From: luisamorgantini@???
Date: Sat, 15 Feb 2014 20:35:05 +0100
To: reteromanapalestina@???; actionforpeace@???; donneinnero@???; associazioneperlapace@???; bds_italia@???; selforuminternazionale@???
Subject: [donneinnero] Fwd: IL 25 FEBBRAIO IN PIAZZA PER CHIEDERE LA RIAPERTURA DI SHUHADA STREET
con preghiera di diffusione e partecipazione. Manifestazioni e incontri con i rappresentanti dei giovani contro gli insediamenti di Hebron e del coordinamento Comitati popolari per la resistenza nonviolenta palestinese saranno in Italia per la campagna Open Shuhada street. Il 18 a Rieti, il 19 a Milano, il 20 a Bologna, il 21 a Firenze, il 22 a Perugia, il 23 a venezia, il 24 a Brescia, il 25 a Roma, il 26 a Foligno, il 27 a Cagliari, seguite
per gli orari ww.assopacepalestina.org o su facebook. assopacepalestina. Qui appuntamenti a Roma.
IL 25 FEBBRAIO
IN PIAZZA PER CHIEDERE LA RIAPERTURA DI SHUHADA STREET
La popolazione
palestinese chiama tutte le persone che sono per la giustizia, il rispetto dei
diritti umani e per la pace a manifestare dal 21 al 25 Febbraio affinché la strada principale di
Hebron non rimanga una strada simbolo dell'apartheid.
AssoPace Palestina raccoglie l’appello e organizza un sit-in a Campo de Fiori e un incontro all’Ex
Lavanderia a Roma
Che cosa è Shuhada Street: è la via principale di Hebron, città dove vivono 170.000
palestinesi e 500 coloni israeliani e unica località, in tutta la West Bank,
oltre a Gerusalemme Est, dove gli insediamenti, o
"settlements", sono proprio all'interno del centro storico. Una volta
sede principale dei commerci cittadini, Shuhada Street oggi è completamente
inaccessibile: negozi e botteghe sono stati sigillati, persino le porte di
accesso alle abitazioni sono state murate dall'esercito israeliano. Riaprirla è
un primo passo verso la libertà e la giustizia per il popolo palestinese!
Come si è arrivati a questo punto: nel 1967, dopo la Guerra dei Sei giorni, che ha visto l'esercito
israeliano occupare i territori della Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme, un
gruppo di ebrei guidati dal rabbino Moshe Levinger, occupò un hotel a Hebron,
rifiutando di lasciarlo. Il processo di espansione della presenza ebraica
in quella da loro definita la "città dei patriarchi" è proseguito in
modo esponenziale, sia nell'interno della città che all'esterno dove è situata
la colonia di Kyriat Arba. Da qui il 25 febbraio 1994, Baruch Goldstein, partì
per fare irruzione nella moschea di Abramo e aprire il fuoco sui musulmani
in preghiera: 29 le vittime Dopo questo episodio, per la “sicurezza”
dei coloni, Shuhada Street, dove si sono insediati i coloni, è stata chiusa ad
auto e pedoni palestinesi e la città divisa in due parti: H1, sotto il
controllo palestinese, e H2, il centro storico con i principali edifici
religiosi, sotto il controllo israeliano.
Quale la situazione oggi: check point e telecamere sono ovunque in quella che è ormai diventata una
vera e propria ‘città fantasma’. ‘Morte agli arabi’, sono scritte che si vedono
di frequente sui muri, le finestre delle abitazioni palestinesi e persino ciò
che resta del mercato, sono difese da reti metalliche per evitare il lancio di
sassi e di oggetti da parte dei coloni. I palestinesi sottoposti a continui
controlli, le attività commerciali ridotte al minimo. Le provocazioni dei
coloni, con la protezione dell' esercito israeliano, e il loro tentativo
di occupare altre case palestinesi sono continue. I ‘Giovani contro gli
insediamenti’ (Youth Against Settlements), lo sperimentano ogni giorno,
sopratutto nella zona di Tal al Rumeida dove coloni fanatici si sono insediati
in case palestinesi cacciando i proprietari.
Cosa possiamo fare: il 25 Febbraio 2014 ricorre l’anniversario del massacro di palestinesi in
preghiera e, anche quest’anno, contemporaneamente alle manifestazioni che si
tengono in Palestina, i ‘Giovani contro gli insediamenti’ e molte altre
associazioni palestinesi hanno lanciato un appello affinché si manifesti a
livello internazionale per la riapertura ai palestinesi la strada centrale
della città. AssoPace Palestina ha raccolto l’appello e invita a manifestare,
partecipare agli incontri, diffondere informazione per contribuire a porre fine
ad una occupazione militare da parte di Israele che lede i diritti umani e
viola ogni legalità internazionale.
PER QUESTO VI DIAMO
APPUNTAMENTO IL 25 FEBBRAIO A ROMA:
Dalle ore 17
alle ore 19 per un sit-in a Piazza Campo dei Fiori
Dalle 20 all’ex Lavanderia, Piazza Santa Maria della
Pietà 5, incontro due
membri di Youth Against Settlements, Izzat e Jawwad, l'ambasciatrice palestinese in
Italia Mai Kaile e Luisa Morgantini, già vicepresidente
del Parlamento Europeo. L’evento sarà accompagnato da aperitivo palestinese,
musica e proiezione video di Livia Parisi.
www.assopacepalestina.org
Luisa Morgantini lmorgantiniassopace@???
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Livia Parisi liviaparisi@???
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http://listas.nodo50.org/cgi-bin/mailman/listinfo/donneinnero
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