On 06/11/19 20:02, yattaman wrote:
> A dire la verità questo è esattamente il contrario di quello che sto
> cercando. A parte il fatto che è in inglese, una cosa totalmente in
> testo e difficile da comprendere e da usare e non ha alcuna relazione
> col mondo dei bambini le farà apparire il mondo fumettoso del consumo
> rincoglionente dei tablet il migliore dei mondi possibili.
> Io sto cercando qualche strumento concreto e semplice sul quale
> dirottare la sua attenzione in modo da non essere costretto ad
> accettare il disastro dei mille ipervideogiochi multiplayer, delle
> videochat con whastapp, dei social basati sui video da 15 secondi,
> tutte cose che a quell'età sono devastanti (e infatti devastano tanti
> bambini), o a vietarle tutto e basta. cerco alternative, e non basta
> scratch purtroppo.
non so se ti serve, io sto vedendo più piccole app che servizi nel mondo
dei libri digitali e in particolare in francia[1], soprattutto per
l'infanzia. Ecco non per ripetermi, lo standard dei libri è una cosa che
incontra tanta difficoltà ad affermarsi perchè non risponde ai poteri
del mercato.
forse non piacerà perchè non ha un estetica militant, ma sono persone
che si occupano da anni di infanzia e libri gioco, e modalità narrative
diverse dal gioco a punteggio.
tipo questo,
http://anouckboisrobert.fr/meli-melo/
è in pratica il gioco del cadavere eccellente, costruito in un workshop
con dei bambini e poi trasformato in app, lavorando sull'idea di
iperlink (era quello che ci piaceva del web all'inizio). In questo la
parte tecnica è davvero messa in secondo piano. l'idea fondamentale e
che lo sviluppo sia condiviso, e non vada per competenze professionali,
i bambini progettano attraverso il gioco. Difficile da rendere in una
email. Forse è per bimbi più piccoli della tua.
Può sembrare patinato, ma a volte schiacciati nel mercato si trovano
persone che lavorano una vita su delle idee e riflettono su ogni passo
in un ottica di condivisione paritaria con i bambini, ma davvero
paritaria. Secondo me per fare quello che dici tu ci vogliono persone
diverse che si mettono insieme con competenze diverse, non è la ricerca
di un software, in alcuni posti accade.
Per adesso la mia unica speranza è nei libri, come vera opposizione alla
modalità imposta dai social. Io in quel caso sono per lo standard [1],
ma non la standardizzazione delle interfacce. Solo che gli sviluppatori
corrono tutti dietro ai social e al lavoro gratuito per migliorare le
librerie come react :-P. in questo forse bisognerebbe fare una
riflessione e smettere di pensare che la colpa è dellaggente che usa
facebook ;-)
[1]
http://transbook.org/en
[2]
https://www.edrlab.org/