[inquieto] vaccini

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Autore: ca_favale_mlist
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To: ca_favale_mlist--- via Ca_Favale_mlist
Oggetto: [inquieto] vaccini
Carissimo V,

cerchiamo di non confondere il fideismo con l'informazione.

Credere senza sapere e' male, parlare senza sapere fa male.

Il tizio che afferma:

>> L?aumento del numero di persone che rifiuta di far vaccinare i propri
>> figli o di vaccinare se stessi sta portando alla ricomparsa tra la
>> popolazione occidentale di malattie delle quali erroneamente si credeva
>> che fossero ormai estinte: pertosse, morbillo, poliomelite,
>> tubercolosi.


per quanto ne so dice il falso, almeno in parte. La ricomparsa della TBC
non dipende certo dalla scelta di non vaccinare, bensi' dalla ricomparsa
della poverta', portata dai migranti e qui vergognosamente perpetuata.

La TBC era scomparsa grazie al vaccino ma soprattutto a causa della "bonifica"
dell'habitat della zanzara anofele, e grazie al miglioramento delle condizioni
di vita della popolazione.

Ma il vaccino contro il vaiolo ha permesso di eradicare dal pianeta una
malattia molto pericolosa. Di questo va dato atto, non si tratta di una
affermazione delirante. Non puo' pero' essere generalizzata: per talune
malattie non esistono vaccini che coprano per la intera durata della vita.
Esempio: il tetano (altra malattia molto pericolosa).

> I vaccini inibiscono la naturale reazione immunitaria
> verso la malattia per sostituire questa con una immunità dipendente da
> una pratica di vaccinazione continua


Qui, per quanto ne so, hai scritto ben tre cose non vere.
Non e' vero che i vaccini inibiscano la naturale reazione immunitaria; essi
invece stimolano (artificialmente) tale reazione. E non e' vero che essi
sostituiscano tale naturale reazione: la innescano, e basta. E infine
non e' sempre vero che la vaccinazione debba essere continua: p.es. quella
per il tetano deve ricorrere ogni 10 anni, ma quella contro la poliomielite
basta farla una volta sola (se non sbaglio).

E' vero, pero', che la azione di innesco provocata dal vaccino, specie se
ripetuta nel tempo, comporta dei rischi, ed e' vero che ci sono ulteriori
rischi legati alla introduzione di sostanze nell'organismo.
Per questa ragione ritengo oltraggioso che un vaccino possa essere imposto
in forza di legge. Ciascuno dovrebbe poter scegliere per se', dopo essersi
informato, se e' il caso di correre il rischio e vaccinarsi, oppure no.
Di sicuro non c'e' una risposta assoluta: il rapporto tra costi e benefici
varia caso per caso, in funzione della situazione di vita (igiene,
alimentazione, ambiente, lavoro) e della particolare malattia dalla quale
si ipotizza di proteggersi.

> una pratica di vaccinazione continua, che peraltro non si trasmette ai
> figli diversamente dall'immunità naturale che si trasmette con il latte
> materno. Certo che se la madre l'immunità l'ha conseguita
> artificialmente mediante un vaccino al proprio figlio non gli
> trasmetterà un bel niente.


Anche questa, per quanto ne so, e' una cosa non vera. Il vaccino funziona
solo come innesco, attivando il sistema immunitario; la risposta anticorpale
e' analoga a quella che si avrebbe con la esposizione all'agente patogeno
vero. Di conseguenza non puo' esservi differenza nella ipotetica
trasmissione di immunita' al figlio tramite allattamento, che peraltro in
generale non avviene (altrimenti avremmo gia' eradicato parecchie malattie:
mia mamma ha avuto morbillo, varicella, scarlattina, parotite e rosolia,
e io ho preso il suo latte, ma poi anche io ho preso l'intera collezione di
queste malattie esantematiche, senza che il latte mi abbia trasferito alcun
anticorpo evidentemente).

In conclusione: non voglio sputtanare nessuno, ma vorrei solo consigliare
di esaminare meglio le varie questioni. La "farmacizzazione a tutti i costi",
l'ospedalizzazione di varie fasi della vita,
la "vaccinazione contro tutto e tutti" sono tendenze evidenti che vanno
criticate e combattute. Invece la conoscenza dei fatti, per quanto imperfetta,
e' nostra alleata nel permetterci di distinguere cio' che serve a noi da cio'
che serve a lor signori. Per tornare alla TBC, nella malaugurata ipotesi
che essa torni ad essere endemica in Italia, io il vaccino me lo farei eccome;
meglio quello, piuttosto che lasciarci le penne o farmi nove mesi (nove!!!)
di antibiotico in regime di isolamento ospedaliero.

G

On Mon, 29 May 2017, ca_favale_mlist@??? wrote:

> Ho letto il recente articolo comparso su umanità nova riguardo la
> questione dei vaccini. http://www.umanitanova.org/tag/vaccini
>
> La questione si annida in una piu' generale, la fiducia nel progresso
> scientifico. Fiducia che dall'autore dell'articolo è data evidentemente
> per assodata. Da lui magari. Ma : non si dia per scontata, questa
> fiducia, perchè cosi' non è. Le levate di scudi in favore del
> razionalismo e del "pensiero scientifico" ultimamente stanno rompendo
> gli zebedei. Sminuire l'anarchismo a una corrente di pensiero
> sviluppatasi negli ultimi due secoli, per degli anarchici, è quanto di
> meno anarchico possano fare. E salta agli occhi che oggi l'approccio
> verso la scienza è di tipo fideistico.
> Basta leggere l'articolo per rendersene conto: citero' alcuni passaggi.
>
>
>
>> L?aumento del numero di persone che rifiuta di far vaccinare i propri
>> figli o di vaccinare se stessi sta portando alla ricomparsa tra la
>> popolazione occidentale di malattie delle quali erroneamente si credeva
>> che fossero ormai estinte: pertosse, morbillo, poliomelite,
>> tubercolosi.
>
> Che delle malattie possano estinguersi dall'intera faccia del terra
> la vedo ardua. La gente si sposta sempre di piu' da un continente
> all'altro e cosi' facendo trasporta i propri bacilli e virus, da sempre.
> Debellare le malattie su tutta la terra tramite i vaccini? è un delirio
> di onnipotenza. Roba da bill gates.
>
> I vaccini inibiscono la naturale reazione immunitaria
> verso la malattia per sostituire questa con una immunità dipendente da
> una pratica di vaccinazione continua, che peraltro non si trasmette ai
> figli diversamente dall'immunità naturale che si trasmette con il latte
> materno. Certo che se la madre l'immunità l'ha conseguita
> artificialmente mediante un vaccino al proprio figlio non gli
> trasmetterà un bel niente. Da questo, il fallimento del vaccino del
> morbillo attestato in conferenza pubblica al dipartimento
> della salute pubblica della california. E già qua ce n'e' da dire.
>
>> Il vaccino permette di stimolare specificamente ed in maniera naturale
>> il sistema immunitario in modo da permettergli di riconoscere ed
>> eradicare il patogeno (virus , batterio) al momento del suo ingresso
>> nel organismo. Per questo le persone vaccinate non svilupperanno la
>> malattia e non saranno utilizzate dai virus e batteri come incubatori
>> dove riprodursi e dai quali poter contagiare altri individui.
>
> Il vaccino non stimola in maniera "naturale". Il vaccino è costituito
> da ceppi attenuati di virus & agenti vari che "aiutano" a indurre una
> reazione dell'organismo. Sali di alluminio e conservanti come
> il mercurio, sostanze neurotossiche.
> Inoltre, chi viene vaccinato sviluppa la malattia, in forma piu' lieve,
> dal momento che gli viene iniettata direttamente nel sangue.
>
>> "la bufala alla base dell'associazione tra
>> vaccini e autismo smascherata diversi anni fa per falsificazione dei
>> dati".
> Sembra una velina della nuova psicopolizia.
>
> Smettiamola per favore di usare questo linguaggio. Se si vuole
> analizzare il presente, bisogna farlo criticamente, non basta spacciare
> il Verbo con atto di fede e sputtanare chi la pensa in modo diverso,
> magari sostenuto da anni di studio appassionato - appioppando un banale
> aggettivo buono giusto come qualificativo della mozzarella.
>
> Attribuire la scomparsa delle malattie alla pratica vaccinale è
> l'ennesimo atto di fede, fondamentalmente disonesto. Che dire della
> miglior nutrizione? Dell'acqua pulita? Dell'igiene? No: atto di fede!
> attribuiamo ai vaccini proprietà taumaturgiche,
> estraniandoli da ogni contesto. Ecco il nuovo "metodo scientifico".
>
> Le malattie sono in diminuzione da secoli per via dell'accresciuta
> qualità della vita. I vaccini arrivano alla fine di un percorso storico
> durato centinaia di anni, senza nulla togliere alla bontà di una
> pratica vaccinale sensata.
>
> Arriviamo al punto finale. Visto che il vaccino ha una durata limitata
> nel tempo, e visto che per farlo funzionare bisogna vaccinare
> praticamente tutta la popolazione, quale è la proposta? Semplice, tutta
> la popolazione continui a vaccinarsi per tutte le malattie esistenti
> anche se al momento non rappresentano un pericolo.
> Continuiamo a iniettare in corpi sani le schifezze piu' ignote a
> partire dai piu'piccoli. E' il progresso, baby. Ospedalizzazione della
> vita. Nascita, vita e morte in un letto di ospedale.
> Tanto, si sa, i vaccini sono "innocui" come strombazzano in malafede ai
> quattro venti.
>
> Altro che parto in casa, vita sana, igiene personale, e ricerca medica.
>
> Cosa tutto questo abbia a che fare con l'anarchia e l'autogestione, non
> si capisce. Penso che i sostenitori della pratica vaccinale abbiano
> tutto il diritto di iniettarsi nelle (proprie) vene tutti i vaccini che
> vogliono. Altro discorso è iniettarli in quelle degli altri.
>
> Vanja Siccardi
> _______________________________________________
> Ca_Favale_mlist mailing list
> Ca_Favale_mlist@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/ca_favale_mlist