porcodio@??? writes:
>>> Di strumenti del genere c'e' sempre bisogno, ma, data la loro stessa
>>> natura, e' importante che siano trasparenti in tutte le loro
>>> componenti: tech e non.
>> E' una frase un po' superficiale, ma sono d'accordo.
> O_O, in quale modo e' il chiedere transparenza e' "superficiale"? Spiegamelo
> perche' davvero non capisco.
Nel senso che non vale più di dire che la guerra è sbagliata.
Dopo averci ragionato un po' negli ultimi anni, credo di essere arrivato
alla conclusione che le piattaforme di whistleblowing sono in qualsiasi
forma dei sistemi per il controllo sociale. Per quanto aiutino alla
trasparenza, *potrebbero* svelarsi più deleteri che altro.
Alcuni collettivi, come ippolita o antinational, hanno affrontato un po'
questo argomento, se servisse posso cercarli.
> Se devo mettere la mia vita nelle mani di un software (come chiedete di fare a
> potenziali whistleblowers) una condizione NECESSARIA ma non SUFFICIENTE e'
> quella che il software sia FREE SOFTWARE e che i processi decisionali intorno ad
Non serve urlare, specialmente se sbagli le cose che dici.
Ad esempio, il Free Software non c'entra granché.
>> Il centro Hermes ha le proprie dinamiche, che non necessariamente
>> coincidono con le visioni politiche dei singoli componenti.
> Quando uno dei fondatori e membri del consiglio di amministrazione dell'HERMES
> viene a dire che le azioni dell'Hacking Team erano, tutto sommato,
> giustificabili se non NECESSARIE, ed in risposta a questo HERMES mantiene un
> totale silenzio, non credo che il tutto sia semplicemente attribuibile a
> "opinioni dei singoli".
Che ne sai tu scusa?
> Bah, in generale tutta la mail e' una risposta non risposta (perfettamente in
> linea con le altre "Glomar responses" date fino ad ora),
Io non posso parlare a nome degli interessati. Ho fatto quello che
potevo. E poi, se non avessi scritto il resto, non avremmo potuto
continuare questa conversazione.
