Re: [Aisa.circuli] scienza aperta senza software libero?

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Autor: 380°
Data:  
Dla: Mario Annunziato, aisa.circuli
Temat: Re: [Aisa.circuli] scienza aperta senza software libero?
Gentile Mario,

"Mario Annunziato via Aisa.circuli" <aisa.circuli@???> writes:

> in merito allo scambio di battute sul tema del software libero,
> visto che sono un ricercatore di Analisi Numerica,
> ho allegato delle riflessioni sul tema del software
> sperando di dare un contributo alla discussione.


grazie per il contributo, anche se confesso trovo particolarmente
scomodo dover aprire gli allegati PDF, anche perché non si possono
facilmente citare in una risposta email; comunque...

in merito alla sua considerazione finale, che qui riporto:

--8<---------------cut here---------------start------------->8---

Alla luce di queste considerazioni, secondo me, resta ancora da
specificare bene cosa si voglia intendere con software libero o aperto.

--8<---------------cut here---------------end--------------->8---

non ho nulla da aggiungere a quanto detto da Damiano Verzulli nella sua
risposta, il termine "sofware libero" oggi è ampiamente chiaro a tutto
coloro che abbiano un minimo di pazienza per approfondire; putroppo
storicamente ci sono stati alcuni problemi linguistici (ambiguità del
termoine "free") e **sofistici** ("open source" e aperto hanno creato
_solo_ confusione, come ammesso anche da Bruce Perens)

molto interessanti invece le considerazioni in merito alla differenza
tra codice eseguibile e codice sorgente, differenze che /mediamente/
sono ignorate ma sono fondamentali per la scienza informatica; a questo
proposito chi volesse approfondire può trovare informazioni su
https://reproducible-builds.org/ e **soprattutto** su
https://bootstrappable.org/.

il tema della tracciabilità dell'intero grafo delle dipendenze del
software e della riproducibilità dell'intera catena di build è
**fondamentale** per la ricerca scientifica (ed è il motivo principale
per il quale mi permisi di aprire questo thread)

in merito all'harware lei scrive:

--8<---------------cut here---------------start------------->8---

Inoltre, visto lo stretto legame funzionale, esistente tra il software e
l'hardware, le medesime considerazioni potrebbero essere estese
all'hardware, ovvero ai dispositivi elettronici: che significato
possiamo dare alle espressioni hardware libero oppure hardware aperto ?

--8<---------------cut here---------------end--------------->8---

grazie di aver sottolineato lo stretto legame, è un legame talmente
complesso che ancora oggi tocca ribadire, /ancora/, che TUTTO il
software caricato dall'hardware sin dal boot, microcode della CPU
compreso, dovrebbe essere libero *e* riproducibile: Intel Management
Engine _docet_ [1]

in merito al problema del "hardware libero", direi che il tema è
talmente complesso che lo stesso RMS ha scritto «Free Hardware and Free
Hardware Designs»:
https://www.gnu.org/philosophy/free-hardware-designs.en.html

il microcode della CPU (che viene caricato ad ogni avvio e può essere
aggiornato) è hardware?

FPGA (Field-Programmable Gate Array chips) è hardware o software?

--8<---------------cut here---------------start------------->8---

As for FPGAs, the FPGA itself is hardware, but the gate pattern that is
loaded into the FPGA is a kind of firmware.

Running free gate patterns on FPGAs could potentially be a useful method
for making digital devices that are free at the circuit level. However,
to make FPGAs usable in the free world, we need free development tools
for them. The obstacle is that the format of the gate pattern file that
gets loaded into the FPGA is secret.

--8<---------------cut here---------------end--------------->8---

è abbastanza chiara la complessità dell'argomento?

ecco, io vorrei tanto che l'analisi (e la gestione) di questa
complessità sia parte integrante della ricerca scientifica a tutti i
livelli, perché "il digitale" /determina/ (anche) lo sviluppo della
ricerca scientifica e NON dovrebbe essere dato per scontato, come una
sorta di "legge di natura"

in altre parole, la meta-scienza dovrebbe occuparsi anche (soprattutto?)
di software.

[...]

cordiali saluti, 380°


[1] https://en.wikipedia.org/wiki/Intel_Management_Engine#Assertions_that_ME_is_a_backdoor

--
380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)

«Noi, incompetenti come siamo,
non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»

Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
but very few check the facts. Ask me about <https://stallmansupport.org>.