Re: [Hackmeeting] riflessioni su Indymedia in UK

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Autore: ameba00x
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] riflessioni su Indymedia in UK
Il giorno Fri, 22 Feb 2013 13:13:52 +0000
bomboclat@??? ha scritto:

> On Fri, Feb 22, 2013 at 12:39:09PM +0000, tibi@??? wrote:
> > On 22.02.2013 10:52, ameba00x wrote:
> >
> > >Anche perch? non dimentichiamolo ma indymedia italia non pagava un
> > >cazzo ed ? stata una brutta abitudine.
> >
> > scusa? in che senso? a cosa ti riferisci?
>
> provo ad interpretare l'ameba pensiero:
> il server era gentilmente prepagato da anonimo benefattore.
> pagarsi le bollette porta a dover fare iniziative di finanziamento.
> se non ho frainteso.


bombo mi leggi nel pensiero.
indy italia sembrava che stesse là per potere divino e nessun qui in
terra si sbatteva dal punto di vista finanziario a sostenerlo.

ci si è mal abituati secondo me

Quoto Elettrico e ti rispondo senza aprire ulteriori flames:

Elettrico <elettrico@???> ha scritto:

> Il 22/02/2013 08:52, ameba00x scrisse:
> >
> > QUesto non è avvenuto e la gente s'è cacata er cazzo disinamorata da
> > uno strumento che faceva acqua da tutte le parti visto che non era
> > stato aggiornato da anni.
>
> ah certo, il problema era lo strumento non cutting-edge-technology.
> guarda detto sinceramente a me che la gente se ne andasse perchè il
> software non era aggiornato o perchè non gli piaceva lo stile grafico
> del sito non me ne è mai fregato un cazzo, anzi.


aspè, quando leggi "strumento" capisci l'insieme di tutta indy non solo
un cms. Capisci l'intero metodo utilizzato per gestirlo, dal metodo
del consenso alle relazioni internazionali, alla gestione tecnica fino
ad arrivare al cms e blablabla.

indymedia era lo strumento non sf-active tout court.

sempre + spicci

ameba00x