Cari soci
Eccovi dunque alcuni nuovi contributi alla discussione non solo sulla
attuale emergenza ma anche su quello che verrà poi. e su come dovremo
attrezzarci
Anzitutto 1) il contributo alla nostra discussione inviato da Massimo ,2)
una riflessione di Moreno sulla "irrazionalità" sociale, della attuale
organizzazione della produzione e distribuzione dei prodotti agricoli,
aggravata dalla crisi, e sulla possibilità di costruire alternative
partendo dal basso 3) un interessante articolo , dal Financial Times
inviato da Elena
Il Presidente
Ivan Gottlieb
1) da Massimo:
-- Colgo l'occasione di 'Ivano' il nostro Capitano... mio capitano...
per aggiungere qualche considerazione alle tante ormai già fatte
sull'"Argomento" (tra virgolette)
bene la mia posizione sulla pandemia è chiara, ovvio che ci crea disagio,
sofferenza, morte, incertezza...
però cos'altro ci dovevano ancora fare gli "elementi' affinchè capissimo?
a forza di violentare e violentarci il Tutto ha 'reagito' per così dire...
ed è stato senza dubbio benevolo... un piccolo avvertimento... uno
starnuto... una piccola demo su quello che ci potrebbe davvero aspettare.
Ed è ovvio che non siamo preparati. Pensiamo 'piccini'.. di risolvere
ancora tutto con i "soldi"... il debito... stampare moneta...
mi viene da ridere... continuiamo a nascondere lo sporco sotto al
tappeto... ma prima o poi ci sarà qualcuno che sto tappeto dovrà
alzarlo.... e saranno dolori.
E purtroppo saranno i nostri figli a farlo... o i figli dei nostri
figli...se ci arriveremo.
Ma come mai il mondo 'finanziario' non si è fermato? le fabbriche di morte
non si sono fermate? ve lo chiedete? fatevi una domanda e datevi una
risposta.
Semplicemente perchè NON SI PUO' FERMARE' ... con le buone intendo.. ma
nemmeno con le cattivine... come il piccolo corona dimostra...
il problema è che il prossimo avvertimento sarà molto più 'Cattivino' ... e
dovremo aspettarcelo se pensiamo di riprendere anche le altre attività come
facevamo 'prima'.
Insomma questa è una occasione per CAMBIARE' cambiare davvero, adesso non
stiamo più scherzando. Finito il tempo degli scherzi, ora si fa sul
serio... quando il gioco si fa duro i Duri iniziano a giocare e loro stanno
entrando in campo.
Io ci sono lo sapete, non pensavo che la vita mi avrebbe dato questa
occasione ma tant'è, voi ci siete? siete pronti? saranno lacrime e sangue
ma ne sarà valsa la pena. Non tanto per noi ma per i nostri figli, la
nostra 'speme' per usare un termine caro alla letteratura. La specie umana.
Io ci credo ancora... anche se...
Bene detto ciò vorrei concludere con un'immagine, in questo periodo di
divieti vi sarà capitato di uscire a fare la spesa. Bene provate a fare
questo esperimento: Provate a togliervi la mascherina, per un po' e
godetevi la sensazione degli sguardi sgomenti su di voi... l'ebbrezza di
chi si allontana mentre passate... bene è questo quello che 'normalmente'
provano gli emarginati...i migranti, gli ultimi, quelli che disprezziamo.
Ecco poi rimettetevela ovviamente non voglio incitare alla rivolta, però
conservate quella sensazione vi sarà utile la prossima volta che li
incontrerete.
Grazie per aver letto le mie parole.
Ad majora.
2) da Moreno
cari tutti si fa un gran parlare in questo tempo di agricoltura e di
agricoltori, di mercati contadini chiusi, di grande distribuzione che
tranquillizza sulla disponibilità delle merci, ma nessuna riflessione su
ciò che accade delle campagne. Coldiretti reclama dallo Stato la
disponibilità immediata di 300.000 lavoratori per raccogliere i prodotti
"maturi" e si rivolge inutilmente alla Romania per compensare questo
disequilibrio. Migliaia di lavoratori migranti vivono in condizione di
schiavitù ai margini dei distretti agricoli della Penisola in baraccopoli
luride e stracolme di rifiuti dove manca l'acqua corrente e dove in tempo
di pandemia nessuna autorità sanitaria si cura di loro. Le misure e le
risorse "straordinarie" messe in campo dal governo come in tanti altri
settori non prendono in considerazione i precari, i diseredati, i migranti
i milioni di persone che vivono in stato di povertà assoluta. Anzi la più
importante organizzazione di categoria dei produttori già citata reclama
al ministro dell'agricoltura di riesumare l'iniquo metodo dei voucher per
avere mano libera in materia salariale e per non applicare i contratti di
categoria . Quale provvedimento più opportuno in questa penosa
situazione sarebbe la regolarizzazione delle comunità di lavoratori e
lavoratrici italiane, di immigrati che con il loro lavoro garantiscono che
i mercati siano riforniti di prodotti agricoli e nel contempo dare un
contributo serio alla loro integrazione ed alla smantellamento di questo
iniquo sistema economico che si fonda sullo sfruttamento e che alimenta le
mafie, i caporali e gli imprenditori senza scrupoli. Mai come in questi
giorni le scelte alimentari che ogni giorno facciamo possono contribuire a
costruire un nuovo modello di produzione agricola fondato sulla eticità,
sulla qualità del prodotto e sul giusto compenso dei soggetti coinvolti.
Vi ho scritto queste poche note perché sento arrivato il momento che lo
spirito originario con il quale sono nati i Gruppi Solidali di Acquisto
prenda nuovo slancio e contribuisca ad una rinascita della consapevolezza
delle scelte importanti che possiamo singolarmente compiere nei nostri
acquisti quotidiani. Sarebbe bello avere i vostri commenti ed anche sapere
quanti e chi siamo in questo sparuto gruppo "settignanese". Avrete
sentito parlare dei GAC i gruppi di acquisto condominiale che sono nati di
recente a Roma, sarebbe bello poterne discutere e costruire insieme un
progetto.
Non rispondere ai messaggi provenienti da questa lista.
Se volete abbandonare la lista scrivete a: <settignanocdp@???>
dall'indirizzo che volete cancellare mettendo come oggetto la parola
CANCELLAMI.
Grazie per l'attenzione.