[Intergas] I: Ieri sera x la Via d'Acqua

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Autore: Giorgio
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To: Lista del coordinamento dei GAS milanesi, Gas Radici, noviadacqua
Oggetto: [Intergas] I: Ieri sera x la Via d'Acqua
Ciao a tutti,

giro questa mail per informazione a tutti voi con particolare attenzione a
chi considera compatibile EXPO con le iniziative di sovranità alimentare. Un
giorno - quando tutti si renderanno conto delle devastazioni compiute in
nome dell’EXPO - ci verrà chiesto da che parte eravamo.

Un Abbraccio

Giorgio



Da: NO Via d'Acqua [mailto:noviadacqua@gmail.com]
Inviato: giovedì 9 gennaio 2014 15:51
Oggetto: I: Ieri sera x la Via d'Acqua



"La verità fa male lo so"!

La conferma della non volontà a voler cambiare è l'esito dell'incontro di
ieri sera con i responsabili dell'amministrazione milanese e dei tecnici
interessati alla "Via d'Acqua".

C'è una grave emergenza! Abbiamo perso il diritto di cittadinanza.


Il bene pubblico dipende dall'interesse esclusivo dei grandi potentati se
non delle "vetrine" che si vogliono far apparire per nascondere anomalie e
schifezze insopportabili.

E' il caso della "Via d'Acqua" kilometri di fossato in cemento per far
defluire 2 metri cubi (40 centimetri) di acqua per scaricare quella del
laghetto di Expo; kilometri di fossato in cemento che attraversa in maniera
dissennata 4 parchi di Milano solo perché deve apparire come l'opera nuova
che l'evento Expo ha realizzato.

Decine di milioni di euro di tasse nostre che anziché ottimizzare il valore
paesaggistico e storico di un bene pubblico come i Parchi, li violenta con
l'attraversamento di un'opera inutile e insignificante.

E c'è la violenza nei confronti della volontà manifesta dei cittadini: 8000
firme raccolte a Trenno e Gallaratese, 5000 firme raccolte a Baggio perché
quest'opera non venga fatta o comunque venga radicalmente modificata
puntando decisamente alla valorizzazione dei nostri parchi.

Dopo aver smontato tutte le obiezioni di natura "tecnica" rispetto ai
tracciati, sono state avanzate obiezioni di natura politica: tempi,
espropri, gare d'appalto; ma è appunto la politica finora è stata latitante
e scoraggiante verso i cittadini, che pure si sono informati e mobilitati,
che non è capace e non ha la volontà di accogliere le proposte alternative
avanzate.

Un fatto è e rimane certo: la nostra volontà ha costretto la politica al
confronto; la nostra volontà (attraverso il coinvolgimento di altre migliaia
di cittadini, il presidio ai cantieri fino al blocco dei lavori) potrà e
dovrà costringere la politica ad assumersi la responsabilità di modificare
il tracciato a favore della valorizzazione dei Parchi.



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In allegato il COMUNICATO STAMPA