Gli esponenti locali delle varie destre, non lasciano passare un giorno
senza diffondere bufale riguardanti il Disegno di Legge Zan, aderendo a una
vera e propria campagna di disinformazione e mistificazione portata avanti
dai loro leader a livello nazionale.
Il testo del Ddl, già approvato alla Camera, prevede delle aggravanti per
chi istiga all'odio o esercita violenza fisica o verbale contro gay,
lesbiche, bisex, transgender, donne e disabili.
Un provvedimento necessario e urgente dato che, ad esempio, anche nel 2020
l'Italia è risultato il Paese Europeo con il più alto numero di persone
trans uccise, ma che è bloccato da tempo alla Commissione giustizia del
Senato a causa dell'ostruzionismo del presidente, il leghista Ostellari
che, su mandato di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, ne impedisce la
discussione.
Un comportamento antidemocatico verso un testo che, è bene ricordarlo, si
limita ad ampliare i soggetti tutelati dalla Legge Mancino (ossia, chi è
discriminato per il proprio credo religioso o per il colore della pelle),
in vigore da ben ventotto anni.
Con il Ddl Zan si vuole in sostanza sancire che chi discrimina o esercita
violenza per motivi fondati sul sesso, genere, orientamento sessuale,
identità di genere, disabilità, commette un reato.
Non è un provvedimento "liberticida", come strillano senza vergogna gli
esponenti della destra (gli stessi che non hanno mai contestato la Legge
Mancino): l'art.4, infatti, difende il pluralismo delle idee purché "non
idoneo a determinare il concreto pericolo del compimento di atti
discriminatori o violenti". Inoltre, la relazione tecnica sul Ddl,
elaborata da un gruppo di giuristi del Senato, non ha evidenziato alcun
difetto di forma, correttezza giuridica, concetti.
Ciò significa che quanto è previsto è totalmente in linea con i principi
costituzionali.
Sabato prossimo (15 maggio), in tutta Italia si svolgeranno manifestazioni
a sostegno della legge e per lanciare un messaggio chiaro: Il tempo è
scaduto, il Ddl Zan deve essere discusso e approvato rapidamente.
In Toscana, l'appuntamento è a Firenze, in piazza Santissima Annunziata,
alle 16.
Massimiliano Piagentini