[Forumlucca] TAV TORINO LIONE - LE BUGIE CHE CI RACCONTANO

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Autore: Aldo Zanchetta
Data:  
To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] TAV TORINO LIONE - LE BUGIE CHE CI RACCONTANO
OVVERO: LE COSE CHE NON CI DICONO



IN FRANCIA LAVORI RINVIATI AL 2030



Tav, la Francia congela l'alta velocità Pur ribadendo formalmente l'utilità
pubblica e l'urgenza della realizzazione della linea ad alta velocità
Torino-Lione, la Francia rimanda l'inizio dei lavori per la costruzione
dell'opera al 2030. di Giorgio Cattaneo - 30 Agosto we2013
La Francia dice sì alla linea Tav Torino-Lione “ma allo stesso la congela,
dilatando l’inizio dei lavori per la costruzione dell’opera al 2030”. Sulla
Gazzetta Ufficiale transalpina, segnala Andrea Mollica sul blog di Gad
Lerner, è stato pubblicato un decreto che solo in apparenza sembra
accelerare l’iter per il corridoio ferroviario italo-francese, fortemente
avversato dalla ventennale opposizione della valle di Susa, ormai condivisa
da larghi strati dell’opinione pubblica italiana: grande opera
misteriosamente assurda, mai motivata in modo serio, giudicata completamente
inutile dal punto di vista strategico e pericolosa per il suo impatto
sull’ambiente e sulla salute, nonché sulle finanze pubbliche, a unico
beneficio delle banche. Spacciata inizialmente come linea passeggeri, sul
modello Tgv, la Torino-Lione è bocciata dai numeri: traffico inesistente.
Convertita in linea per le merci, come doppione dell’attuale ferrovia
valsusina Torino-Modane, il risultato non cambia: la linea storica è
semi-deserta, segno evidente che Italia e Francia non hanno nessun bisogno
di una nuova arteria, tantomeno dai costi stellari.Da un lato, sottolinea
Mollica, la Francia ribadisce formalmente l’utilità pubblica e l’urgenza dei
lavori. Obiettivo: creare un itinerario d’accesso – che ancora non esiste –
al cantiere del tunnel di base di 57 chilometri nei pressi di Chambery. In
questo modo, potranno partire i lavori propedeutici alla costruzione
dell’infrastruttura, gli espropri dei terreni compresi tra i comuni di Saint
Jean de Maurienne, Avressieux, Francin e Montmelian. Tutte azioni ancora di
là da venire: sul versante francese, infatti, il progetto Torino-Lione non è
mai partito, se si escludono le “discenderie” preliminari realizzate anni
fa. E anche adesso che Parigi decide di cominciare finalmente a progettare
l’iter realizzativo, in realtà sembra puntare a rinviare il programma
all’infinito. “La decisione, che apparentemente sembra un’accelerazione
sulla realizzazione di questa infrastruttura ferroviaria, rappresenta invece
un pesante rallentamento”, spiega Mollica: “Nella dichiarazione di utilità
pubblica e urgenza dei lavori, l’orizzonte temporale degli espropri per
accedere ai cantieri viene infatti dilatato ad un ritardo massimo di ben
quindici anni”. La conclusione della fase preliminare dei lavori dunque
slitta addirittura al 2030? Questo “evidenzia il sostanziale congelamento
della Torino-Lione, coerentemente a quanto annunciato dal governo francese
nei mesi scorsi”. Nel rapporto “Mobilité 21” redatto dalla commissione
guidata dal deputato socialista Philippe Duron, infatti, il Tav era stato
escluso dalle opere prioritarie, alla luce delle attuali ristrettezze
finanziarie: “Il rapporto aveva indicato alcune opere ad alta velocità da
costruire con i fondi disponibili da qui al 2030, e tra queste non c’era la
Torino-Lione”.

A pagina 57 del documento, ricorda il blog di Lerner, gli autori del
rapporto Duron rimarcano come la saturazione della linea attuale – cioè la
condizione per la costruzione del collegamento-bis tra Italia e Francia –
potrebbe non verificarsi prima del 2035 o del 2040. “Di conseguenza, l’opera
viene classificata come non prioritaria, e come tale potrebbe non ricevere
fondi per la sua realizzazione nei prossimi anni”. Pertanto: “Senza fondi e
con lavori propedeutici spostati fino alla fine del 2029, la Francia pare
aver accantonato la Tav”. Articolo tratto da
<http://www.libreidee.org/2013/08/cantieri-solo-dal-2030-la-francia-congela-
la-torino-lione/> LIBRE