Ciao a tutti.
Da qualche giorno mi sto documentando sullo stato dell'arte delle
diversi reti di scambio esistenti, e ho trovato degli utili spunti di
riflessione.
L'idea di lavorare per guadagnare del denaro e' cosi' inveterata
che una rete di scambio che non parta da questo presupposto mi ha
lasciato un po' di stucco.
Eppure e' proprio cosi'. In una rete di scambio, in cui la moneta ha
valore solo per misurare lo scambio, e nessun altro valore, non occorre
accumulare monete per comprare. Ne, vendendo, si accumulano monete.
Le monete servono a misurare il valore della merce che
compriamo, mettendoci in "debito" verso la comunita' di riferimento.
E viceversa, quando vendiamo la nostra merce a qualcuno, le monete
rappresentano un credito che vantiamo nella comunita'.
Chi si trova in debito verso la comunita' riuscira' ad annullare il suo
debito vendendo a sua volta qualcosa a qualcuno.
Ovviamente avendo smantellato l'idea di comunita' nella testa della
gente anche l'economia propria delle comunita' e sparita
dall'immaginario.
In questa rete di scambio si puo' vendere qualsiasi cosa (merci,
servizi...). E non si e' obbligati a vendere a qualcuno. Se un
acquirente ha un bilancio indebitato (vuol dire che compra solo ma non
vende niente) la sua situazione diviene critica. Per rimanere nella
comunita' si ha un obbligo a cercare di pareggiare il bilancio, non
accumulare ne' troppi debiti ne' troppi crediti.
Una comunita' del genere puo' funzionare se la gente ci crede, se la
varieta' di merci/servizi forniti e' sufficiente, se ci si incontra in
strada.
Ma scoprire che addirittura in inghilterra l'utilizzo di "moneta
locale" e' tassato mi ha lasciato di stucco. Non avevo idea che
tale meccanismo fosse cosi' sviluppato.
In catalogna, circa 2200 persone partecipano alla "cooperativa
integral catalana", che funziona anche in questo modo.
In italia ci sono un po' di gruppetti.
Ieri ho chiesto di aprire una nuova rete. Oggi l'hanno attivata.
Si chiama "Rae de cangio a Torsio", la moneta locale e' la
Palanca, equivalente ad 1 euro (per semplificarci la vita).
Ognuno, aprendo un account nella rete, ha una sua pagina con i suoi
contatti, quello che offre. Puo' cercare tra le altre reti di scambio
altri prodotti, perche' si puo' scambiare anche con altre
reti. Ci sara' da impratichirsi un pochino.
Le scelte possibili sono (a discrezione di ognuno) se scambiare solo in
palanche, se scambiare con un misto di euro e palanche. Viene
consigliato ovviamente di tentare la strada del "solo palanche", perche'
quella mista ad euro e' un'po' un ibrido, che toglie un po' di forza al
progetto. Ma ad es. in inghilterra e' comune che i negozianti che
aderiscono, per i vari prodotti, facciano una parte - che so il 30% - in
moneta locale.
Ditemi un po' che ne pensate. Chi volesse provare, all'indirizzo
https://www.community-exchange.org/home/select-exchange/?country=IT
trova la lista delle reti di scambio italiane. Tra quelle, RDCT - Rae de
Cangio a Torsio, della zona "sestri levante".
Compilando il form ci si iscrive.
Per parlarne, possiamo trovarci una volta che il circolo
Matteotti e' aperto... le prossime date saranno Domenica 15 e Sabato
21, possiamo anche dialogare via mail e quando siamo in un po' vederci.
Voi intanto fate girare tra i vostri contatti e vediamo dove
arriviamo...
Saluti
Vanja