[Pacifistat] alternanza

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著者: Davide Di Laurea
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To: pacifistat
題目: [Pacifistat] alternanza


E' notizia di qualche giorno fa che la ministra Fedeli, di un governo dimissionario, ha firmato un decreto d'urgenza (sic!) che stanzia poco meno di 500 milioni di euro alle scuole private.


La stessa ministra che, insieme a Padoan e Boschi, ha fatto di tutto per non far stanziare più soldi da destinare ai rinnovi contrattuali della scuola (in cui ora siamo anche noi), ma ha fortissimamente voluto che ai dirigenti scolastici andassero una fraccata di aumenti (relativamente al resto del personale, docente e non).



Ancora per qualche giorno è a capo del ministero che gestisce l'alternanza scuola-lavoro per gli studenti degli ultimi anni di superiori. Di fatto un apprendistato di sfruttamento a carico degli studenti; e a carico dei denari pubblici: le camere di commercio erogano contributi a fondo perduto per le imprese che propongono progetti di alternanza.

Beh, però almeno i progetti sono ben selezionati:
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/11/07/news/alternanza-scuola-lavoro-nuova-beffa-c-e-anche-chi-deve-pagare-per-la-formazione-1.313681
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/06/alternanza-scuola-lavoro-la-denuncia-degli-studenti-sfruttati-per-pulire-i-bagni-dei-ristoranti-e-fare-volantinaggio/3422124/
https://www.tuttoscuola.com/alternanza-scuola-lavoro-studenti-costretti-trasportare-lettini-ombrelloni/





Ok, vabbé non proprio tutti i progetti sono ben selezionati. Però comunque è una esperienza pedagogicamente istruttiva....

L'ultimo caso reso noto è quello degli studenti di un liceo di Napoli per i quali viene invocato il 7 in condotta e la non ammissione agli esami di maturità per aver protestato.
Incollo il post del cantante Frankie hi-nrg mc dalla sua pagina Fb, su questo fatto.





"
• Il MIUR (ministero dell'istruzione) si inventa l'alternanza scuola-lavoro, perchè dice che è propedeutico per i ragazzi, che mettere un piede nella realtà del lavoro è utile, ma per il "lavoro" non è prevista alcuna retribuzione. Così s'abituano da subito ad essere sfruttati.

• Il FAI (ente privato) accede a queste risorse e ne approfitta, piazzando studenti (molto spesso impreparati) in luoghi turistici assai preziosi e speciali, lasciando a casa le guide turistiche profes sionali (che hanno la formazione, ma non il lavoro). Così s'abituano a sostituire con incompetenza i competenti.


• Gli studenti del Liceo Vittorio Emanuele II di Napoli dicono che no, questo servizio non vorrebbero farlo, dato che tornano il giorno prima da un viaggio-studio di una settimana, ma vengono obbligati. Così s'abituano a chinare il capo con chi comanda.

• I ragazzi allora svolgono il servizio, ma attuano una forma di protesta che arriva dall'estremo oriente: si rifiutano di indossare il badge "volontario", perchè non sono volontari manco per niente, e lo sostituiscono con uno in cui dichiarano di essere sfruttati. Il FAI li denuncia alla scuola e al ministero. Così perdono subito 'sta brutta abitudine di protestare.

• Il FAI si è anche presentato a scuola, richiedendo un cattivo voto in condotta e che i dissidenti non passassero l'esame di maturità. Così che si sappia che un privato che sfrutta lavoro pubblico non retribuito può anche influenzare il percorso dei lavoratori gratuiti.

Io sto con gli studenti.
Chi dice "la gavetta l'abbiamo fatta tutti" non l'ha avuta imposta dalla scuola.
Chi dice "un lavoretto lo abbiamo fatto tutti" se lo sarà scelto.
Chi dice "alla festa dell'Unità/parrocchiale/sailcazzo abbiamo collaborato tutti gratis" non considera che non era obbligatorio manco per finta.
Mi ricordo i ragazzi di EXPO a cui veniva promesso un tablet dimmerda in cambio di lavoro qualificato e non qualificante.
Fu uno dei motivi per i quali mi sfilai dal ruolo di ambassador.
Cosa che rifarei immediatamente.
Rispetto ai dissidenti del V.E.2°
Hasta siempre, guagliò!
"

Mi sa che il fondo non lo abbiamo ancora toccato.
Davide

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Davide Di Laurea
Istat
DIRM - Dipartimento per la raccolta dati e lo sviluppo di metodi e
tecnologie per la produzione e diffusione dell'informazione statistica
DCME - Direzione Centrale per la metodologia e il disegno dei processi statistici
MEB - Servizio Disegno dei processi e supporto al sistema dei registri
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