[nuovopci] La rivoluzione bolivariana ha vinto un'importante…

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Autore: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Data:  
To: Npci Inter
Oggetto: [nuovopci] La rivoluzione bolivariana ha vinto un'importante battaglia contro gli imperialisti
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Comunicato CC 10/2017 - 1° agosto 2017

1917, CENTENARIO DELLA GLORIOSA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE, LA SVOLTA NELLA
STORIA DELL’UMANITÀ

La vittoria del governo Maduro in Venezuela rafforza la rivoluzione
socialista nel nostro paese!

ELETTA IN VENEZUELA LA NUOVA ASSEMBLEA NAZIONALE COSTITUENTE

Domenica 30 luglio la rivoluzione bolivariana ha vinto un'importante
battaglia contro la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti. Le forze reazionarie del Venezuela, le
oligarchie imperialiste USA ed dell'Unione Europea e i governi asserviti
di alcuni paesi dell'America Latina hanno mobilitato le forze di cui
dispongono in Venezuela per impedire ad ogni costo che il popolo
venezuelano partecipasse alle elezioni dell'Assemblea Costituente
indette dal governo Maduro.

Nonostante le intimidazioni e le aggressioni messe in atto dalle forze
reazionarie e dai mercenari degli imperialisti che operano in Venezuela
e che in alcune regioni del paese hanno reso addirittura difficile se
non impossibile il voto il voto,

8.089.000 ELETTORI HANNO VOTATO PER L’ANC

È il numero più alto di voti raccolti dal fronte delle forze
rivoluzionarie nelle elezioni degli ultimi anni. Avevano raccolto
5.620.000 voti nelle elezioni del 6 dicembre 2015 che diedero la
maggioranza dell'Assemblea Nazionale alla destra, 7.505.000 nelle
elezioni del 14 aprile 2013 che portarono Maduro alla presidenza e
7.444.000 nell'ultima elezione che confermò Chavez alla presidenza il 7
ottobre 2012, cinque mesi prima della sua morte il 5 marzo 2013.

Per capire appieno il significato del risultato, bisogna tener conto che
in Venezuela la gerarchia cattolica è apertamente schierata con la
reazione (fu alla testa del colpo di Stato che nel 2002 cercò di
eliminare Chavez: i golpisti lo catturarono e lo tennero prigioniero per
due giorni e ne uscì vivo solo perché i soldati del plotone d'esecuzione
si ammutinarono). Il cardinale Urosa Savino, arcivescovo di Caracas e
presidente della Conferenza episcopale venezuelana, ha dichiaro illegali
le elezioni dell'ANC e il cardinal Parolin, segretario di Stato del
Vaticano, gli ha fatto eco. La borghesia tiene ancora nelle sue mani
gran parte dell'apparato produttivo e dell'economia del paese e sabota
la distribuzione di viveri, medicinali e altri generi di prima necessità
dando la colpa al governo. Quasi tutti i mezzi di comunicazione di massa
sono nelle mani della borghesia. Bande armate di mercenari e di
reazionari imperversano in varie parti del paese, compresi i quartieri
ricchi della capitale. La prepotenza e la violenza della reazione è tale
che una parte delle forze rivoluzionarie critica il governo Maduro
perché procederebbe con troppa moderazione.

In questo contesto i risultati elettorali ottenuti dall'iniziativa di
far eleggere una Assemblea Costituente con il compito di promuovere
l'espansione del settore pubblico dell'economia e la partecipazione
delle masse popolari all'attività politica sono un grande successo. Le
forze armate venezuelane hanno sostenuto lealmente il governo Maduro e
la sua iniziativa permettendo lo svolgimento delle elezioni benché per
ordine del governo non potessero usare armi da fuoco neanche contro le
bande reazionarie intente a commettere aggressioni e crimini. Le manovre
della destra per arrivare presto alla guerra civile dispiegata che
sarebbe sostenuta dall'aperto intervento militare degli USA e dei loro
paesi satelliti (come fecero i governi di Hitler e di Mussolini in
Spagna nel 1936, come fecero gli USA in Guatemala nel 1954, in Nicaragua
nel 1979, come hanno fatto recentemente i governi USA ed europei in
Libia e in Siria) sono state sventate dall'alta partecipazione popolare
alle elezioni dell'ANC e dalla lealtà delle forze armate. I governi di
altre grandi potenze, in particolare la Repubblica Popolare Cinese e la
Federazione Russa, alle prese anch'esse con l'aggressività della
Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e
sionisti, hanno solidarizzato con il governo bolivariano del Venezuela.
Il governo cubano e vari governi progressisti dell'America Latina
(Bolivia, Ecuador e Nicaragua in primo luogo) hanno dichiarato la loro
solidarietà con il Venezuela bolivariano. Contemporaneamente la
Repubblica Popolare Democratica di Corea ha proseguito con un lancio di
missili il programma di rafforzamento delle sue forze armate con cui
dissuade gli USA e i suoi satelliti dall'aggredirla. La Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti capeggiati dagli USA continua
ovunque a fare danni ma è sempre più divisa al suo interno e con le sue
manovre sono più le opposizioni che suscita che i successi che
raggiunge.

In conclusione il governo Maduro ha vinto e l'Assemblea Nazionale
Costituente è stata eletta con la maggior partecipazione che ci si
poteva aspettare. La guerra continua, ma le forze rivoluzionarie hanno
vinto una battaglia.

Gli avvenimenti venezuelani sono ricchi di insegnamenti per i comunisti
e gli elementi avanzati delle masse popolari italiane. Oggi noi
comunisti lottiamo perché nel nostro paese le masse popolari formino in
ogni azienda e in ogni zona del paese organismi operai e popolari che,
nei casi in cui è possibile farlo localmente, facciano fronte da subito
almeno alle manifestazioni più gravi del corso catastrofico delle cose
assumendo il ruolo di pubbliche autorità locali, che si coordinino tra
loro fino a costituire un loro governo d'emergenza, il Governo di Blocco
Popolare [4] e lo facciano ingoiare ai vertici della Repubblica
Pontificia rendendo il paese ingovernabile per essi. Le manovre messe
oggi in atto dalla destra e dai gruppi imperialisti in Venezuela sono
analoghe a quelle che reazionari e gruppi imperialisti metteranno in
atto in Italia dopo la formazione del GBP. Quindi la resistenza delle
masse popolari venezuelane è esperienza anche per noi. La lotta sarà
dura, ma anche noi possiamo vincere e arrivare fino a instaurare il
socialismo.

Solo costituendo un governo d'emergenza della masse popolari l'Italia
spezzerà effettivamente le catene della NATO, dell'Unione Europea e
dell'Euro (Banca Centrale Europea). Spezzare queste catene è
indispensabile per porre fine al catastrofico corso delle cose ma
l'idea, circolante nel movimento sociale e politico Eurostop fondato a
Roma il 1° luglio, che per liberarsene basti fare dimostrazioni e
proteste è campata in aria. Per rompere effettivamente quelle catene
bisogna creare le condizioni necessarie a costituire un governo
d'emergenza che abbia la volontà e la forza per spezzarle e far fronte
alle manovre dei gruppi imperialisti e delle forze reazionarie per
ristabilirle. Per questo bisogna avere un preciso piano d'azione. Questa
è la linea del Governo di Blocco Popolare.

Il corso delle cose è oggi così catastrofico in ogni campo e le
situazioni create dalla borghesia imperialista così gravi che chi si
lascia andare alle impressioni che quello che accade suscita di momento
in momento in lui, o diventa cinico o si dispera. Ciò che caratterizza
noi comunisti è che invece abbiamo una analisi del corso delle cose, ne
conosciamo la ragione e attuiamo una linea per venirne a capo. Proprio
perché queste (analisi, causa e linea) le abbiamo ben ragionate e le
abbiamo definite a ragion veduta (salvo verificarle e apportare le
eventuali rettifiche), ognuno di noi agisce serenamente e attua al
meglio delle sue capacità il compito che gli è assegnato nel piano
d'azione del partito.

AVANTI QUINDI!

PER IL GBP, PER LA RINASCITA DEL MOVIMENTO COMUNISTA, PER
L’INSTAURAZIONE DEL SOCIALISMO!

CON IL SOCIALISMO NESSUNA DONNA E NESSUN UOMO È UN ESUBERO!

CON IL SOCIALISMO C’È POSTO PER TUTTI QUELLI CHE SONO DISPOSTI A FAR LA
LORO PARTE DEI COMPITI DI CUI LA SOCIETÀ HA BISOGNO!

NON C’È PROBLEMA, “DISASTRO NATURALE” E MALATTIA A CUI GLI UOMINI OGGI
NON SANNO FAR FRONTE: È IL CAPITALISMO CHE CE LO IMPEDISCE!

OSARE SOGNARE, OSARE PENSARE, OSARE VEDERE OLTRE L’ORIZZONTE DELLA
SOCIETÀ BORGHESE!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghese,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html ], aprire una casella email
con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi
criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html ].

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