Autore: Elettrico Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] il flame della policy
Il 28/04/2015 05:37, Joe ha scritto: >
> Allora famo cosi': ad hackit possono venire le donne, a patto che
> sappiano tenere testa alle avances e vivano liberamente la loro
> sessualita' (che poi vorrei capire come le due cose siano collegate,
> come se solo le suore fossero infastidite dall'ennesimo nerd cisposo che
> ci prova invece di parlare di tecnologia).
visto che secondo te io parto da presupposti, mi pare che lo stia
facendo anche tu. anche a me che ho il CAZZO è capitato di dover di no a
qualcun* che ci provava, alcune volte pure in maniera pesante e
fastidiosa. a volte immagino di essere stato fastidioso io invece,
complici magari alcool o situazioni emotive che giocavano a mio sfavore.
in generale spero che mi abbiamo messo al mio posto.
> Se hai il cazzo, invece, puoi venire anche se sei timido, introverso e
> hai problemi relazionali. Tanto le probabilita' che qualcuno ti cachi il
> cazzo e ti renda l'evento spiacevole sono minime.
il punto è proprio un altro secondo me: nessuno deve cagare il cazzo ad
altr*. se qualcuno sente che gli stanno rompendo i coglioni, che abbia o
meno il CAZZO, deve sapere che ha supporto, e mi pare di ricordare che
in alcuni casi si sia intervenuti direttamente su segnalazione.
se invece vogliamo scrivere robe che A ME che ho il CAZZO (lo scrivo
molte volte perché vedo che ti piace classificare) mi sembrano un "se ci
provate guai" per me ok, ma mi sembra una forzatura.
personalmente ho vissuto i miei hackmeeting e non solo provandoci e
essendo provato, spesso ho detto sì (eh, ho il CAZZO), a volte ho detto
no, spesso mi hanno detto sì (eh, dev'essere il fascino del CAPETTO),
altre volte mi hanno detto no. a volte è stato un fulmine a prima vista
a volte hanno (o ho) dovuto insistere un po'. a volte mi hanno dovuto
"convincere", una volta mi hanno persino guardato dritto negli occhi e
mi hanno detto "io stasera dormo da te. punto." e io in effetti mi sono
sentito un po' intimorito, però boh, non mi sono mai sentito molestato.
però mi rendo conto che questa è la mia esperienza personale, e che
magari qualcun altro si sarebbe sentito molestato e avrebbe voluto che
cacciassero la persona in questione, e quindi mi rendo perfettamente
conto che il senso è: vogliamo garantire che non ti rompano i coglioni.
solo che appunto, un poco complesso il tema... anche perché se ad un
certo momento se ti rompono i coglioni tu vai (dove? dai "quelli
dell'organizzazione"? ma non è un evento autogestito?) e dici "tizio mi
sta rompendo i coglioni", quindi si prendono provvedimenti, ma tipo?
>
> Lo so che non e' assolutamente quello che intendi, Pasky, ma forse ti e'
> sfuggito questo angolo di lettura, che e' il motivo per cui le donne
> techie (le nerd, insomma) stanno iniziando a pretendere dichiarazioni
> del genere ad ogni conferenza/incontro. O perfino codici di condotta.
sinceramente a me i codici di condotta mi stanno sul cazzo. soprattutto
perché poi voglio capire chi li fa valere. ma io sono bonobo dentro.
> Il web e' pieno di spiegazioni abbastanza dettagliate delle ragioni per
> cui questo tipo di dichiarazioni sono importanti, dal punto di vista ad
> es. delle donne.
>
> Forse e' pure un po' il caso di guardare oltre il proprio naso e far
> proprie delle istanze positive che vengono dall'esterno.
non so, a me a vederle dall'esterno come sono state messe non mi sono
sembrate positive, però la mia è solo una opinione, probabilmente tra
l'altro la mia mente è offuscata dal mio CAZZO, però per me la
liberazione passa da altre strade, non dai codici di condotta dove
qualcun* si deve sentire stronz* se gli piace una persona e ci prova.
del resto queste differenze di pensiero le vedo in molti ambiti e mi
sembra fisiologico che si presentino anche ad hackmeeting, probabilmente
pensando a questo opterei per ""vietare il provarci"" giusto per
garantire che nessuno si senta a disagio. poi però - tenuto conto che
tanto all'hm non potrò andarci - forse mi sentirei un poco a disagio io,
e dovrei fare attenzione ogni 2x3 a dove poso gli occhi, a come sto
guardando, a se qualche mio gesto potrebbe essere male interpretato.
o forse farei situazionismo e, ammesso e non concesso di ricevere
avances, direi continuamente di sentirmi molestato.
nella mia lunga esperienza di avances mi è anche capitato di trovarmi
qualcuno che, arrivato nella mia città e fattomi oggetto di pesanti
avances (incredibile sia capitato a me che ho il CAZZO) fino a spuntarla
(beh in effetti credo di aver ceduto quasi subito :P), abbia poi reagito
al mio rifiuto di una bellissima vita insieme raccontando in giro che io
ero un molestatore e gliene avevo fatto di tutti i colori, per cui forse
da qui viene la mia diffidenza.
questo per dire che di fatto non si può fare finta che ci si addentra in
un terreno minato, dove la distinzione fra avance, convincere,
insistenza, mi stai rompendo il cazzo, abuso, non si definisce con
quattro parole su un manifesto.