[NuovoLab] Musacchio: un autentico saggio di teoria politica

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Autore: giacomo casarino
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To: forumsege@yahoogroups.com, forumgenova inventati, Giorgio Moroni, paolo regolini
Oggetto: [NuovoLab] Musacchio: un autentico saggio di teoria politica
Un tempo, quando la discussione politica era meno incentrata su narrazioni e tradimenti, rischiando pure di essere un pò ideologica ma cercando di ragionare su le opzioni in campo, si provò ad approfondire il tema del rapporto tra alternanza, alternativa e grandi coalizioni. Era l'inizio della seconda repubblica italiana, con lo scioglimento del Pci e l'avvio, che appena si intravvedeva, della Europa del pensiero unico. In molti si sostenne che alternanza e grandi coalizioni potevano essere due facce della stessa medaglia. Ieri Napolitano ce lo ha ricordato, quando ha sottolineato che se non si hanno i numeri per una legittima alternanza si deve procedere per larghe intese. D'altronde è ciò che accade in Grecia o in Olanda e che è accaduto, e può tornare ad accadere, in Germania. Naturalmente questo vale se ci sono politiche in qualche modo compatibili. Purtroppo questi 20 anni ci dicono che spessissimo alternanza e grandi coalizioni hanno precisamente fatto le stesse politiche. Si discuteva allora molto di come l'alternativa potesse non soccombere a questo gioco di specchi e alle logiche del pendolo. Dicemmo che fondamentale era avere un altro punto di vista da quello dell'alternanza. E averlo sui punti di fondo e cioè la centralità della società, del conflitto e della trasformazione. Mentre l'alternanza ha al centro la governabilità e le compatibilità. Ed usa il maggioritario per imporsi sull'alternativa mettendola con le spalle al muro col ricatto di espulsione dalla politica. Si può dire tra l'altro che finchè c'è stata una sufficiente dialetttica tra alternanza e alternativa si è pure riusciti a contenere la crisi della politica. Se la dialettica si riduce a quella tra alternanza e grandi coalizioni, come è in parte oggi, le cose cambiano. E cambiano per la democrazia. Ricostruire una forza dell'alternativa per me resta centrale anche se oggi questo probabilmente non potrà farsi a partire dalla resistenza del vecchio quanto dall'irrompere del nuovo. Ma è fondamentale provarci perchè ci si avvia ad una nuova stretta, presidenzialistica e governistica, che vuole completare l'opera.