Il punto di partenza per CC4r a Constant é stato nell'ambito di una
riflessione sul ruolo delle licenze per la produzione culturale oltre a
quella strettamente di software.
E in risposta anche alla delusione per il generale restringimento
de-facto alle variazioni Creative Commons dopo un periodo di svariati
anni in cui tentativi erano multipli e costituivano una continua
discussione su autorialitá autoritá proprietá ecc, piú che una soluzione
tecnica.
Quindi questo é un tentativo che cerca di riportare discussioni forse
piú urgenti (nell'ambito non-software), come la questione della
autorialitá collettiva o dell'appropriazione culturale sul tavolo..
Per le interessati qua c'é un espansione di queste riflessioni con anche
riferimenti ad altre licenze e tentativi paralleli:
https://march.international/collectively-setting-conditions-for-re-use/
ciaos!
m
On 3/27/22 13:10, Lula via Hackmeeting wrote:
> questo è un altro interessante tentativo di ripensare il copyleft https://constantvzw.org/wefts/cc4r.en.html
>
>
> 27 mar 2022, 12:38 da hackmeeting@???:
>
>> Lo scritto condiviso da Void pone un problema aperto.
>> Come trovare un eqiilibrio e mantenerlo ( un sistema di produzione e riproduzione sociale anche se limitato ad una nicchia)
>> Rispettando dei valori che conciliano libertá, comunione, curiositá..
>>
>> L'articolo sul copyleft mostra come non ci si è neppure avvicinati ad affrontare la questione, rimanendo ancorati all'etica liberale tutelata dagli istituti giuridici esistenti.
>> "has fundamentally ignored the larger problems of society such as human rights abuses and unbridled capitalism[https://ia802903.us.archive.org/16/items/copyleftconf2020-ehmke/Salle%20des%20Arches%201340%20-%20The%20Rising%20Ethical%20Storm%20In%20Open%20Source.mp4#t=986]."
>> Evidente che la prospettiva sia quella del capitalismo etico ( ma quale etica?) Tutelato dal sistema legale e repressivo degli stati ( le licenze vengono fatte rispettare per vie legali), mentre il problema che veniva posto prima era proprio la fondazione di rapporti sociali estranei al capitalismo (cognitivo o meno).
>>
>> Ogni gruppo sociale esprime un 'etica coerente con la cultura del gruppo.
>> Se esite, la comunitá hacker che etica esprime?
>> È propria del gruppo o viene presa in prestito ed estremizzata quella del sistema sociale in cui è ospite?
>> In un articolo pubblicato tempo fa si analizzava in parte la questione
>> https://rizomatica.noblogs.org/2020/07/contro_hackerism/
>>
>> Libertá, comunione e curiositá sono valori che possono essere declinati in modi anche opposti in base all'interpretazione che se ne dá.
>>
>> Se qualcun* ha intenzione di scrivere su questi temi di etica mi faccia sapere.
>>
>> Matteo
>> _______________________________________________
>> Hackmeeting mailing list
>> Hackmeeting@???
>> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting
>>
>
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