[Forumlucca] scusatemi, sono noioso, lo so, ma comunicare mi…

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Autore: Aldo Zanchetta
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To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] scusatemi, sono noioso, lo so, ma comunicare mi scarica
Dopo la truffa ATAC la truffa “cino-romana” (dietro ci saranno gli stessi?)



Ma governare non significa occuparsi di queste cose? Al diavoli i six pack e
i two-pack (e poi tutto questo inglese….per non far capire nulla al
cittadino?)



E Moretti che vuole aumentare il costo dei biglietti dei pendolari…



Aldo




Dalla Cina 2 milioni di biglietti falsi
Truffa per la linea Roma-Fiumicino


Sequestrati al porto di Livorno da uomini della Guardia di Finanza e
dell'Agenzia delle dogane i titoli di viaggio contraffatti per un valore di
28mln di euro. Erano nascosti in un container per mobili da ufficio


<javascript:void(0)> Lo leggo dopo

Dalla Cina 2 milioni di biglietti falsi Truffa per la linea Roma-Fiumicino


Non solo vestiti, gioielli, giocattoli e oggetti. Dalla Cina arrivano ora
anche i biglietti del treno falsi. Quelli del 'Leonardo Express', la linea
che collega Roma con l'aeroporto di Fiumicino. Oltre 2 milioni i titoli di
viaggio contraffatti sono stati sequestrati al Porto di Livorno dalla
Guardia di Finanza e dall'Agenzia delle dogane per un valore commerciale
totale che supera i 28 milioni di euro.

I biglietti erano nascosti in un container che avrebbe dovuto trasportare
mobili da ufficio. E invece, sottoposto a controllo con scanner, ha
evidenziato anche le sagome di 29 scatoloni con materiale cartaceo. Così le
Fiamme gialle hanno deciso di aprirlo e sono saltati fuori i biglietti.
Falsi, come ha certificato una perizia fatta da un funzionario di
Trenitalia.

Le indagini hanno permesso anche di risalire alla ditta cinese che li ha
ordinati e che si trova a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. Ora
bisognerà accertare le responsabilità del legale rappresentante
dell'azienda.

I biglietti ferroviari falsi sequestrati, se messi sul mercato, avrebbero
consentito agli ideatori della truffa di conseguire appunto proventi
illeciti per circa 28 milioni di euro. La merce era stata abilmente nascosta
all'interno di un container proveniente dalla Cina appena sbarcato sulla
banchina. I finanzieri e i doganieri hanno individuato un contenitore appena
sbarcato nel mese di aprile scorso dalla nave cargo 'Cosco-Qindao'. E' stato
effettuato un controllo più approfondito del suo contenuto attraverso l'uso
di apparecchiature scanner della dogana di Livorno che consentono di
effettuare un esame radiografico del materiale stivato con la rilevazione
delle sagome dei colli. In particolare, le forme che sono emerse dall'esame
radiogeno non potevano corrispondere solo ad armadietti e arredi vari per
ufficio - così come indicato sulla polizza di carico esibita dall'armatore
che aveva proceduto al trasporto dal Porto cinese di Ningbo - poiché
segnalavano la presenza anche di materiale cartaceo non ben identificabile.
E in effetti, l'apertura del contenitore e il suo completo svuotamento ha
consentito di scoprire che vi erano custoditi anche 29 scatoloni contenenti
circa 2 milioni di biglietti ferroviari del treno 'Leonardo Express', noto
collegamento su rotaia che - al prezzo di 14 euro - assicura ai passeggeri
in arrivo e in partenza dall'importante scalo aeroportuale romano di
Fiumicino di raggiungere il centro della capitale.

La falsità dei titoli di viaggio ritrovati è stata confermata da un
funzionario della società Trenitalia la cui perizia ha evidenziato che i
biglietti made in China si differiscono tecnicamente da quelli originali per
i caratteri della numerazione (quelli autentici sono più piccoli e più
spaziati); il peso della carta (cosiddetta 'grammatura') è inferiore e meno
consistente al tatto; la cromatura che porta un colore verde più sfumato;
l'effige sullo sfondo del biglietto di 'Leonardo da Vinci' è meno nitido.
L'attività di investigazione sui dati contenuti nella documentazione
doganale di trasporto, corroborata anche da ulteriori elementi informativi
in possesso della dogana di Livorno, ha consentito di individuare in una
ditta cinese, operante nella zona commerciale di Sesto Fiorentino (Fi),
l'azienda responsabile della truffa. La Procura della Repubblica di Livorno
è stata quindi informata degli elementi probatori acquisiti sull'ingegnosa
attività delittuosa di contraffazione, falsificazione e ricettazione
scoperta, assumendo la direzione delle indagini e disponendo la
perquisizione dei locali aziendali e privati dell'impresa cinese, i cui
esiti hanno permesso di individuare ulteriori prove sulla diretta
responsabilità dell'importatore cinese.

(19 giugno 2012)