Cari soci
con l'obiettivo e, se volete, con l'ambizione di stimolare tra noi una
discussione,
vi sottopongo alcuni contributi raccolti negli ultimi giorni, relativi sia
alla presente
emergenza sanitaria sia agli esiti che ha già avuto su altri piani, in
questo caso
sul nostro rapporto col fenomeno dell'immigrazione.
1) anzitutto il contributo di Chiara alla nostra discussione
"Finalmente rispondo all'invito di Ivan. Forse il tempo intercorso è dovuto
all'inadeguatezza
che avverto rispetto all'enormità dei problemi da affrontare : sento,
leggo, risento ( radio, giornali, TV..) parole,
tante parole. .. Spesso sono parole che condivido e che fanno riflettere
proprio come la lucida analisi svolta
da Ivan (e poi da Aldo ). Che ci sollecita a dire la nostra.
Il bisogno di concretezza delle piccole cose quotidiane fa da argine,
forse, al dilagare invasivo del
senso di incertezza e incognite che pur essendo costitutivo del nostro
essere umani, ora siamo costretti a
percepirlo come presenza reale. In questo tempo sospeso, fermo, anche le
mie parole si fermano…
Seguo il filo dei miei pensieri sul tempo, tempo di ora , tempo del dopo.
Quello di ora, tempo anche irreale,
che però ci sbatte addosso la vera realtà: credevamo di controllare le
nostre vite, di poter piegare la natura ai
nostri bisogni....forse riusciremo a imparare a cogliere l'essenza delle
cose, a non pretendere certezze.
Fin dall'inizio dell'isolamento e distanza sociale imposti, necessari,
pensavo con la stessa
apprensione di ora a cosa porterà quella diffidenza che più o meno
sottilmente mostriamo verso i nostri simili,
possibili portatori di contagio.....Come dice Doretta, potrebbe restarci
attaccata addosso. E farci vivere in modo
conflittuale quella socialità tanto desiderata e posticipata ma poi così
controllata da ...toglierci la voglia...
Ma so anche che in ognuno di noi, questo isolamento e questa solitudine
vissuti in grande compagnia, cioè con
tutta l'umanità, non può non lasciare qualche traccia che ci faccia
comprendere come a livello profondo del
nostro essere siamo tutti, proprio tutti, legati e uguali nei nostri
bisogni essenziali. Sembra una verità ovvia,
ma questo tempo inimmaginabile che stiamo vivendo ce la fa percepire in un
modo vivo sulla nostra pelle
come mai prima.. E da qui si dovrà pur muovere qualche spinta verso un
nuovo senso di solidarietà, verso un
recupero di aspetti di umanità non degradata a dominatrice del pianeta.
E noi cosa possiamo fare? Abbiamo la Casa del Popolo, comunità di persone e
idee diverse, palestra di
democrazia, grande opportunità per condividere, elaborare, proporre,
accogliere. Già di questo hanno parlato
Moreno e Doretta, anche a proposito di ricostituire il GAS, a condizione
che sia una opportunità per affrontare
le tante tematiche collegate ( sfruttamento del lavoro agricolo, ecologia ,
dissesto territorio ecc..) Concordo
nella proposta di ritrovarci , intanto, virtualmente.
Ancora, come CdP abbiamo secondo me un compito ineludibile: essere
stimolo,elemento di lotta perché la
sanità pubblica, universale e gratuita, e lo stato sociale non debbano più
essere considerati costi ma siano
messi fuori dalle leggi di mercato.
Ancora: riprendo una proposta fatta da Doretta a fine marzo, ma sempre
valida, cioè affiggere sulla porta della
CdP ogni settimana quel “diario di Renzo” con gli eventi nazionali e
internazionali che servano “PER NON
DIMENTICARE” (oltre al virus altri drammi continuano) . Certo, ci vuole chi
si assume l’impegno di scrivere e
affiggere il cartello. Penso che questa sarebbe una azione di resistenza e
di consapevolezza : da quei cartelli
magari scritti con mezzi di fortuna, magari letti da poche persone, si
potrà però capire che , come CdP,eravamo solidali
Chiara"
2) In relazione al prevedibile disagio psicologico che le restrizioni
imposte dall'emergenza possono comportare per alcuni, Serena ci ha
segnalato il servizio di supporto proposto dal Comune di Firenze e quello
offerto da altre organizzazioni pubbliche e private.
* COMUNE DI FIRENZE*
Il Comune di Firenze e gli psicologi toscani hanno attivato un *servizio di
assistenza telefonica ai cittadini che sono in cerca di sostegno* in questo
difficile periodo di emergenza per il Coronavirus.
Il numero *055 3282200* è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16.30.
I cittadini e gli operatori sanitari potranno confrontarsi con gli
psicologi iscritti all’Ordine della Toscana e trovare in loro un sostegno
psicologico per far fronte a stress, ansia e timori legati al Covid-19, nel
rispetto delle norme vigenti sulla privacy.
*ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA TOSCANA*
L’Ordine degli psicologi toscani ha predisposto una linea attiva tutti i
giorni dalle 9 alle 19 e dedicata esclusivamente all'informazione
psicologica per psicologi, operatori sanitari e cittadini. Numero: *331
6826935*
*OSPEDALE MEYER*
L’Ospedale pediatrico Meyer ha attivato un servizio tramite le psicologhe e
le psicoterapeute del Servizio di Psicologia Ospedaliera Pediatrica del
Meyer che risponderanno alle famiglie per aiutarle a gestire, a casa, i
rapporti e la comunicazione con i figli, in un periodo così stressante.
Purché espressamente in accordo con i genitori e introdotti da essi,
potranno rivolgersi al servizio anche bambini e ragazzi. Il servizio,
dedicato rigorosamente al sostegno psicologico, non fornirà informazioni
sanitarie di nessun tipo.
Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30, allo *055
5662547*.
Mail: supportopsicologico@???.
*Istituto Gestalt Firenze I.G.F.*
⭕️ Emergenza Covid-19 ⭕️
✅ Sostegno psicologico GRATUITO ✅
In questo momento di emergenza sanitaria nazionale, la nostra Scuola di
Specializzazione quadriennale in Psicoterapia della Gestalt offre un
servizio gratuito di SOSTEGNO PSICOLOGICO ONLINE (Skype, Whatsapp, Zoom,
ecc..) rivolto a medici, infermieri e personale sanitario
Per info scriveteci a:
segreteriagestaltfirenze@???
3) L'emergenza coronavirus ha praticamente sottratto alla nostra attenzione
un'altra emergenza, non meno grave, quella dei migranti.
Mentre si è rinunciato alla regolarizzazione dei già presenti in Italia,
con una operazione che sarebbe opportuna sul piano sanitario oltre che
sociale, si procede ad ulteriori restrizioni nell'accoglienza.
Il decreto interministeriale del 7 aprile ha stabilito che "... durante la
fase emergenzavirus, i porti italiani non siano più classificati come
"luoghi sicuri" sottraendosi dunque all'impegno di supportare i soccorsi in
mare effettuati da unità navali straniere.
In questi giorni si parla di un migliaio di migranti in mare in attesa di
soccorso. A tale proposito vi rimando alla pagina odierna de "Il Manifesto"
https://ilmanifesto.it/migranti-sos-dal-mediterraneo-aiutateci-stiamo-affondando/
Il Presidente
Ivan Gottlieb
Non rispondere ai messaggi provenienti da questa lista.
Se volete abbandonare la lista scrivete a: <settignanocdp@???>
dall'indirizzo che volete cancellare mettendo come oggetto la parola
CANCELLAMI.
Grazie per l'attenzione.