Il 20.01.2014 12:42 blackflag ha scritto:
> On 01/19/2014 09:16 PM, gin(e) wrote:
>>
>> ---
>>
>> L'idea che avevamo avuto a bologna come tema è una cazzata con la
>> quale
>> si può però giocare con molti aspetti (vi avevo già dato un indizio):
>>
>> LA SCENA E' NON MORTA
>>
> ..
>> Bologna is nice for the masses,
>>
> gin(e)
>>
>
> Concordo con gin(e).
>
> Il mio pensiero e' che le cose son cambiate (ma dai???).
>
> Negli anni '90 c'erano i centri sociali, l'idea, l'attivismo. Morti i
> c.s. (prego evitare flames) e' morta anche la spinta di applicare alla
> tecnologia l'ideale (nel mio caso libertario).
>
> Ormai si parla di "nativi digitali" che utilizzano la tecnologia fin
> dalla culla e il termine "hacking" non fa altro che ricordare loro un
> filone di film mai visti. Lo stesso effetto che fanno a me i film
> cyberpunk degli anni '80 (nonostante ora cominci ad amarli).
>
> Ma.. e c'e' un ma! La tecnologia usata con tanta disinvoltura si sta'
> ritorcendo contro agli ignari utilizzatori della filosofia "non ho
> nulla
> da nascondere". La tecnologia comincia a volare, scopare
> (www.frixion.me), ad ammazzare, controllare etc. etc. etc.
>
> Qual'e' allora il ruolo dei "vecchi hacker"?
> Dal mio punto di vista e' far il processo inverso rispetto a quello che
> si e' sempre fatto quindi invece che usare l'etica hacker per superare
> i
> limiti delle tecnologie, usare i limiti delle tecnologie per diffondere
> l'etica hacker.
torando a un vibrazionle vecchio koan:
http://www.counselart.it/?page_id=4171
come mai solo perchè la locazione è napoli, c è bisogno di argomentare
senza senso ,ma anche senza filosofia?
etica hacker, ma nessuno che ancora dica: ah si i veri hacker impegnati
sono al sud...
vergogna