[Campagnaresistenza] chiarimenti

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Autore: davanzo.alfredo@libero.it
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To: campagnaresistenza
Oggetto: [Campagnaresistenza] chiarimenti
Cerchiamo di capirci.La questione del titolo di campagna "Rafforzare, estendere resistenza", e del documento-appello, è incentrata sulla nostra mailing list. Siamo ancora nella fase del dibattito e della definizione fra i gruppi, e singoli, che mostrano un interesse. Alla prossima riunione nazionale potremo tirare una prima somma, e decidere se formalizzare un comitato promotore e la campagna stessa. La cosa importante è partecipare al dibattito e capire se, nelle proprie realtà locali si può aggregare, partecipando alle mobilitazioni già in corso (o da costruire).
Quanto alla diffusione più ampia del testo e della proposta, certo che va bene, però tenendo conto degli inevitabili problemi politici (per questo dall'inizio scegliemmo di focalizzarci solo su poche realtà organizzate, ricevendo peraltro anche dei No).Lo vediamo anche con i dubbi sollevati riguardo l' Osservatorio.  E qui bisogna capirsi meglio: la dinamica che proponiamo è di unità nella lotta, su una base comune di contenuti, un'unità di tipo frontista.  Non un'unità politico-ideologica.E' chiaro che ci sono delle delimitazioni, dei paletti.  Ma un po' di differenze bisogna accettarle. Per esempio, siamo fuori dalla logica elettoralista, ma l'adesione di molti organismi,  di movimento, al NO referendario può essere capita se resta un atto episodico, legato a quel contenuto (adesione comunque criticata da noi).  Altra cosa è  uno  schieramento con partiti e campagne elettorali, sistematico: questo si inaccettabile. Ma questo è un discorso valido anche verso altre posizioni, certi estremismi anarchici, o certi dogmatismi settari.
Il dibattito e la disponibilità a fare fronte, infatti, si vedono poi nell'interazione. L'Osservatorio ha raccolto le osservazioni fatte sul tema dell'Amnistia sociale, e ha rimosso questa presenza diventata contraddittoria con la nostra campagna.Ecco perché chiedeva di rimpiazzare banner del sito e testo-proposta con i nostri.  Questo non significa che dibattito e iniziative debbano passare per il suo sito. Come partecipante alla campagna, si, come qualsiasi altro organismo partecipante. Però il nostro perno è questa mailing list.Quanto ad un blog specifico, mi sembra prematuro,  visto che gli scambi fra noi sono ancora cosi lenti.
C'è la realtà delle mobilitazioni, come quelle fra Torino e la Valle, che continuano a progredire (malgrado, ma anche grazie, al confronto serrato con la repressione).  Penso che noi dobbiamo sviluppare il fronte attorno queste esperienze avanzate,  sapendo comporre le differenze "sostenibili".                                                                                           Passo parola, alfredo