la pubblicità è il vero cavallo di troia del capitalismo,
no?). ne deduco che la direzione è quella corretta.

rimane che questa lista è faticosa da seguire, a volte francamente
irritante. certo, ci sono i filtri ecc. ecc. però che fatica!

a partire da questo punto di vista, del tutto personale, vorrei:

- che la gentilezza fosse riconosciuta esplicitamente come un valore
- che i comportamenti gratuitamente violenti, accusatori, giudicanti
fossero riconosciuti esplicitamente come un disvalore (attenzione: non
sono né pacifico né tanto meno pacifista, chi vuole intendere, intenda)
- che mi fosse meno gravoso invitare persone giovani e non, cmq non
avvezze alle "pancate", a partecipare ad HM e ad iniziative collegate
nei vari territori. leggendo la lista pubblica, guarda caso, si
spaventano! a me non piace aver dovuto soffrire di non essere idoneo, e
non mi piace l'idea di far soffrire ad altr* esperienze analoghe.

mi è successo non di rado di parlare con persone, in particolare ragazze
giovani, che non si sentono "all'altezza" di HM. questo è assai
problematico ed è sintomo che non abbiamo concluso l'evoluzione verso
gruppi di affinità davvero liberi.

ciao

k.



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