Autore: scarph Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] a/i , social network, forum e cloud militanti
Il 2015-12-21 15:44 Lunaele ha scritto: > Ma chi parla di testo politico di riferimento.. cristodio come siete
> aggressivi... nelle scorse mail si parlava di numeri e io ho citato
> l'esperimento spagnolo che ha cercato di utilizzare i social
> mainstream per organizzare una mobilitazione che non fosse prettamente
> militante.. sembra che ogni volta che si scrive qui sia la lotta chi
> riesce a imporre la linea politica di hackmeeting dei prossimi
> vent'anni, non possiamo discutere in modo tranquillo e costruttivo di
> una roba di cui evidentemente - a giudicare dal numero di mail-
> abbiamo esigenza di discutere senza doversi prendere a pancate ogni
> volta?
aho aripijate stavamo discutendo su un articolo in rete, le pancate te
le sei sognate
cmq per me leggere queste righe e' un insulto all'intelligenza delle
persone:
La domanda è importante. Perché quella che chiamiamo "moltitudine
connessa" è composta da persone che non erano attiviste ma che si sono
rapportate con una componente dell'universo hacker. Questo pezzo di quel
movimento non ha assunto posizioni anarco-insurrezionaliste, tutte sulla
difensiva. Gli hacker hanno evitato le derive cospirazioniste e
paranoiche e si sono uniti a pratiche di guerriglia comunicativa in
rete. Il gruppo degli Hacktivistas, ad esempio, che viene dai centri
sociali e dai cordoni in piazza, non ha assunto posizioni talebane,
cercando di agire utilizzando la memetica e immaginando l'intervento nei
social network.