GEOGRAFIE RESISTENTI
proiezioni e dibattiti sui nuovi confini della lotta
BENEFIT - Legal Team - NOTAV
Questa iniziativa è volta a proporre spunti di riflessione in grado di connettere l'esperienza di questi anni di lotta sofferti insieme ad altri contesti e modalità che condividono con il movimento lo spirito di autodeterminazione e la necessità di non soccombere alla volontà del potere; quello che si manifesta attraverso colate di cemento, sfruttamento aggressivo delle risorse naturali e che difende i propri interessi attraverso la mano violenta della repressione e alla criminalizzazione di chi si organizza per frapporre il proprio corpo a tali interessi. Speriamo sia un momento utile di confronto e riflessione durante il quale immaginare scenari futuri. La volontà degli organizzatori non è quella di proporre ricette o punti di vista inalienabili su dinamiche internazionali contemporanee: ma offrire un altro spazio entro il quale condividere, ognuno con la propria sensibilità, una visione del mondo.L'iniziativa consiste in quattro giorni di proiezioni e dibattiti, curati e organizzati da Luca Cechet Sansoè e la Società Geografica Resistente con il sostegno de La Credenza e Notav.info. La visita in valle del comitato CITTADINI E LAVORATORI LIBERI E PENSANTI di Taranto è promossa da Confederazione Cobas Torino e Movimento No Tav. Le proiezioni dei documentari sono offerte dai detentori dei diritti. Le spese logistiche saranno supportate da iniziative di autofinanziamento.
Bussoleno. venerdì 01 marzo. Teatro Don Bunino - piazza cavour 3.
PRIMAVERA IN KURDISTAN ore 21:00
(80', Ita, 2006) di Stefano Savona
Il regista Stefano Savona raggiunge il nord dell'Iraq poco dopo la caduta del regime di Saddam Hussein. Se per i curdi dell'Iraq è iniziata una nuova era, la lotta per il riconoscimento dell'identità del popolo curdo in Turchia entra in una fase ancora piu difficile. Il regista intraprende un viaggio lungo un mese insieme a un'unità di combattenti del PKK per raggiungere il confine con la Turchia. Durante il viaggio, fatto di lunghe marce tra panorami meravigliosi e incontaminati di montagna, il gruppo passerà qualche giorno in un campo femminile nel quale si preparano le combattenti alla lotta per la libertà e si educano gli uomini a una mascolinità rispettosa del ruolo femminile nella società. Raggiunto il confine, i guerriglieri vanno incontro alla loro guerra e, in molti casi, alla morte. L'intero viaggio è narrato dal punto di vista di Akif, curdo figlio di emigrati in Germania, che ha lasciato l'Europa per ricercare le proprie origini e lottare per il suo popolo.
NOTRE CORPS EST UNE ARME - PRISONS
(12', Fra, 2012) di Clarisse Hahn
Bedia e Ayfer, due donne militanti del partito comunista curdo, raccontano anni dopo il loro sciopero della fame nelle prigioni turche. Sono menomate, ma la frontalità delle loro parole segue le inquadrature e mostra una coerenza che stupisce. La testimonianza è seguita da immagini d'archivio dell'attacco dell'esercito alle proprie carceri contro i militanti curdi nel 2000: una di loro grida all'operatore perche testimoni. La politica dei corpi e il confronto con la storia si illuminano in una frase: «Il nostro corpo è un'arma, un fucile carico con cui sparare per la vittoria». INTERVERRA' DANIELE PEPINO
Bussoleno. Sabato 02 marzo. Teatro Don Bunino - piazza cavour 3.
Immaginare in movimento ore 16:00
Confronto aperto: specchio / icona / espressione. Interverranno Carlo Bachschmidt, Daniele Gaglianone, Antonio martino, Manuel Coser, Manolo Luppichini. Moderano Luca Abbà e Luca Cechet Sansoè
ISQAT AL NIZAM - AI CONFINI DEL REGIME ore 21:00
(74', Ita, 2012) di Antonio Martino
Cosa sarà della Siria, non è facile prevedere. Molti sperano che la famiglia Assad passi la mano democraticamente dopo 40 anni di dittatura, ma tanti temono che trascinerà tutti nel baratro prima di scomparire. La maggioranza si augura che la rivolta del popolo continui ad essere non violenta e in mano ai giovani come simbolo di speranza, ma già ora al sangue del regime si risponde con le stesse armi. Alcuni auspicano un intervento risolutore esterno, ma tanti lo temono perche foriero di una possibile guerra civile. ISQAT AL NIZAM è un racconto oggettivo, crudo e toccante, che vuole fare chiarezza sulla nascita della primavera siriana: dalle prime violente repressioni del regime, al doloroso esodo degli oltre 20.000 rifugiati in Turchia; dall'incessante lavoro degli attivisti in rete, alla continua diserzione dei militari ex governativi. Una raccolta di testimonianze inedite e immagini spesso rubate, che rendono questo film un documento unico. INTERVERRA' L'AUTORE
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Passeggiata in Clarea ore 09:00
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Bussoleno. Domenica 03 marzo. Teatro Don Bunino - piazza cavour 3.
DELL'ARTE DELLA GUERRA ore 21:00
(84', Ita, 2012)di Silvia Luzi e Luca Bellino
Milano, agosto 2009. Quattro operai salgono su un carroponte a 20 metri di altezza all'interno del capannone della INNSE, la storica INNOCENTI di Via Rubattino, l'ultima fabbrica ancora attiva all'interno del Comune di Milano. Vogliono fermare lo smantellamento dei macchinari e impedire la chiusura della fabbrica. Il capannone viene circondato da centinaia di poliziotti e in poche ore arrivano sostenitori da tutta Italia. I quattro operai restano per otto giorni e sette notti a piu di 40 gradi sospesi in uno spazio di pochissimi metri quadri. La stampa nazionale parla di lotta operaia, ma è qualcosa di diverso. C'è una strategia chiara. C'è un esercito organizzato. Ci sono regole precise. E' una guerra con un paradigma applicabile a ogni forma di lotta. INTERVERRANNO GLI AUTORI
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