Re: [NuovoLab] [forum Sinistra Europea GE] Genova, il cantie…

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Autore: giacomo casarino
Data:  
To: forumsege@yahoogroups.com, forumgenova inventati, raffaele niri, paolo regolini, francesca dagnino
Oggetto: Re: [NuovoLab] [forum Sinistra Europea GE] Genova, il cantiere della sinistra
Stiamo freschi, se questi tre rappresentano/garantiscono il primato ligure nella fondazione del nuovo partito o cantiere di sinistra che dir si voglia. Voglio essere irriverente: 1) l'icona di don Gallo, ubiquitario (patrocina e benedice tutti, da SEL al vicesindaco "edilizio" Bernini a ogni possibile soggetto vagamente di sinistra), creando un po' di confusione mentale nei suoi sconfinati ammiratori; 2) Sergio Cofferati, speranza mancata nei primi anni'90, ma indubitabilmente "destro", come conferma la sua esperienza di sindaco di Bologna; 3) il sindaco Doria, del quale che cosa si può dire: punto interrogativo o nullismo politico?
Se questi hanno da essere i campioni del nuovo partito, sovviene la citazione di Virgilio, dall'Eneide: "ab uno disce omnes", da uno solo puoi immaginarti tutti gli altri.
Giacomo Casarino

To: forumsege@???
From: gawen52@???
Date: Tue, 23 Apr 2013 07:35:07 +0200
Subject: [forum Sinistra Europea GE] Genova, il cantiere della sinistra


























      Repubblica Genova




Genova, il cantiere della sinistra

Doria, don Gallo e Cofferati: prove tecniche del partito che verrà

RAFFAELE NIRI



IMPROVVISAMENTE tutte le strade (della politica) portano a Genova. Non

solo perché ci vivono tre personaggi fondamentali in questo spicchio di

storia della sinistra (in ordine alfabetico: Sergio Cofferati, Marco

Doria, don Andrea Gallo), ma anche perché il clima genovese è quello che —

tradizionalmente — più si addice agli esperimenti della politica.

LE NOTIZIE, prima di tutto. Ieri sera è saltata la direzione del Pd

(aggiornata a domani pomeriggio alle 17,30): «Riunirci tra noi, senza

neanche la presenza dei parlamentari, a Roma per il giuramento di

Napolitano, non avrebbe avuto senso — spiega il segretario Giovanni

Lunardon — Se vogliamo discutere a fondo delle cose — e oggi tutti

vogliamo farlo — dobbiamo conoscere tutti i dati sul piatto».

E, sempre alla luce del sole, c’è il netto richiamo del neodeputato di Sel

(nonché segretario ligure) Stefano Quaranta «alla maggioranza degli

elettori del centrosinistra affinché trovino uno sbocco politico nella

nascita di un nuovo soggetto della sinistra, che appartenga al socialismo

europeo e che abbia l’ambizione del governo. Noi di Sel ci saremo insieme

a tanti altri che, come noi, chiedono chiarezza ideale e progettuale e una

classe dirigente nuova e credibile».

Poi c’è un grande lavorìo, con lacerazioni personali e generazionali, che

prima o poi verrà a galla. Cofferati sarà protagonista il 30 aprile (con

Barca, Landini e Rodotà) del confronto dell’area più lontana da Renzi —

quindi a cavallo tra chi sta dentro e chi sta già fuori dal Pd, ma che

presto potrebbe sfociare in un soggetto chiaramente “di sinistra” — mentre

nei momenti più acuti

della crisi di questi giorni Vendola ha parlato al telefono sia col suo

Grande Vecchio (cioè don Andrea Gallo) che con i due sindaci che fanno

riferimento — pur non indossando la maglietta di Sel — a quella forza

politica: Marco Doria a Genova e Giuliano Pisapia a Milano. Entrambi,

sollecitati a più riprese, avevano dichiarato di sentirsi più a loro agio

senza una maglietta di partito: ma mentre Pisapia continua ad avere col Pd

un rapporto strettissimo (tanto è vero che, uscito dalla giunta Stefano

Boeri, è stata chiamata al bilancio l’eurodeputata genovese del Pd

Francesca Balzani), l’amore tra Doria e piazza della Vittoria è piuttosto

sfilacciato.

Tradotto: se nascerà un nuovo soggetto a sinistra di quel che resterà del

Pd (e difficilmente sarà Sel) ecco che i tre genovesi (don Gallo nel ruolo

del Grande Vecchio, Marco Doria come ala al governo degli enti locali,

Cofferati — con Landini — per il rilancio della mobilitazione dei

lavoratori) diventeranno fondamentali.

Già, ma con che base? Nelle

sezioni del Pd (in realtà si chiamano circoli, ma sono i militanti stessi

a non aver mai cambiato dizione) il confronto è molto acceso: qualcuna ha

aperto le porte anche domenica mattina (ad esempio a Voltri, in

Valpolcevera, altre minori), nessun gesto clamoroso (del resto la lenta

emorragia continuava anche senza la vicenda Marini-Prodi: tessere a

meno dieci per cento, rispetto allo scorso anno) ma moltissima

arrabbiatura. La base (e gran parte del vertice, peraltro) con Berlusconi

non ci vuole proprio andare. E nelle zone dove Doria sconfisse Pinotti e

Vincenzi (Centro storico, Valpolcevera, Carignano, levante) sarà più

facile raccogliere la protesta.



--

Carlo

Forum Sinistra Europea Genova

http://versose.altervista.org/

http://sinistraeuropeagenova.wordpress.com







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