Autore: alberto-g Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] what the (f)hack?
Il 2019-10-30 19:14 scarph ha scritto: > Il 30/10/19 18:58, alberto ha scritto:
>
>> Con alcuni utenti guadagnano, con altri perdono. Nel caso specifico ci
>> rimettono sicuramente.
>> Non che sia qualcosa di male se ci guadagnano. Anche quando il
>> ciclostile che i collettivi seri usano ancora è stato costruito da
>> qualcuno che ci ha guadagnato.
>> Il problema è la mail col marxismo e le formule che non modellano
>> benissimo i processi economici in gioco.
>
> perchè non provi a spiegarci il perchè ?
Nella mail originaria si dice "Poniamo che il collettivo dedichi
diverse ore della giornata a questa attivita' militante" come se
stessero lavorando per Facebook e non per la loro causa, che poi di ore
ne avrebbero spese anche di più ai tempi del ciclostile oppure oggi a
farsi il sito proprio.
Si dice "FB non contribuisce a riprodurre e sostenere
la forza lavoro del colletivo politico (manco un panino ti
offre)" Che mi pare falso, Facebook viene scelto perché permette di
raggiungere, almeno oggi, la quantità maggiore di potenziali lettori con
il minimo sforzo. Non mi sembra che non offra niente.
Io vedo la relazione a parti invertite: il collettivo per produrre la
merce (comunicazione) utilizza i servizi di Facebook.
Ma il problema non è certo economico. E' che al 99% delle persone non
frega niente dei proclami del suddetto collettivo. Se è su FB magari li
legge e commenta, se è altrove è come se nemmeno esistesse.