Re: [Hackmeeting] app delatorie, startup sbirresche

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Author: lobo
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To: hackmeeting
New-Topics: Re: [Hackmeeting] app delatorie, startup sbirresche
Subject: Re: [Hackmeeting] app delatorie, startup sbirresche


On 31/03/2021 10:05, martino wrote:
>
> ciao lista,
>
> parlando con amici mi sono reso conto che in diverse regioni italiane
> c'é una profusione di progetti che propongono la partecipazione
> cittadinista alla sorveglianza poliziesca per mezzo di app e portali
> vari, in via di sviluppo o giá attivi.
>
> non é un esclusiva italica, ci sono tanti progetti simili in giro per
> l'europa, ma ho l'impressione che in italia siano particolarmente
> diffusi, e includano varie combinazioni di parti interessate.
>
> si va da svariate versioni comunali del semplice 'segnala la buca nella
> tua strada', a youpol, app sviluppata dalla polizia di stato.
> https://www.poliziadistato.it/articolo/135e74a0112e9af858848025
> (scusate il link :D)
>
> anche le narrative mobilitate per questo tipo di progetti sono piuttosto
> variegate.. dalla cura cittadinista condivisa per la cittá, al bullismo
> e le violenze domestiche come urgenza da tecno-risolvere (youpol) fino a
> visioni cibernetiche di smart-city autoregolanti.
>
> in realtá ho l'impressione che queste app siano in generale volte alla
> repressione del 'degrado', ovvero del piccolo spaccio e delle presenze
> indesiderate nelle cittá (indesiderate da chi ci specula sopra).
>
> ad ogni modo, sono una serie di casi interessanti (e preoccupanti) che
> danno modo di per capire anche come questi progetti si formino dalla
> sinergia fra universitá, forze di polizie, startup private.
>
> ad esempio attorno all'universitá di trento mi pare ci sia un bel mix:
>
> http://www.esecurity.trento.it/
> https://www.intellegit.it/
> https://ecrime.unitn.it/news/tedx-trento-di-nicola-la-sicurezza-nella-citta-del-futuro/
>
> "la smart city produce i suoi anticorpi contro criminalità, insicurezza,
> degrado."
>
>
> comunque, tutto ció per dire: qualcuno sulla lista che sta studiando
> tutto ció, o che ha voglia di iniziare a parlarne? :)


Ciao, ottimo spunto.
Del problema "smart city" se ne parla da un po', soprattutto in contesti
territoriali in citta' smartissime (tipo Milano)

Segnalo
https://www.offtopiclab.org/la-trasparenza-radicale-si-inurba-una-contro-narrazione-della-smart-city/
che linka pure altri interventi (CIRCE, leditanellapresa, offtopiclab)

Mi fa sempre sorridere che certi esperti di marketing chiamino "smart"
qualcosa per renderla simpatica e farla subire meglio. Smart working,
smart phone, smart home, smart smoking, smart shopping. Smart living.

Viene da pensare sempre di piu' che questo newspeak-portmanteau porti
esattamente il significato opposto del significato espresso.

(Poi provi a rifiutare lo smart working e ti tirano uno smart phone in
faccia. Successo davvero ed e' ovviamente la solita violenza di genere.
Smart violence?)


bye
lobo