UGO MATTEI a proposito delle liste di Rivoluzione civile: "Non risultano rappresentati in alcun modo serio, sistematico ed unitario [???]: gli studenti, i precari della conoscenza, gli artisti dei teatri occupati, il movimento per l'acqua pubblica, i disoccupati, i sottoccupati, i protagonisti delle lotte contro la Tav e le grandi opere, gli attivisti per la pace, i sindacati di base, i pastori sardi, il vasto movimento che si era raccolto intorno al «No Monti Day» e sicuramente dimentico qualcuno con cui mi scuso da subito [...]_____________________________________________________________________
E' tanto il profluvio di critiche sulle liste di Rivoluzione Civile (giustificate in larga misura, per carità, se non altro per il metodo con cui sono state assemblate) che mi viene voglia di fare il bastian contrario, tanto per abbassare un po' l'irrefrenabile voluttà del "cupio dissolvi". L'affermazione perentoria di Mattei comporterebbe che egli conoscesse ad uno per uno, nelle varie circoscrizioni, la soggettività e la qualità dei singoli candidati. E anche, per addivenire ad un giudizio equilibrato, che fosse a conoscenza e che tenesse conto, per altro verso, della vischiosità e della riluttanza di singoli movimenti ed associazioni "unitarie" (incompatibilità sindacali ecc.) a che propri componenti entrino in una lista quale che sia: eclatante il caso della Val di Susa. Altrimenti la sua affermazione equivale a dire che egli non ritrova nelle liste gli esponenti riconosciuti, "massimi", nazionali dei vari movimenti. Ma è di costoro che abbiamo bisogno sui territori per caratterizzare le liste? Un'affermazione del genere è incauta, perché, senza volerlo, giustifica ed anzi esige la presenza dei segretari dei partiti, per altro verso, penso, da lui contestata. (Non sarà infatti la presenza come candidato un oscuro segretario di una federazione di partito che rende riconoscibile ai propri iscritti e antichi elettori che quella è la lista da votare, nonostante la diversità del simbolo). Se osservo le liste Camera e Senato della circoscrizione ligure, trovo , per esempio, tra quelli che conosco su 24 nominativi, un esponente dei NO TAV (nella versione del No al "terzo valico", collocato come sesto nell'ordine di lista), un animatore della campagna per l'acqua pubblica, una ricercatrice precaria: altri sicuramente mi sfuggono o non ricordo. E allora?