Il giorno Wed, 3 Apr 2013 11:12:53 +0200
pasky@??? ha scritto:
> > comunque, se dopo questa mail non rispondo non è che sono a corto di
> > argomentazioni, è che me ne vò a nanna e domani ho da fà, al
> > massimo ci si rivede più vecchi.
>
> Da quel che dici dobbiamo stare a bocce ferme e tenerci la "puzza",
> perchè comunque vada lavoriamo in un sistema capitalista, e sin qui
> hai scoperto l'acqua calda, ma ciò non vuol dire che devo esserne
> schiavo e servo, questo sistema l'ho subito non me lo sono scelto,
> personalmente scelgo "con molta cura" con chi lavorare chi meno, di
> lavori per conto dello sbirrume di ogni ordine e grado, e direi puzza,
> ne ho rifiutati tanti e continuerò a farlo nella consapevolezza che
> vi saranno altre merde che lo faranno, ma per me appunto restano
> merde, senza se e senza ma, certo non posso pretendere che siano
> tutti come pasky, ma posso scegliere con chi condividere una minerale
> o meno, sono un privilegiato che riesco a scegliere con chi lavorare e
> con chi no rimettendoci anche a livello economico?
Non sia mai che tu pensi che voglia farti cambiare opinione :)
Sono scelte quelle che fai. Il punto è piuttosto la differenza nel
valutare taluni "datori di lavoro".
Personalmente non lavorerei per implementare tecnologie di repressione
ma, imho, un'altra cosa è una tecnologia di controllo che abbia come
scopo di gestire per esempio un anagrafe, l'amministrazione e i relativi
pagamenti di un qualche attore che non ci piace. metti polizia e/o
forze armate in paesi estremamente diversi da quelli che normalmente
conosciamo.
>
> Forse si e forse no, la vita è fatta di scelte e le faccio sempre
> con consapevolezza e coscienza politica rimettendoci ovviamente,
> ma resto coerente con quel che predico razzolando di conseguenza.
>
> Come ha detto anche Elettrico nel nostro campo possiamo ancora (per
> poco) scegliere con chi lavorare e se essere guardia o ladro, se
> essere schiavo del capitalismo, suo servo e controllore, opprimere e
> reprimere o utilizzare i suoi mezzi per dare sviluppo e tecnologia ai
> cosiddetti paesi sottosviluppati (meglio sfruttati e sottomessi) come
> vedi i lavori non sono tutti uguali ed al soldo del capitalismo,
> molti ragazzi con cui ho collaborato anche in egitto hanno appreso la
> conoscenza dal sottoscritto e si sono messi a lavorare senza dover
> necessariamente emigrare e scusate se vi sembra poco..
>
Assolutamente non è poco, ma ci devi arrivare a una situazione simile.
Mi spiego, come scrivevo anche ad Elettrico, la cosa figa sarebbe che
questa gente ti chiami per apprendere conoscenze e che le usino per il
"bene del popolo".
Ma il nord africa non è l'Africa. In nord africa c'è una cultura,
alfabetizzazione, infrastrutture e forza sociale che in altri paesi non
esistono.
Per arrivare a questo livello è necessaria una situazione stabile in
cui la gente possa coltivare altre attività oltre all'attività che ti
dà da mangiare.
Perchè se passi tutto il giorno a inventarti quello che ti mangerai la
sera non hai tempo di andare da Pasky ad apprendere informazioni ma
soprattutto non te ne frega un cazzo di apprendere informazioni che non
ti diano subito il pane.
Non puoi fare un discorso sociale di rivolta se quello davanti a te ha
fame e si deve pure difendere da poliziotti, militari, ribelli di
indefinita provenienza, persone armate e qualsiasi altra minaccia che
ti possa venire in mente.
Sta gente vuole protezione e stabilità, vuole smettere di avere paura e
vuole mandare senza preoccupazioni il figliame a scuola.
Mi dispiace ma qcn questa "protezione" la deve garantire. Poi ci
si può anche andare addosso contro questo qcn ma la realtà che ho
incontrato/scontrato m'ha fatto ragionare cosi.
E' come stare constantemente sotto sgombero, che attività riesci a
portare avanti? Che ragionamenti riesci a sviluppare se ogni giorno
devi pensare semplicemente a difenderti?
Ora mettici tutto quello che ti pare in quel qcn, che siano in divisa,
che siano I comitati di difesa della rivoluzione cubani o i guardiani
della rivoluzione iraniana, la Cia o gli arditi del popolo ...
> Come si diceva una volta?
> "socializzare saperi senza fondare poteri"?
> "information wants to be free"?
>
> Io ci credo e resto coerente.. e tu?
>
Se cambiare idea, dopo l'acquisizione di nuove conoscenze, testate
nuove realtà, ragionati nuovi comportamenti vuol dire non essere
coerente allora non lo sono.
A me piace toccare con mano e vivermi le esperienze direttamente. Farmi
le mie proprie opinioni senza pregiudizi e soprattutto saper
distinguere.