[Redditoxtutti] SOLIDARIETA' DA USI UNIONE SINDACALE ITALIAN…

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Autore: usiait1@virgilio.it
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To: pop
CC: precari_roma, redditoxtutti
Oggetto: [Redditoxtutti] SOLIDARIETA' DA USI UNIONE SINDACALE ITALIANA A OPERATORI-TRICI SOCIALI ED EDUCATORI DI MILANO SOC COOP SOCIALE TEMPO PER L'INFANZIA ONLUS ALLE PRESE CON TAGLI DELLA GIUNTA AMBROSIAN



Comunicato sindacale - avviso - per pubblicazione, diffusione, divulgazione, grazie
trasmette USI Unione Sindacale Italiana segr. nazionale e mail usiait1@???,
blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito nazionale ufficiale www.usiait.it
federazione intercategoriale di Milano Via Zamenhof 6 tel. 02 54107087 fax 02 54107095 e mail milano@???

MILANO: ANCHE LA GIUNTA COMUNALE E L'AMMINISTRAZIONE GUIDATA DA PISAPIA, TAGLIA
FONDI E SERVIZI, ORA TOCCA AI CENTRI DIURNI PER MINORI DELLA ZONA 8.
SONO FORTEMENTE A RISCHIO POSTI DI LAVORO, PRECARI
CON CONTRATTI NON CONFERMATI, UN SERVIZIO ALLA COLLETTIVITA' RIDOTTO ALL'OSSO.
LA PROTESTA DI EDUCATORI ED EDUCATRICI E DEL PERSONALE, A PARTIRE DA QUELLI DELLA
SOC COP SOCIALE "TEMPO PER L'INFANZIA" ONLUS, CON ASSEMBLEA IL 20 GIUGNO 2013.
LA SOLIDARIETA' E L'IMPEGNO AD ATTIVARSI A LIVELLO DI COLLEGAMENTO E RETE NAZIONALE,
DA PARTE DELL'UNIONE SINDACALE ITALIANA USI, A SOSTEGNO DI QUESTE ESPERIENZE
DI AUTORGANIZZAZIONE E DI MOBILITAZIONE DAL BASSO
(sotto il volantino comunicato di educatori e operatori milanesi, che riceviamo e inoltriamo)

                                                                ASSEMBLEA OPERATORI SOCIALIIn seguito alla comunicazione del 13
giugno 2013, inviata a tutti i gestori dei centri diurni della zona 8, a nome
del Comune di Milano, dalla Coordinatrice del Servizio Sociale della Famiglia
della zona 8, Patrizia Riminucci, e nell’ipotesi che questo sia solo il primo
atto di una serie di comunicazioni che a breve raggiungeranno tutti i gestori
dei servizi delle complessive zone del Comune di Milano, abbiamo deciso di
convocare un’assemblea generale aperta a tutti gli operatori sociali presso la
nostra sede di via Bechi n. 9 il giorno 20/06/2013 a partire dalle ore 17.00.Riteniamo che in un contesto di crisi
economica e finanziaria come quello che si è andato affermando, e che sta
travolgendo l’intero Paese e il suo stato sociale, il modo migliore di fare
fronte all’emergenza che ne deriva, sia valorizzare l’importanza dei servizi e
delle prestazioni sociali minime ed essenziali, in favore di chi versa in
condizioni di difficoltà e svantaggio, come peraltro afferma la nostra Costituzione.La crisi finanziaria ha colpito in
misura importante anche le risorse della nostra amministrazione comunale, che
si trova a dover operare revisioni e tagli per riuscire a quadrare un bilancio
che deve raschiare spiccioli dal fondo della pentola in favore del sociale, ma
che non sembra avere gli stessi imbarazzi di fronte ai finanziamenti delle
grandi opere.La stessa amministrazione comunale ha
riconosciuto il valore dell’intervento educativo in area minorile dei centri
diurni attraverso l’attivazione del percorso di accreditamento, che avrebbe
dovuto concludersi entro la fine del mese di giugno, del corrente anno.Tale percorso è stato sospeso in maniera
del tutto inaspettata e informale e sostituito da voci di corridoio; uno stillicidio
di voci di servizio più o meno informali, che hanno ventilato via via l’ipotesi
di rinvio dell’accreditamento, quella di riduzione indiscriminata degli invii e
del blocco dei rinnovi delle impegnative per il II semestre 2013.Alle voci sempre più precise si sono sostituiti
i primi atti formali da parte del Comune, come quello citato in testa al
presente documento.La giustificazione è sempre la stessa,
come se di fronte alla formula del “non ci sono più soldi” si possa sacrificare
qualsiasi cosa, anche il nucleo irriducibile delle prestazioni dei livelli
essenziali che devono essere garantiti costituzionalmente su tutto il
territorio nazionale.Noi siamo convinti che qualsiasi
richiesta di riduzione della frequenza dei minori dei servizi alla persona a
cui sono stati destinati, deliberata in maniera generalizzata, e senza criteri
che tengano in considerazione i bisogni, i disagi le situazioni di crisi che
hanno dato vita ai progetti educativi individualizzati, così come emerge
dall’atto inviato dalla Direzione Centrale Famiglia, Scuole e Politiche Sociali
di zona 8, non sia solo la risposta sbagliata in relazione alla fragilità dei
percorsi, degli individui, delle loro famiglie che faticosamente e lentamente
nel corso dei mesi e degli anni hanno provato a costruire coesione ed
integrazione sociale attraverso i nostri presidi, ma risulta, proprio in questo
senso l’ennesimo atto di spreco nell’utilizzo delle risorse pubbliche, cioè il
modo peggiore di gettare al vento le risorse frutto del duro lavoro dei
cittadini contribuenti.Riteniamo che sia compito delle
amministrazioni, e di chi è deputato a progettare ed organizzare servizi e
prestazioni di intervento alla persona, garantire il reperimento delle risorse
adeguate a rispondere ai bisogni delle comunità territoriali di riferimento.Questo tipo di intervento, inoltre, non
solo grava sugli individui, le famiglie e le comunità che vivono in stato di
forte disagio spingendole verso il baratro dell’emarginazione sociale, ma
genera un nuovo fronte di emergenza sociale di un  numero elevato e non ancora quantificabile di
educatori ed operatori sociali che si stanno vedendo, in questi giorni,
recapitare lettere di riduzioni degli incarichi orari di lavoro, comunicazioni
di licenziamento o di mancata disponibilità di rinnovo contrattuale per i
precari in scadenza.Molte realtà del Terzo Settore rischiano
di essere a loro volta cancellate da questa iniziativa di errata politica
amministrativa, trascinando con sé tutte le competenze che da anni hanno
sorretto il lavoro certosino di tessitura della trama di solidarietà sociale.Cooperative sociali, comitati,
associazioni, aziende di promozione sociale sono a rischio di crollo e
chiusura; vengono così abbandonate ai propri destini le stesse realtà che sono
state coinvolte nel processo di sostegno della rete che sperava, nella nostra
città, in un cambiamento della direzione del vento, e che ora se lo trova in
faccia, con tutta la sua portata devastante.Il prezzo della salvezza di tali
organizzazioni viene così fatto pagare a chi da anni ha accettato le
infinitesimali frammentazioni del proprio lavoro, la precarietà contrattuale contraria
ai principi di progettualità basate sul valore delle relazioni d’aiuto,
accettando corrispettivi economici del tutto inadeguati al carico di responsabilità
e di esposizione umana caratteristici di questo lavoro.Per questo vi invitiamo all’assemblea
del 20/06/2013, per discutere insieme le modalità di rispondere immediatamente
e con urgenza a tale emergenza, per affermare e denunciare, con ogni mezzo, il
nostro disprezzo verso politiche che sottraggono risorse al sistema di sostegno
sociale e solidarietà e che generano inevitabilmente nuovo disagio, mentre
attorno a noi costruiscono una gabbia di grattacieli entro cui imbrigliare la
frammentazione sociale, e per rendere inerte ogni forma di dissenso politico
nella gestione delle nostre vite sempre più unilaterale e sorda ai bisogni
delle categorie più fragili.Vogliamo condividere risorse, competenze
e percorsi per costruire insieme una forma di difesa della rete che abbiamo
contribuito a costruire negli anni e per occuparci della difesa dei nostri
diritti di lavoratori contro la precarizzazione nostra e delle nostre famiglie.Coinvolgete tutti i colleghi del settore
ed affini che conoscete.Stanno togliendo dei diritti anche a noi
che ci siamo sempre battuti per i diritti degli altri.È arrivata l’ora di rivendicare con
forza i nostri diritti!!! Vi aspettiamo!!!GLI EDUCATORI E GLI OPERATORI SOCIALI
DELLA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS “TEMPO PER L’INFANZIA”ASSEMBLEA GIOVEDI’ 20 GIUGNO 2013 ALLE ORE
17.00 IN VIA BECHI N. 9 A MILANO (MM LINEA ROSSA – FERMATA GORLA)