Re: [Hackmeeting] Hackmeeting 2020

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Autore: nullpointer
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] Hackmeeting 2020
Blackflag wrote:
> Personalmente ho riscontrato che la pandemia ha obbligato tutt* a
> fermarsi un attimo e ripensare...
> [...]
> La mentalita' del continuare sempre e comunque e' tipica della societa'
> fordista, sempre regolare e cadenzata,
> [...]
> Io propongo di fermarci un attimo, se quest'anno c'e'
> stato il virus amen saltiamo, mica dobbiamo recuperare il fatturato perso...
>
> Fermarci potrebbe farci capire cosa veramente vogliamo, se le cose le
> facciamo perche' ci mancano e ci teniamo o perche' "vanno fatte" in nome
> di una sorta di "aspettativa esterna" generata da un nonsochi o
> nonsochecosa.


io penso che il fatto stesso che sentiamo (o almeno alcun* di noi
sentano) il bisogno, o meglio il desiderio di fare hackmeeting e di
incontrarsi, sia sufficiente per provare a realizzarlo.

Se il continuare sempre è tipico della società post-fordista, il fare
ciò che bisogna fare perché bisogna faro, a discapito dei propri
desideri è tipico dell'etica del sacrificio, che io penso che da anni
non ci appartenga più, o almeno anni fa non ci apparteneva, e se
tornasse ad essere prevalente tra di noi secondo me sarebbe sintomo di
enormi passi indietro.

"Fermiamoci a pensare" mi sembra tanto un autoinfliggersi un sacrificio
per poi autossolversi in virtù del fatto che il proprio sacrificio abbia
contribuito alla salvezza del mondo ed all'arresto di ciò che minaccia
l'umanità, umanità che pero' intorno già fa disinvoltamente cose ben più
rischiose di quanto faremmo noi tra due mesi nel nostro incontro di 3~4
giorni.
Ma penso che questo senso di colpa non debba appartenerci e a me
sembrerebbe l'antitesi dei nostri stessi proclami di qualche anno fa
come "vogliamo tutto", "liberiamo desideri" etc... (che poi non mi pare
che ci siamo sottrattu a sacrifici vari pur di proclamare ciò e provare
a realizzarlo... Semplicemente non sono stati vissuti come sacrificio).
O questi proclami erano solo slogan?
Poi io sono convinto che pensare ci venga meglio insieme, che non da
solu, o in tele/video/radio/audio conferenza.

Penso che all'interno di questa comunità ci siano legami abbastanza
forti, e che negli ultimi anni si siano rafforzati ed abbiano aggregato
sulla base di varie progettualità comuni, che si sono potute sviluppare
anche perché ci si incontra più spesso in eventi ricorrenti, senza
contare che volenti o nolenti queste progettualità passano
necessariamente anche attraverso dei rapporti personali, che sono
destinati ad indebolirsi quando non si condivide piu' per periodi
prolungati anche una socialità fisica, un piatto di pasta, un bicchiere
di vino, uno scherzo, un occhiolino, una litigatella che in mailing list
avrebbe invece il sapore di una trollata.

Anni fa dissi ad alcun* qui presenti qualcosa del tipo: "io non ci credo
all'empatia! Se mai dovessi dire cose del tipo «vi voglio bene», per
favore abbattetemi."
No, non lo scriverò/dirò stasera, né nel prossimo futuro :-P

Però potrebbe comunque essere il momento giusto per abbattermi :-D
Certo se non si fa hackmeeting dovrete attendere.... :-P

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