Ciao a tutti.
> 10 anni fa, ma anche 5, eravamo ancora qualcosa di "nuovo", "strano"
> e,
> per qualcuno fuori dal nostro giro, forse anche "interessante".
> Ora siamo sommersi dalla tecnologia, dalla rete, dai dispositivi -
> tablet, smartphone, occhialiminchia e via scorreggiando - che non
> significa che ci sia maggiore consapevolezza, anzi, ma che da "ah
> quelli
> fiki che si occupano di tecnologia" siamo tornati nel buio dei soliti
> estremisti che rompono le ovaie/coglioni e via discorrendo. Secondo me hai centrato una questione improtante, diciamo che sarebbe
una delle prime cose delle quali vorrei confrontarmi al prossimo
pre-hack. Faccio un salto indietro nel tempo per spiegarmi...
Per me alle origini il bisogno che mi muoveva era il comunicare
(prima ancora che imparare, mettermi alla prova, etc etc).
Ai tempi c'era FidoNet ed era "il nuovo" e si interagiva in liberta'.
Il ruolo dei "vecchi" era metterci un pc e una linea fissa (e il
costo delle telefonate a mezzanotte!), oltre al tempo libero.
Oggi il bisogno non e' cambiato, ma "guru, geeks e lamers" comunicano
allegramente da dispositivi sempre piu' _mobile_ e spettegolano su
FB (oltre a fare cose piu' nobili) senza sentire il bisogno che noi
"vecchi" spieghiamo loro come installare GPG sul pc che non usano
ormai magari da piu' di un anno (anch'io taglio con l'accetta).
O riusciamo ad evidenziare il bisogno di privacy, di reti "libere"
(libere dalla censura, costi mensili ad un provider, dove si trovano
"cose" differenti, neutralita', etc), etc. ...oppure non vedo perche'
non debba essere solo la minoranza di giovani gia' polarizzati ad
interessarsi all'HackIt :/
Personalmente credo che, mantenendo la visione politica che ci
caratterizza, dovremmo evolvere per "mordere" maggiormente nel bacino
delle nuove generazioni. Non voglio pensare che gli scandali tipo PRISM
siano l'unica speranza per raccogliere seguaci, figli di un'aumento di
coscienza che non e' dipeso da noi.
Presumo che molti qui possano condividere questa lettura, ma non mi
stanco di sottolineare quando questa opzione secondo me deve essere
prioritaria rispetto al resto.
> Ognuno di noi, se e quando ci riesce, "deve" lavorare politicamente
> perché "la gente" prenda consapevolezza di quel che le accade attorno Quoto al 100%, il punto e' il "come" IMHO, non il "se".
Credo che sarebbe un capanna dei suki interessante, come minimo.
> Visto quanto sopra, sempre che quanto sopra abbia senso, la proposta
> di
> Ginox mi parrebbe proprio buona:
> è vero, è faticoso farsi 3 we all'anno a zonzo per lo stivale. Ma è
> faticoso anche 1, visto l'andazzo degli ultimi due anni. Consenso.
> Solo che facendone uno solo io per esempio per quest'anno sono
> fottuto,
> che ho saltato il giro e continuando come abbiamo sempre fatto devo
> aspettare il 2014; con la proposta di Ginox avrei qualche possibilità
> con Bologna a novembre (per rimanere alla sua proposta) e poi chissà. Stessa cosa anche per me, ci terrei davvero tanto a non fare un salto
di due anni e ho la sensazione che siamo in molti a non essere riusciti
a partecipare quest'anno e che vorremmo una seconda (e magari una
terza)
occazione.
> Oltretutto - e qui torno alla mia proposta dell'anno scorso, che poco
> sostenni ma che mi rimane ancora a frullar pel capo - in "modalità
> ginox" si potrebbe anche provare a relazionare la nostra presenza, in
> quanto comunità acara, con una comunità in lotta - vedi la Val Susa,
> ma
> non solo - e quindi diventare ulteriormente strumento di servizio
> alle
> lotte, oltre che ai bla bla bla di cui sopra. Anche qui contate su di me naturalmente!