[Redditoxtutti] ASILI NIDO E SCUOLE INFANZIA COMUNALI, UN V…

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Autore: usiait1@virgilio.it
Data:  
To: pop
CC: precari_roma, redditoxtutti
Oggetto: [Redditoxtutti] ASILI NIDO E SCUOLE INFANZIA COMUNALI, UN VOLANTINO DA UNIONE SINDACALE ITALIANA E RSU USI COMUNE DI ROMA CAPITALE (distribuito ieri in occasione di assemblea e incontri) Roma, 13fe


Comunicato - avviso - per pubblicazione, diffusione e divulgazione, grazie


UNIONE SINDACALE ITALIANA USI
fondata nel 1912 fedele ai principi dell’AITSegreteria prov.
intercatategoriale - federazione di Roma                                                                      USI ENTI LOCALI e RSU USI EE.LL.  ROMA CAPITALE (Giorgio Salerno, Carla
Salustri, Antonietta Principe)  LARGO VERATTI 25 00146 Fax
06/77201444 Tel 06/70451981 e mail usiait1@???, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, archivio storico usistoriaememoria.blogspot.com,
sito nazionale ufficiale www.usiait.it



Per
lavoratrici di ASILI NIDO e SCUOLE dell’infanzia del Comune di ROMA CAPITALE
L’Unione
Sindacale Italiana USI, ha proclamato lo
stato di agitazione cittadino e nonostante le promesse di RISOLVERE LE
QUESTIONI con i tavoli di trattativa, NON LO HA REVOCATO…non ci fidiamo
delle PROMESSE, CHIEDIAMO FATTI CONCRETI e scelte logiche, coerenti ed
efficaci, per FRONTEGGIARE LE CARENZE DI ORGANICO negli ASILI NIDO E NELLE
SCUOLE, che sono gestite sempre come un’EMERGENZA.


INVECE
IL DISAGIO E’ QUOTIDIANO, PER LE MANCATE SOSTITUZIONI VA A PESARE SULLE
EDUCATRICI E SULLE INSEGNANTI IN SERVIZIO, SU UNA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
DIVENTATA TROPPO PESANTE, NON RISPETTA
LE NORME SU SALUTE E SICUREZZA e il SOVRAFFOLLAMENTO, specie se il
personale utilizzato per le SOSTITUZIONI E LE SUPPLENZE, NON SOLO TEMPORANEE MA
ANCHE SUI VUOTI DI ORGANICO, RIMANE PRECARIO e con una continua girandola di
situazioni diverse, che rischia di scatenare la classica “guerra tra poveri”,
che NON VA BENE.


COSA SAREBBE LOGICO E
RAZIONALE CHIEDERE ALL’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA: AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE PER
CHI E’ GIA’ INSERITO (punteggi per servizio prestato e titoli di servizio), con
la REGOLARIZZAZIONE DI CHI E’ STATO CHIAMATO A LAVORARE PER LE SUPPLENZE BREVI,
integrando in apposita ulteriore fascia rispetto a quelle esistenti, per
EVITARE CHE SI RIPRODUCA LA SITUAZIONE DI 25 ANNI FA, con concorsi bloccati e
graduatorie ferme, CON UNA SERIE DI LAVORATRICI E LAVORATORI CHE FACEVANO LE
SUPPLENZE CON UNA SPECIE DI “LAVORO AL NERO LEGALIZZATO” e sempre in
competizione tra loro.     



E’
una situazione che va sanata, anche per la situazione di carenza di personale
necessario per sopperire alle assenze di personale previsto negli organici di
asili nido e di scuole dell’infanzia comunali, senza che si crei alcun danno o
penalizzazione rispetto a coloro che stanno già inseriti (in IV fascia per la
scuola dell’infanzia, per esempio).


Si
ribadisce che le supplenze devono essere GIORNALIERE e non ORARIE, non quindi
per la copertura minima (quando al Comune le mandano, le sostituzioni) delle
ore di “fuori rapporto”, ma per l’assenza dell’insegnante/educatrice titolare e
rispettando le normative europee e italiane sui contratti a tempo determinato
(Decreto Legislativo 368/2001 e modificazioni). DIRITTI PER TUTTE E LAVORO
DIGNITOSO PER TUTTE!


CRITERI DA
UTILIZZARSI PER LA CONCORSUALITA’ IN QUESTO SETTORE:


è vero, per la
nostra Costituzione
(articolo 97) nelle Pubbliche Amministrazioni si è assunti per concorso, però visto
che NON E’ PIU’ POSSIBILE anche tecnicamente il “corso – concorso”, LA
PROPOSTA CHE FACCIAMO E’ DI INSERIRE, per i precari e le precarie che
abbiano già lavorato per l’Amm.ne, una
valutazione “maggiorata” per l’anzianità di servizio maturata in termini di
punteggio (rispetto a chi fa il concorso e non ha mai lavorato per Roma
Capitale), NONCHE’ DI INSERIRE, nel totale dei posti e delle disponibilità
di posti messi a concorso per le varie figure, fasce e profili professionali, UNA “QUOTA DI RISERVA” FINO AL 40% del
totale dei posti messi a concorso pubblico, riservata al personale a tempo
determinato già utilizzato come
“precario”, che fa la prova concorsuale.


SI RISPETTEREBBE LA
“FORMA” imposta anche in Italia dall’Unione Europea, MA SI GARANTIREBBE LA
SOSTANZA, di avere la PROSPETTIVA DI UN LAVORO FUTURO E STABILE, BASTA
PRECARIETA’, LOTTIAMO SENZA TREGUA


fotinprop13febbraio2014LargoVeratti2500146Roma